memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins [...] ideale per allignare e far fiorire il cazzeggio elevato. (Alessandro Isidoro Re, Digitale.it, 11 febbraio 2019) • Proprio come il gene aveva la pretesa di essere la pietra fondante della biologia, così il meme si candida a esserlo della cultura: in ...
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fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in [...] . 6. a. In biologia, nome generico di sostanza o parte dotata di un’azione specifica: per es., f. ereditario, il gene; f. antianemico pernicioso o f. estrinseco, la vitamina B12; f. protrombinico, la vitamina K; f. di accelerazione, l’accelerina; f ...
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puntiforme
puntifórme agg. [comp. di punto2 e -forme]. – Che ha la forma di un punto, che è piccolo come un punto: corpi, oggetti p.; macchie p.; pennellate puntiformi. In fisica, riferito a corpi le [...] rispetto alla minima distanza da cui esso viene osservato. In biologia, mutazione p., mutazione a carico di un gene in seguito a cambiamenti nelle sequenze nucleotidiche dei singoli cistroni, dovuti, per es., a sostituzioni, delezioni o inserzioni ...
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gena
gèna s. f. [dal lat. gena, usato quasi esclusivam. al plur., genae], letter. ant. – Guancia: Diffuso era per li occhi e per le gene Di benigna letizia (Dante). ...
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mutabilita
mutabilità s. f. [dal lat. mutabilĭtas -atis, der. di mutabĭlis «mutabile»]. – 1. Qualità di ciò che è mutabile; possibilità di mutarsi: m. di una quantità, di una grandezza; più spesso in [...] usi fig., incostanza, volubilità: la m. delle vicende umane, della fortuna. 2. In statistica, attitudine di un carattere ad assumere modalità qualitative. 3. In biologia, la capacità di un gene a subire mutazioni. ...
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decitabina
s. f. Sostanza farmacologica che contribuisce a ridurre le resistenze opposte dalle cellule cancerogene all’azione della chemioterapia. ◆ [tit.] Un farmaco aiuterà la chemio / Si chiama decitabina: [...] annulla tutte le difese delle cellule tumorali [testo] […] La «decitabina» riattiva il gene predisposto all’«autocorrezione» degli errori, permettendo ai chemioterapici di ricominciare a distruggere il tumore. (Giornale, 17 luglio 2001, p. 18, ...
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mutone
mutóne s. m. [der. di mut(azione), col suff. -one nel sign. 3]. – In genetica, la più piccola parte di un gene che può andare incontro a mutazione: corrisponde a una coppia di nucleotidi. ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo [...] O, numero atomico 8, peso atomico 16, il più diffuso e abbondante in natura, contenuto nell’aria allo stato molecolare (O2) in proporzione del 20% circa, e, in forma combinata, nell’acqua, in numerosi ...
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genoma
genòma s. m. [der. di gene, col suff. -oma] (pl. -i). – In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti. Le cellule germinali mature contengono un genoma; [...] le cellule somatiche, diploidi, due genomi ciascuna (nell’uomo, rispettivam., 23 e 46 cromosomi) ...
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genopolimorfismo
s. m. [comp. di gene e polimorfismo]. – In biologia, il tipo di polimorfismo delle specie animali e vegetali determinato da cause genetiche; si contrappone al fenopolimorfismo. ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. Il termine è stato introdotto nel...
GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i,...