concordanza
s. f. [der. di concordare]. – 1. a. Il concordare, l’essere d’accordo, quindi conformità, esatta corrispondenza: c. di opinioni, di voleri; c’era c. fra le deposizioni dei varî testimoni; [...] due elementi di una frase si accordano non secondo la forma grammaticale e il sign. proprio, ma secondo il senso generico delle , o di più opere, di un autore, con indicazione e in genere anche la citazione di tutti i luoghi in cui esse ricorrono (c. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] dalle riserve); nelle corse il numero si assegna, in genere, secondo l’ordine di iscrizione alla gara; nel molte (o poche) probabilità di vincere la gara. 8. Categoria grammaticale esprimente, nel nome e nel verbo, quante sono le persone e ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza [...] o uovo; impropriam., fiore f., quello che porta solo carpelli. 3. In grammatica, genere f. (anche s. m., il f.), classe della categoria del generegrammaticale, presente in molte lingue, alla quale appartengono una parte dei nomi e dei pronomi; l ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] si distinguono comunem. i p. personali, che hanno solo valore sostantivale, indicano la persona grammaticale senza distinzione di genere, e spesso sono diventati superflui dove l’indicazione morfologica è chiaramente espressa dalla flessione verbale ...
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mascolino
agg. [dal lat. masculinus, der. di mascŭlus: v. maschio]. – 1. letter. Che è proprio del maschio o ne ha le caratteristiche: sesso m.; un erede m.; e con riferimento a donne (con il sign. del [...] m.; in abbigliamento m.; un modo di camminare mascolino. 2. ant. Maschile, come generegrammaticale: articolo, pronome m.; i nomi di genere mascolino. ◆ Avv., letter., mascolinaménte, secondo il modo proprio degli uomini: accavalciando una gamba ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] (L. B. Alberti). b. Per estens., unico nel proprio genere, diverso dagli altri, caratteristico, particolare: un uomo s. in come s. m., il singolare), classe della categoria grammaticale del numero, presente in molte lingue nella flessione dei ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] e grammatica, in quanto costituisce un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, provincia-province o provincie, conscia-consce o conscie) e in genere quando la -c- o la -g- è preceduta ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] ); pezzo f., brano musicale, opera teatrale, ecc., o in genere argomento e sim., preferito, in cui uno dà la miglior prova parrà gioco (Dante). 9. In linguistica, di categoria grammaticale che nella sua flessione non ricorra all’aggiunta di suffissi ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] genere dopo il verbo. Nelle frasi in cui l’azione è espressa da un verbo in forma passiva, oggetto dell’azione è, al contrario, il soggetto grammaticale ciò che percepisce come altro; è in genere specificato dagli aspetti della relazione che si ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] la pubblicazione delle opere dell’ingegno era sottoposta in genere all’approvazione della gerarchia ecclesiastica). b. Usato assol., del metro, della prosodia (talora si distingue: l. grammaticale, metrica, prosodica). Spesso scherz., di veri e ...
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NEUTRO
Il neutro è un genere grammaticale che era presente nella lingua latina accanto al maschile e al femminile ed era usato per indicare oggetti ed esseri inanimati.
Mentre alcune lingue hanno mantenuto l’uso del neutro, in italiano si...
Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di essi si presenta come ➔ maschile o ➔ femminile...