collo1
còllo1 s. m. [lat. cŏllum]. – 1. a. Nell’uomo e in altri vertebrati, la parte superiore, ristretta, del tronco, su cui s’articola la testa, e che racchiude organi importantissimi ed essenziali [...] accezione, è oggi più com. la variante colle (v. colle2) e la forma tronca còl. Con il sign. di cima, o di colle in genere, e in quello di sommo d’un argine (per cui può essere considerato anche un metaplasmo di colle) è stato usato da Dante: ed è ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] (Petrarca, rivolto a Laura), ma qui forse sede ha il sign. originario di «seggio». b. In partic., la città, e in genere il luogo, in cui svolge la sua attività un organismo politico o amministrativo, un’autorità, un istituto, ecc.: la s. del governo ...
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ginerio
ginèrio s. m. [lat. scient. Gynerium, comp. del gr. γυνή «donna» e ἔριον «lana», per l’aspetto piumoso delle infiorescenze femminili]. – 1. Genere di piante graminacee, con una sola specie, Gynerium [...] 8 m di altezza, di cui uno appartiene alla fitta pannocchia. 2. Pianta del genere cortaderia (Cortaderia selloana, inclusa in passato nel genere ginerio col nome di Gynerium argenteum), caratteristica delle pampas, ma anche coltivata nei giardini ...
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cartello1
cartèllo1 s. m. [der. di carta]. – 1. In genere, avviso pubblico, su metallo, legno, plastica, per indicazioni stradali, pubblicità, ecc.; anche, avviso mobile e spesso provvisorio, su cartone [...] in modo ben visibile sui cartelloni teatrali); per estens., anche predicatore, scrittore di cartello. 2. Scritta su legno, marmo o altro, in genere più modesta dell’insegna, che si pone sopra la porta delle botteghe, con il nome dell’esercente, del ...
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segmento
segménto s. m. [dal lat. segmentum «taglio, striscia», der. di secare «tagliare»]. – 1. In geometria, parte di retta compresa fra due punti, detti estremi del s.; lunghezza di un s., la distanza [...] chiuso, quando si considerano gli estremi come appartenenti al segmento stesso (parlando assol. di segmento ci si riferisce in genere al secondo caso); confronto, somma, differenza di segmenti. Più raram. (e con uso improprio) il termine viene esteso ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] ’uso proprio: a. Ostruire un passaggio, impedire l’entrata o l’uscita da un luogo facendo combaciare imposte o battenti di vario genere e fermandone o no la serratura: ch. l’uscio, la finestra, il cancello, la saracinesca; ch. l’armadio; ch. la porta ...
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gender gap
loc. s.le m. inv. Divario tra generi; con particolare riferimento alle differenze tra i sessi e alla sperequazione sociale e professionale esistente tra uomini e donne. ◆ Per colmare il cosiddetto [...] Messaggero, 19 marzo 2004, p. 11, Cronache) • [Susanna] Cenni dice che «è necessario passare dalle pari opportunità alle politiche di genere» e che superare il «gender gap» è compito di tutti i governi, locali come nazionali, e non solo di organismi ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , qualità: Quivi vivande è di molte ragioni (Pulci). Rimane nella locuz. pop. tosc. d’ogni r., d’ogni specie, d’ogni genere: animali d’ogni r.; ha dovuto sopportare sofferenze d’ogni ragione. b. Modo, maniera, o via per raggiungere uno scopo (cfr. i ...
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gender swap
loc. s.le m. inv. Cambio di genere, di identità. ◆ arriva anche in Italia un programma tv che consente di cambiare identità. Si chiama non casualmente «Frankenstein», inizia oggi in seconda [...] passo a passo dalle telecamere. (P. G., Giornale, 27 marzo 2006, p. 25, Spettacoli) • Frankenstein appartiene a quel nuovo genere che gli americani chiamano «gender swap» (cambio di identità) e che permette a una persona di tramutarsi in un nuovo ...
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unico1
ùnico1 agg. [dal lat. unĭcus, der. di unus «uno, uno solo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che è il solo esistente, che non ha uguali nel suo genere o nella sua specie: è la nostra u. possibilità di salvezza; [...] le passeggiate in campagna sono il mio u. svago; i figli sono la sua u. consolazione; uno spettacolo u. nel suo genere; figlio u., che non ha altri fratelli; esemplare u., di un libro, di un francobollo, di cui non se ne trovino altri in commercio o ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...