dracunculo
dracùnculo (o dracùncolo) s. m. [lat. scient. Dracunculus, dal lat. class. dracuncŭlus, dim. di draco -onis «drago»]. – 1. In zoologia, genere di vermi nematodi della famiglia dracunculidi, [...] Medina (lat. scient. Dracunculus medinensis), detta anche dragoncello, draconcello, che provoca la malattia tropicale nota come dracunculosi. 2. In botanica, genere di piante aracee, con due specie della regione mediterranea, simili alle piante del ...
Leggi Tutto
entrata
(ant. intrata) s. f. [der. di entrare]. – 1. a. Spazio, apertura per cui si entra in un luogo: l’e. del porto, della miniera, della grotta; chiusero tutte le e. della città. In alcune regioni, [...] dati introdotti (cioè dei dati in entrata); unità di entrata, l’unità periferica che provvede all’immissione dei dati, costituita in genere da un lettore (ottico, magnetico, in passato di schede o di banda perforata), o da un’unità a tastiera, da un ...
Leggi Tutto
specifico
specìfico agg. [dal lat. tardo specifĭcus, comp. di species «specie» e tema di facĕre «fare»; propr., «che costituisce una specie»; nei sign. del linguaggio medico, è dal fr. spécifique] (pl. [...] a. Nel linguaggio scient., che riguarda la specie, che è proprio di una specie e la distingue da altre dello stesso genere: caratteri s., in biologia, i caratteri peculiari di una determinata specie di animali o di piante; nome s., nella nomenclatura ...
Leggi Tutto
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] la musica eseguita nelle sale delle corti a divertimento dei principi (contrapp. alla musica di teatro o di chiesa), poi, in genere, quella per pochi strumenti e per poche voci, come il duetto, il trio, il quartetto, il quintetto, ecc. c. Nella ...
Leggi Tutto
mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] o altre cose. In questo sign., è quasi sempre preceduto dalla prep. di o in. Con la prep. di costituisce in genere una locuz. agg.: occupava la sedia di m.; l’Italia di m. (che può non coincidere con l’Italia centrale geograficamente determinata ...
Leggi Tutto
oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al [...] bianca; sono largamente allevate sia per la carne, il fegato e le uova, sia per il piumino e le penne. Ad altro genere appartiene l’o. cignoide (Cygnopsis cygnoides), che vive in Siberia, così detta perché simile al cigno, sia per la presenza di un ...
Leggi Tutto
invenzione
invenzióne s. f. [dal lat. inventio -onis «atto del trovare; capacità inventiva», der. di invenire «trovare», part. pass. inventus]. – 1. L’azione d’inventare e, concr., la cosa stessa inventata. [...] dei santi. c. Nella retorica classica, la ricerca degli argomenti e delle idee da esporre in un discorso o in genere in uno scritto, considerata come uno dei tre momenti della composizione (gli altri due sono l’esposizione e l’elocuzione); anche ...
Leggi Tutto
godezia
godèzia s. f. [lat. scient. Godetia, dal nome del botanico svizz. C.-H. Godet († 1879)]. – Genere di piante enoteracee con una ventina di specie americane: sono erbe per lo più annue, con fiori [...] vistosi, rosei, purpurei o bianchi, in racemi o spiche, talvolta coltivate per decorare aiuole. Attualmente le specie del genere Godetia sono incluse nel genere Clarkia della famiglia onagracee. ...
Leggi Tutto
mensa
mènsa s. f. [dal lat. mensa]. – 1. a. La tavola a cui si mangia, e s’intende in genere la tavola apparecchiata: mettersi, sedere, essere a m., a tavola per mangiare; levarsi da mensa. Con questo [...] eretto sulla tomba di un martire, sia la tomba stessa. 4. Reddito, beni destinati al vitto e in genere al mantenimento, nell’espressione di diritto ecclesiastico m. vescovile, complesso dei redditi un tempo destinati al mantenimento degli ordinarî ...
Leggi Tutto
invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare [...] i. la lepre a correre, stimolare una persona a fare cosa che le è molto gradita o facile o abituale, e in genere a cosa per cui non ha bisogno di alcuno stimolo. b. Più genericam., trattandosi di riunioni pubbliche o collettive, pregar d’intervenire ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...