grossulariacee
grossulariàcee s. f. pl. [lat. scient. Grossulariaceae, dal nome del genere Grossularia (ora incluso nel genere Ribes): v. la voce prec.]. – Famiglia di piante sassifragali, con circa [...] 25 generi e poco meno di 350 specie, cosmopolite, arbustive o anche arboree, talvolta spinose, molto spesso con peli unicellulari, foglie alterne intere o profondamente incise; hanno fiori riuniti in racemi ...
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inoculare
v. tr. [dal lat. inoculare «innestare a occhio», der. di ocŭlus «occhio»; cfr. inocchiare] (io inòculo, ecc.). – 1. a. Introdurre nell’organismo una sostanza, in genere per iniezione o mediante [...] a processo d’inoculazione. b. fig. Insinuare, far sorgere accortamente e quasi inavvertitamente nell’animo altrui un sentimento, in genere negativo o sfavorevole (meno com. un’idea, una convinzione, un uso, e sim.): i. il veleno del dubbio, del ...
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grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi [...] come, per es., in taluni episodî del Don Chisciotte, o dei poemi cavallereschi italiani). c. Teatro del grottesco, genere di rappresentazioni teatrali che, nel primo dopoguerra, erano intese a ironizzare certi aspetti o situazioni della vita borghese ...
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lepilemure
lepilèmure s. m. [lat. scient. Lepilemur, comp. del lat. class. lepĭ(dus) «scherzoso» e del nome del genere Lemur (v. lemure2)]. – In zoologia, genere di proscimmie della famiglia lemuridi, [...] che comprende pochissime specie, più piccole del lemure, con orecchie assai grandi e nude e con coda più corta del tronco; la specie più nota è il fitiliki (Lepilemur mustelinus) ...
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cestro2
cèstro2 s. m. [lat. scient. Cestrum, dal lat. cestrum, gr. κέστρον, nome di una pianta, prob. la betonica]. – 1. Genere di piante della famiglia solanacee, con circa 250 specie, dell’America [...] tropicale. 2. Arbusto del genere cestro, e in partic. della specie Cestrum parqui, detta anche erba cappona, alto 2 m, con foglie lanceolate, fiori giallo-verdognoli, riuniti in pannocchia, e piccole bacche violacee. Originario del Cile e Argentina, ...
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nautilo
nàutilo s. m. [lat. scient. Nautilus, nome di genere, dal gr. ναυτίλος, propr. «navigante», der. di ναύτης «marinaio»]. – Mollusco cefalopode del genere Nautilus, unica specie vivente (Nautilus [...] pompilius) della sottoclasse nautiloidei, che ebbe grande diffusione nel periodo cambriano; lo si trova negli oceani Indiano e Pacifico ed è caratterizzato da una conchiglia esterna di struttura primitiva, ...
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genzianali
s. f. pl. [lat. scient. Gentianales, dal nome del genere Gentiana: v. genziana]. – Ordine di piante dicotiledoni con foglie in genere opposte o verticillate, fiori per lo più regolari con [...] corolla simpetala e contorta; il frutto è una capsula o un follicolo con numerosi semi. Comprende oltre 5000 specie, spesso produttrici di glicosidi cardiotonici, suddivise in un numero di famiglie variabile ...
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nautiloidei
nautiloidèi s. m. pl. [lat. scient. Nautiloidea, dal nome del genere Nautilus «nautilo»]. – Sottoclasse di molluschi cefalopodi tetrabranchiati, rappresentato dal solo genere Nautilus, con [...] un’unica specie vivente (v. nautilo), e da forme fossili (la cui conchiglia può misurare anche 2 metri) che compaiono nel periodo cambriano inferiore e raggiungono la massima diffusione nel siluriano ...
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genzianella
genzianèlla s. f. [dim. di genziana]. – 1. Nella classificazione botanica, genere di piante genzianacee (lat. scient. Gentianella) che comprende specie incluse precedentemente nel genere [...] Gentiana, come per es. la g. campestre. 2. Nome region. di piante appartenenti ai generi genziana (es. Gentiana verna), genzianella (es. Gentianella campestris) e ad altri generi di genzianacee (es. Blackstonia ...
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sarabanda
s. f. [dallo spagn. zarabanda, d’incerta origine]. – 1. Danza e aria di danza, forse di origine orientale, affermatasi in Spagna nel sec. 16°: il suo movimento, su un ritmo ternario, fu dapprima [...] fino a divenire grave e lento, e con questo carattere entra alla fine del sec. 17° a far parte della suite e in genere di composizioni strumentali in più tempi (Corelli, Bach, Händel, ecc.). 2. Per estens., successione rapida e disordinata di cose o ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...