moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] caratterizzato, soprattutto in tempi recenti, dal rapido succedersi di fogge, forme, materiali, in omaggio a modelli estetici che in genere si affermano come elementi di novità e originalità: lanciare, inventare una (nuova) m.; oggi la m. vuole così ...
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ricco
agg. [dal longob. rihhi] (pl. m. -chi). – 1. a. Che possiede denari, beni, sostanze e in genere mezzi di sussistenza in misura maggiore di quanto occorra per vivere in modo normale (si oppone, [...] . In botanica, d’infiorescenza che ha molti fiori, di un taxon che ha molti costituenti, come la famiglia delle labiate o il genere Acacia. In chimica, di sostanza che ha un elevato contenuto o un’alta percentuale di un dato elemento o composto, e ...
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giornale2
giornale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec., per ellissi da libro giornale, foglio giornale, e sim.]. – 1. Libro, registro di un’impresa commerciale, di un’amministrazione e sim., in [...] quotidiani: Il g. del mattino, Il g. d’Italia, Il g. di Sicilia, Il nuovo g., ecc. Nel sec. 18°, a questo genere di pubblicazioni era dato il nome di gazzetta, e giornale indicava invece le riviste letterarie; anche in epoca successiva, il titolo di ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] ma questa è la mia i.; è un’i. giusta, un’i. storta. Quando non riguarda il giudizio su particolari argomenti, si usa in genere il plur.: ognuno ha le sue idee; hai delle i. tutte tue personali; è un uomo d’i. strane; sono i. sbagliate; avere i ...
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western
〈u̯èstën〉 agg. ingl. [der. di west]. – Delle regioni occidentali degli Stati Uniti e del Canada. Film w. (o, assol., un western, i western), nel linguaggio cinematografico, genere tipico del [...] la farsa, come nei film dei primi anni Settanta con gli attori Bud Spencer e Terence Hill; dopo il 1968 il genere risente anche in parte del cinema di denuncia sociale: gli scenarî diventano quelli semidesertici del Sud-Ovest degli Stati Uniti o del ...
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cassa
s. f. [lat. capsa, voce di etimo incerto (la connessione con capĕre «prendere» è da ritenersi paretimologica) che indicava in genere le scatole o cassette per conservare vestiti, profumi, oggetti [...] in scadenza (c. cambiali), le monete estere (c. valute o c. cambio), i titoli (c. titoli) e valori in genere, e provvede alle connesse operazioni di riscossione (c. introiti) e di pagamento (c. pagamenti). C. continua, servizio offerto da molte ...
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amaranto1
amaranto1 s. m. [dal lat. amarantus, gr. ἀμάραντος, propr. «che non appassisce», comp. di ἀ- priv. e tema di μαραίνω «appassire»]. – 1. In botanica, genere di piante (lat. scient. Amarantus), [...] alcune si coltivano nei giardini per le foglie variamente colorate. 2. Nell’uso com., nome di varie amarantacee del genere Amarantus e del genere Celosia; in Toscana, è così chiamata anche la fitolacca. 3. Colore tra il rosso e il cremisi, tipico di ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] su per l’o. bruna (Dante, con riferimento all’Acheronte); Zacinto mia, che te specchi nell’onde Del greco mar (Foscolo); o il mare in genere: l’o. egea, l’o. ionia; L’o. tirrena del suo sangue crebbe (Bembo); Ma il vento sibila, Ma l’o. è scura, Ma ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] energia, sicché essa ritorna in campo avversario in forza del suo impulso originario. d. In altri usi fig., esprime in genere un giudizio negativo sulle qualità o sui risultati di qualche cosa: uno stile n., privo di vigore e di personalità; una ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] non pieno: ho avuto sette m. nella versione di greco, cioè un sette scarso. 2. agg. Con funzione di agg. invar. equivale in genere a «minore» (di cui è più fam., ma non può sostituirlo in tutti i casi): vorrei una camicia di m. prezzo; io ci metterei ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...