divergenza
divergènza s. f. [der. di divergere]. – 1. Il divergere, condizione o proprietà di esser divergente: d. di due semirette; d. di raggi luminosi. In partic.: a. In meteorologia, deflusso orizzontale [...] , di giudizî, di vedute, fra due o più persone. b. In biologia, d. genetica, graduale variazione della frequenza genica in una popolazione geneticamente omogenea, che porta al differenziamento di razze o varietà in risposta a pressioni selettive ...
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eterosi
eteròṡi s. f. [dal gr. ἑτέρωσις (variante di lezione del più com. ἑτεροίωσις) «alterazione, mutamento»]. – In genetica, fenomeno per cui gli ibridi tra due razze o linee pure sono più vigorosi [...] e resistenti e produttivi di quelle da cui derivano; è anche detto lussureggiamento degli ibridi ...
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popolo dei risparmiatori
loc. s.le m. Coloro che hanno la consuetudine di risparmiare e di far fruttare i propri risparmi. ◆ Ma a chi interesseranno, oltre che al popolo dei risparmiatori, i titoli dell’Enel? [...] gli riserva l’ultima parola sulle decisioni importanti. (Foglio, 22 settembre 1999, p. 2) • È una vera mutazione genetica delle preferenze finanziarie delle famiglie italiane quella avvenuta nella seconda metà degli anni ’90. Snobbati sempre di più ...
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eterotipico
eterotìpico agg. [comp. di etero- e tipo] (pl. m. -ci). – 1. In botanica, detto d’infiorescenza composta, quando il suo tipo cambia nelle successive ramificazioni (per es., il grappolo di [...] cime presente in certe labiate). 2. In genetica, divisione e., altro nome della meiosi. ...
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omocistinuria
omocistinùria s. f. [comp. di omocistina e -uria]. – Malattia, di natura genetica (descritta nel 1962), connessa a carenza di uno degli enzimi preposti al metabolismo degli aminoacidi solforati, [...] clinicamente caratterizzata, tra l’altro, da alterato sviluppo fisico e mentale, tendenza alla trombosi, eliminazione urinaria di elevata quantità di omocistina ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] risalendo dal figlio al padre, al nonno, ecc.; l. discendente, nel caso inverso. b. Con sign. simile, in genetica, l. pura, l’insieme degli individui provenienti, per autofecondazione o per incrocio tra consanguinei, da un solo capostipite omozigote ...
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eterozigote
eterożigòte (o eterożigòto) agg. e s. m. [comp. di etero- e zigote]. – In genetica, individuo ibrido per un carattere mendeliano, che possiede cioè nel proprio patrimonio genetico i corrispondenti [...] due geni allelomorfi (dominante e recessivo); nel fenotipo, in genere, si manifesta soltanto il carattere dominante ...
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omogametico
omogamètico agg. [der. di omogametia] (pl. m. -ci). – In genetica, che produce gameti tutti dello stesso tipo (contrapp. sia a digametico sia a eterogametico): sesso o., il sesso la cui determinazione [...] è dovuta alla presenza di una coppia di eterocromosomi uguali (femmine XX o maschi ZZ) e che pertanto produce gameti tutti provvisti dello stesso tipo di cromosoma sessuale ...
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antropogenetica
antropogenètica s. f. [comp. di antropo- e genetica]. – Settore dell’antropologia che studia in partic. la variabilità dell’uomo partendo dalla distribuzione di caratteri monogenici; [...] costituisce uno dei principali campi di interesse della moderna antropologia evoluzionistica ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo...
Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione in vitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste manipolazioni genetiche è possibile...