operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di [...] linguistico privo di significato che serve a costruire una frase (per es., la cong. che nella frase temo che venga). 6. In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti. ...
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operone
operóne (o, all’ingl., òperon) s. m. [dall’ingl. operon, der. di oper(ator) «operatore», col suff. -on «-one»]. – In genetica, unità funzionale che nei microrganismi regola la trascrizione di [...] due o più geni strutturali: è costituito dalla successione di un promotore, un operatore e dei relativi geni strutturali contigui; si ritiene che il suo meccanismo di funzionamento, compreso solo parzialmente ...
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scambio
scàmbio s. m. [der. di scambiare]. – 1. a. Lo scambiare, lo scambiarsi, il fatto che una cosa o una persona sia presa in cambio di un’altra: l’intreccio della commedia è basato sopra uno s. di [...] .; analoghe forze dovute allo scambio tra nucleoni intervengono nello studio dell’energia di legame nucleare. e. In genetica, termine corrispondente (così come il sinon. intercambio) alla locuz. ingl. crossing-over (v.). 2. Dispositivo degli impianti ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue [...] non documentate; l. contrastiva, che mette invece a confronto struttura e funzionalità di due lingue indipendentemente dall’affinità genetica; l. areale o spaziale, o geolinguistica, che cerca di mettere in relazione i processi innovativi di lingue e ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] incerta p. sistematica, privi di caratteri così definiti da poter essere collocati in una particolare categoria tassonomica. c. In genetica, effetto di p., il fenomeno per cui alcuni geni manifestano diversità di azione quando, a causa di mutazioni ...
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stampo
s. m. [der. di stampare]. – 1. a. Nome di varî arnesi adoperati per imprimere o riprodurre su una superficie disegni, numeri, lettere, fregi, o da usare come guida per ritagliare un foglio, un [...] (da 7 a 8) praticati nel ferro da cavallo per farvi passare i chiodi che fissano il ferro allo zoccolo. 5. In genetica, la singola elica di DNA che serve a specificare la sequenza nucleotidica di un’elica nuova complementare di DNA o di RNA. ◆ Dim ...
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fisiologia
fiṡiologìa s. f. [dal lat. physiologĭa, gr. ϕυσιολογία «scienza della natura», comp. di ϕυσιο- «fisio-» e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi, animali [...] fisiologia che studia comparativamente le analogie e le diversità funzionali delle varie specie animali, compreso l’uomo; f. genetica, sinon. di fisiogenetica; f. patologica, sinon. di fisiopatologia. 2. Il funzionamento di un tessuto, di un organo ...
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provirus
provìrus s. m. [comp. di pro-2 e virus]. – In genetica, denominazione di un virus, quando il suo genoma si trovi integrato in un cromosoma della cellula ospite e quindi si trasmetta assieme [...] al cromosoma da una generazione cellulare alla successiva ...
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drosofila
droṡòfila s. f. [lat. scient. Drosophila, comp. di droso- e -philus «-filo»]. – Genere di piccoli insetti ditteri acalitteri, comprendente il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster), [...] colore ferrugineo, con le ali grigiastre, che vive allo stato larvale nelle frutta in decomposizione e nelle sostanze zuccherine o fermentate; l’insetto è anche noto per le ricerche sperimentali di genetica compiute su di esso e sulle specie affini. ...
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affinita
affinità s. f. [dal lat. affinĭtas -atis; v. affine 2]. – 1. Vincolo di parentela che passa fra un coniuge e i parenti dell’altro. Per analogia, a. etimologica, parentela tra vocaboli corradicali. [...] minor grado, e che si presume essere indice di una relazione filogenetica, cioè di una parentela più o meno stretta. Per a. genetica o reale s’intende la capacità di due individui a dare origine, incrociandosi, a figli vitali e fertili. b. In chimica ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo...
Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione in vitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste manipolazioni genetiche è possibile...