ipofosfatemia
ipofosfatemìa s. f. [comp. di ipo-, fosfato e -emia]. – In medicina, rara forma genetica di rachitismo, per solito legata al sesso, talvolta autosomica, dipendente da un difetto dell’assorbimento [...] intestinale del calcio in condizioni di normale apporto di vitamina D3 ...
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ingegnerizzare
ingegneriżżare v. tr. [der. di ingegneria]. – 1. Nella produzione industriale, passare da una descrizione di ciò che deve essere prodotto (frutto della progettazione e generalmente indipendente [...] il prodotto finito. 2. In biologia, modificare un organismo vivente (animale o pianta) con le tecniche dell’ingegneria genetica. ◆ Part. pass. ingegneriżżato, anche come agg.: proteina ingegnerizzata, batterio ingegnerizzato; tabacco ingegnerizzato. ...
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ingegnerizzazione
ingegneriżżazióne s. f. [der. di ingegnerizzare]. – 1. Nel linguaggio tecnico, l’attività svolta per modificare le specifiche di progetto in specifiche di produzione che consentono [...] di trasformare le materie prime di prodotto finito. 2. In biologia, modificazione controllata di un organismo vivente mediante le tecniche dell’ingegneria genetica. ...
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pleiotropia
pleiotropìa s. f. [comp. di pleio- e -tropia]. – In genetica, la capacità di un singolo gene di influenzare l’espressione di più di un carattere; è detta anche pleiotropismo o polifenia. ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze [...] filamento della sequenza nucleotidica simmetrica; sono particolarmente importanti per la difesa contro l’infezione di DNA estraneo e costituiscono, negli esperimenti di ingegneria genetica, un utile strumento per frazionare in vitro il DNA. ...
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biofabbrica
(bio fabbrica) s. f. Elemento naturale modificato attraverso la biotecnologia affinché produca effetti terapeutici. ◆ Si chiama Chlamydomonas reinhardtii ed è un'alga verde trasformata in [...] Chlamydomonas reinhardtii: è un'alga verde largamente impiegata nei laboratori di biologia come organismo modello per studi sulla genetica. (Corriere.it, 19 dicembre 2012, Scienze e Tecnologie).
Composto dal confisso bio-4 aggiunto al s. f. fabbrica ...
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crioconservare
v. tr. In biologia, conservare cellule vive, in particolare embrioni, e più in generale tessuti, a temperature molto al di sotto dello zero. ◆ […] una richiesta di due coniugi i quali [...] il consenso di selezionare, fra gli embrioni che si sarebbero prodotti, quelli non affetti da talassemia (malattia genetica di cui uno dei due genitori era colpito), crioconservando quelli eventualmente malati. (Tiziana Montecchiari, La potestà dei ...
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nutrigenetica
s. f. Disciplina che studia in quale modo le caratteristiche genetiche di ciascun individuo influenzino la diversa risposta ai nutrienti, al fine di approntare diete personalizzate. ◆ Basta [...] a lungo. (Tgcom24 Mediaset.it, 29 ottobre 2013, Accademia del benessere).
Composto dai s. f. nutri(zione)e genetica;confronta conl'ingl. nutrigenetics (vedi il saggio di R. O. Brennan, Nutrigenetics: New Concepts for Relieving Hypoglycemia, 1976). ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo...
Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione in vitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste manipolazioni genetiche è possibile...