aguti
s. m. [da una voce tupi, attraverso lo spagn. aguti]. – 1. Genere di roditori erbivori della famiglia dasiproctidi (lat. scient. Aguti), con una quarantina di specie e sottospecie, delle dimensioni [...] isole dell’Atlantico e del Pacifico, delle Piccole Antille, raggiungendo anche altitudini di 2000 metri. 2. In genetica, il fenotipo costituito dal mantello di colore grigio rossastro simile a quello dell’aguti, caratteristico del topo selvatico ...
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sferoplasto
s. m. [comp. di sfero- e -plasto]. – In biologia, struttura sferica, simile al protoplasto, che si forma in seguito alla distruzione o alla rimozione parziale della parete di una cellula [...] di crescere normalmente, ma sono in grado di incorporare DNA estraneo e fungere da ospiti per il trasferimento di geni negli esperimenti di ingegneria genetica; posti in un particolare mezzo nutritivo, gli sferoplasti contenenti le nuove informazioni ...
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ipofosfatemia
ipofosfatemìa s. f. [comp. di ipo-, fosfato e -emia]. – In medicina, rara forma genetica di rachitismo, per solito legata al sesso, talvolta autosomica, dipendente da un difetto dell’assorbimento [...] intestinale del calcio in condizioni di normale apporto di vitamina D3 ...
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ingegnerizzare
ingegneriżżare v. tr. [der. di ingegneria]. – 1. Nella produzione industriale, passare da una descrizione di ciò che deve essere prodotto (frutto della progettazione e generalmente indipendente [...] il prodotto finito. 2. In biologia, modificare un organismo vivente (animale o pianta) con le tecniche dell’ingegneria genetica. ◆ Part. pass. ingegneriżżato, anche come agg.: proteina ingegnerizzata, batterio ingegnerizzato; tabacco ingegnerizzato. ...
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ingegnerizzazione
ingegneriżżazióne s. f. [der. di ingegnerizzare]. – 1. Nel linguaggio tecnico, l’attività svolta per modificare le specifiche di progetto in specifiche di produzione che consentono [...] di trasformare le materie prime di prodotto finito. 2. In biologia, modificazione controllata di un organismo vivente mediante le tecniche dell’ingegneria genetica. ...
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pleiotropia
pleiotropìa s. f. [comp. di pleio- e -tropia]. – In genetica, la capacità di un singolo gene di influenzare l’espressione di più di un carattere; è detta anche pleiotropismo o polifenia. ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze [...] filamento della sequenza nucleotidica simmetrica; sono particolarmente importanti per la difesa contro l’infezione di DNA estraneo e costituiscono, negli esperimenti di ingegneria genetica, un utile strumento per frazionare in vitro il DNA. ...
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biofabbrica
(bio fabbrica) s. f. Elemento naturale modificato attraverso la biotecnologia affinché produca effetti terapeutici. ◆ Si chiama Chlamydomonas reinhardtii ed è un'alga verde trasformata in [...] Chlamydomonas reinhardtii: è un'alga verde largamente impiegata nei laboratori di biologia come organismo modello per studi sulla genetica. (Corriere.it, 19 dicembre 2012, Scienze e Tecnologie).
Composto dal confisso bio-4 aggiunto al s. f. fabbrica ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo...
Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione in vitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste manipolazioni genetiche è possibile...