orletto
orlétto s. m. [dim. di orlo]. – Propr., piccolo orlo. Nel linguaggio medico, è termine usato per indicare sia particolari formazioni anatomiche macroscopiche (o. del corpo calloso, detto anche [...] alcune espressioni patologiche (o. gengivale saturnino, la sottile striscia color ardesia che compare sul margine libero delle gengive negli intossicati da piombo; o. gengivale bismutico, simile al precedente, nei soggetti sottoposti a terapia con ...
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collutorio
collutòrio (erroneo colluttòrio) s. m. [der. del lat. colluĕre «sciacquare»]. – 1. Soluzione medicamentosa in genere, di consistenza sciropposa, destinata ad essere applicata sulle tonsille, [...] sulle gengive o sulla mucosa del cavo orale mediante pennelli, spugnette, batuffoli di cotone. 2. a. Nella pratica corrente, sinon. di gargarismo, per indicare qualsiasi liquido destinato alla medicatura della bocca e delle prime vie respiratorie. b. ...
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rictus
s. m., lat. scient. [dal lat. class. rictus -us «apertura della bocca»]. – In medicina, contrazione spasmodica dei muscoli facciali periorali, per cui la bocca assume un atteggiamento simile al [...] riso: rictus tetanico, lo stiramento spastico dell’apertura orale che lascia scoperti i denti e le gengive e fa acquistare al malato un aspetto analogo a quello del riso sardonico. Per estens., nell’uso letter. o elevato, smorfia molto pronunciata, ...
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ciambella
ciambèlla s. f. [etimo incerto]. – 1. Pasta dolce, di farina, uova, zucchero e altri ingredienti, che si cuoce in forma di cerchio, con un vuoto nel mezzo (v. anche buccellato); pane a c., [...] d’avorio o d’osso (o oggi soprattutto di materiale sintetico) che si dà ai bambini perché lo mordano con le gengive durante la dentizione; scherz. gambe a c., storte, arcuate. 3. Denominazione corrente del recipiente ad alto vuoto, di forma toroidale ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] nasali). Nell’uomo, in partic., è lo spazio (detto anche cavità orale), compreso tra la volta palatina, le arcate delle gengive e dei denti e il cosiddetto pavimento che, attraverso le fauci, comunica con la faringe; in senso stretto è lo spazio ...
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apicale
agg. [der. di apice]. – 1. Che si riferisce all’apice di un organo: a. In medicina: infiltrato a., dell’apice del polmone; granuloma a., all’apice di una radice dentaria; segmento o zona a., [...] es. ingl. th sordo e sonoro; postdentali, per es. ital. t, d, s e z sorde e sonore), contro le gengive dell’arcata dentaria superiore (consonanti alveolari, per es. ital. l, n, r), contro il palato duro (consonanti retroflesse, dette anche invertite ...
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digrignare
v. tr. [dal germ. grīmjan, col pref. di-1] (io digrigno,... noi digrigniamo, voi digrignate, e nel cong. digrigniamo, digrigniate). – Mostrare i denti arrotandoli per rabbia o per minaccia; [...] ); per estens., scherz.: vecchi che, perdute le zanne, parevan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive (Manzoni). Anche con uso assoluto: Lasciali digrignar pur a lor senno (Dante); era quasi il verso d’un cane, quando ...
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lampasco
(o lampàzio) s. m. [dal fr. lampas, che ha lo stesso sign., affine a laper, lamper «bere a sorsate»]. – In veterinaria (termine non più in uso), infiammazione del palato o delle gengive degli [...] animali domestici ...
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decubito
decùbito s. m. [dal lat. tardo decubĭtus -us, der. di decumbĕre «coricarsi»]. – 1. La posizione del corpo giacente nel letto, soprattutto in caso di malattia e in relazione con questa: d. indifferente, [...] parla di decubito anche quando un processo analogo avviene in una sede diversa da quella cutanea (per es., lesioni delle gengive per protesi dentarie difettose). 3. Nell’atletica leggera, la posizione assunta dal ginnasta quando si sdraia a terra sul ...
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zanna
(ant. sanna) s. f. [prob. dal longob. *zan «dente»; cfr. ted. Zahn]. – 1. Ciascuno dei denti lunghi e sporgenti fuori dalla bocca di alcuni mammiferi, come per es. la maggior parte dei suidi, gli [...] le z. (Poliziano); vecchi che, perdute le z., parevan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive (Manzoni); alla minima allusione mostra le z., assume un’espressione feroce e minacciosa (più com., ma meno spreg., mostra i ...
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gengivale
Che riguarda le gengive. Recessione g.: abbassamento del margine libero della gengiva (detto anche retrazione g.) che causa esposizione del colletto del dente. La causa più frequente è quella traumatica, da errato utilizzo dello...
gengivite
Infiammazione delle gengive prodotta da cause varie (tossiche, batteriche, discrasiche e avitaminosiche), favorita dal tartaro e in generale da tutti i fattori predisponenti alla formazione della placca dentaria. Può portare all’usura...