regolazione
regolazióne s. f. [der. di regolare2]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il modo di regolare, soprattutto come intervento su fatti, fenomeni, processi naturali (anche fisici o fisiologici) o [...] dell’importo non siano definitivamente noti nel momento dell’emissione della fattura provvisoria. 2. a. In genetica, l’attività svolta dai geni regolatori; per le proteine di r., v. regolatore, n. 3 a. b. In embriologia, la tendenza dell’uovo, dell ...
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poligene
poligène s. m. [comp. di poli- e gene]. – In genetica, ciascuno dei geni che contribuisce alla determinazione di un carattere ereditario quantitativo. ...
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poligenico
poligènico agg. [der. di poligene] (pl. m. -ci). – In genetica, relativo a un sistema di poligeni: carattere p., carattere quantitativo determinato dall’azione additiva di più geni. ...
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ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa [...] che un individuo può trasmettere ai discendenti; malattia e., che si sviluppa in un individuo per l’azione di uno o più geni mutati che provengono dal patrimonio genico di uno dei due genitori; malformazione e.; vizî e., virtù e.; la generosità è e ...
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autosomico
autosòmico agg. [der. di autosoma] (pl. m. -ci). – In genetica, che si riferisce agli autosomi: carattere a., un carattere determinato da un gene localizzato su un autosoma, in contrapp. ai [...] caratteri «legati al sesso», determinati da geni localizzati sui cromosomi sessuali. ...
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lyonizzazione
lyoniżżazióne s. f. [der. del nome della genetista ingl. Mary Lyon (n. 1925)]. – In genetica, l’inattivazione, nelle cellule somatiche delle femmine di mammiferi, dei geni di uno dei due [...] cromosomi X, che viene reso eterocromatico; l’inattivazione avviene durante le prime fasi dello sviluppo embrionale e non riguarda i cromosomi X delle cellule germinali ...
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farmacogenomica
s. f. L’applicazione delle tecniche e dei metodi della genomica per individuare i geni associati a specifici fenomeni patologici e per studiare le cause della diversa risposta individuale [...] ai trattamenti farmacologici. ◆ Infine, conoscere le alterazioni del Dna connesse con le varie patologie tumorali ci offre le basi per creare quei farmaci (cosiddetti «intelligenti») che vanno a colpire ...
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farmaco selettivo
loc. s.le m. Farmaco studiato per individuare e colpire un obiettivo specifico. ◆ Se conosciamo abbastanza bene queste mutazioni genetiche perché non ci sono ancora farmaci selettivi [...] per combattere gli effetti di queste mutazioni? La ragione è semplice. La meccanica d’azione dei geni che controllano la crescita del cancro è in larga misura condivisa dalle cellule non malate ed è difficilissimo colpire con precisione solo la ...
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biodiversificazione
s. f. Differenziazione dai modelli biologici conosciuti. ◆ Non contento di un singolo Composter qualcuno si potrebbe sentire motivato a richiederne un secondo, così da fare iniziare [...] come […] l’insensatezza di scompaginare genomi (Dna) di successo in omaggio a biodiversificazioni (combinazioni di geni diverse e vincenti) vantaggiose in nuovi ambienti tanto ipotetici quanto generazionalmente lontani; (Vittorio Sgaramella, Corriere ...
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In genetica, geni che allo stato omozigote sono incompatibili con la vita. Allo stato eterozigote possono essere completamente innocui o determinare stati patologici più o meno gravi. Esempi di geni l. sono quelli che determinano la mancanza...
Geni che controllano lo sviluppo. In Drosophila melanogaster l’attività dei prodotti dei geni della segmentazione divide l’embrione precoce, o blastoderma, in una serie di unità lineari simili (unità metameriche); successivamente l’azione dei...