fatica
s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: f. [...] che era stato imposto o che pareva necessario; è tutta f. inutile, sciupata, gettata e più com. sprecata; durare f. per niente; resistere alla f.; reggere parti di aerei a reazione che siano vicine ai getti dei motori. b. F. termica, condizione di ...
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rivegetare
v. intr. [comp. di ri- e vegetare] (io rivègeto, ecc.; aus. avere). – In botanica, riferito a piante perenni, emettere nuovi getti dopo il periodo di riposo o dopo il disseccamento di rami. ...
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pungitopo
pungitòpo (o pugnitòpo) s. m. [comp. di pungere e topo]. – Suffrutice della famiglia liliacee (Ruscus aculeatus), detto anche rusco, alto fino a 6-8 dm, comune nei lecceti e nei boschi caducifogli [...] un centimetro. Si coltiva per ornamento, e in occasione delle feste di Natale e Capodanno se ne adornano le abitazioni; i giovani getti, ancora di consistenza erbacea, si mangiano come gli asparagi e il rizoma con le radici è usato come diuretico. ...
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fontana
s. f. [lat. tardo fontana, propr. femm. (sottint. aqua) dell’agg. fontanus «di fonte»]. – 1. ant. a. Fonte, sorgente: tra chiare f. e verdi prati (Petrarca); una f. d’acqua freddissima (Boccaccio); [...] ’acqua proveniente direttamente dalla sorgente o da acquedotto: f. a getto, a schizzo; bere alla f.; la f. di Trevi, o di cartone resistente, che, acceso, produce l’effetto di un getto di faville ed è usato sia come fuoco fisso, sia come propulsore ...
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cricca2
cricca2 s. f. [der. di criccare]. – In metallurgia, difetto di laminati o di getti metallici, consistente in una sottile crepa più o meno profonda. ...
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criccare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. cric2, cricchiare, ecc.] (io cricco, tu cricchi, ecc.; aus. avere). – Di laminati o di getti metallici, fendersi, screpolarsi. ...
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bruciatura
s. f. [der. di bruciare]. – 1. Il bruciare, il bruciarsi, l’essere bruciato, e più spesso l’effetto, il segno; nell’uso fam., ustione, scottatura: medicarsi una bruciatura. 2. In siderurgia, [...] b. dell’acciaio, danno conseguente a una temperatura di ricottura troppo alta a cui sono sottoposti i getti di acciaio, per cui si formano pellicole di ossidi lungo i bordi dei grani, con parziale fusione di questi e comparsa di cricche; l’acciaio ...
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ceropegia
ceropègia s. f. [lat. scient. Ceropegia, dal gr. biz. κηροπήγιον «candelabro», per la forma della corolla di alcune specie]. – Genere di piante della famiglia asclepiadacee, con circa 150 specie [...] assottigliata e poi allargantesi in alto in 5 lobi generalmente saldati all’apice. Di alcune specie si mangiano cotti i tuberi, che si originano all’ascella delle foglie, oppure (in Abissinia) i giovani getti. Altre specie sono coltivate in serra. ...
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sistola
sìstola s. f. [etimo incerto; forse deformazione del lat. sitŭla «secchia»], tosc. – Tubo di gomma, di tessuto impermeabile o di materia plastica, munito a un’estremità di una parte metallica [...] adatta per lanciare getti d’acqua o per innaffiare. ...
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In metallurgia, difetto di pezzi (getti, laminati) consistente in una sottile crepa più o meno profonda che prelude alla rottura; ha origine da difetti di formazione, lavorazione, disegno (per es., mancanza di raccordi), e si propaga a causa...