farnia
fàrnia (o fargna) s. f. [lat. tardo farnea, femm. di farneus, agg. di farnus, nome di una pianta non bene identificata]. – Albero delle fagacee (Quercus robur), detto anche eschia, quercia comune [...] o gentile, alto da 20 a 40 m, con diametro del tronco sino a 2 m, a foglie caduche, ghiande a gruppetti nella parte apicale di un lungo peduncolo, diffuso in quasi tutta l’Europa e nell’Italia settentrionale. Fornisce la corteccia come materia da ...
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nutrire
(ant. o letter. nudrire, nodrire, ant. notrire) v. tr. [lat. nūtrīre] (io nutro, ecc.; meno com. io nutrisco, tu nutrisci, ecc.). – 1. a. Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) [...] base di carne, ecc.); nutrirsi esclusivamente di latte e latticinî; e riferito ad animali: i maiali si nutrono anche di ghiande; uccellini che si nutrono di bacche e di insetti. b. Allattare, allevare un bambino allattandolo: n. il figlio al proprio ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, [...] , il fieno, le paglie dei cereali (trinciate e mescolate agli altri prodotti), le pule, alcuni frutti (zucche, ghiande, carrube), granella di cereali (avena, ecc.), semi di leguminose (fava, veccia, moco), radici carnose (barbabietola, rapa), e ...
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cerro
cèrro s. m. [lat. cĕrrus]. – Albero delle fagacee (Quercus cerris) che cresce nell’Europa merid., nella regione danubiana e nella penisola anatolica, alto da 2 a 25 m, con foglie oblunghe, ghianda [...] squame libere; fiorisce in primavera e matura il frutto nell’autunno del secondo anno: il legname è usato come combustibile, le ghiande come alimento per i maiali; la corteccia e le cupole, ricche di tannino, servono per la concia delle pelli. ◆ Dim ...
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escatico
escàtico s. m. [dal lat. mediev. escaticum, der. di esca «cibo»]. – Nell’economia feudale, tassa (detta anche ghiandatico o pascatico) che veniva corrisposta al signore in cambio della facoltà [...] di raccogliere nel bosco le ghiande o di condurvi i porci. ...
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cardo
s. m. [lat. carduus, lat. tardo cardus]. – 1. Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice, appartenenti in maggioranza a generi diversi delle composite e a qualche [...] , pieni o cavi, e sono lunghe fino a mezzo metro; ha sapore gustoso, amarognolo. 3. tosc. Il riccio delle castagne: la quercia deve dar ghiande, E il fico i fichi, ed il castagno i c. (Pascoli); si mise a tirar sassate a un c. di marroni (Fucini). 4 ...
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ghiandifero
ghiandìfero agg. [dal lat. glandĭfer -ĕri, comp. di glans glandis «ghianda» e -fer «-fero»], letter. – Che produce ghiande: ghirlanda di gh. quercia (Boccaccio). ...
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balanino
s. m. [lat. scient. Balaninus, der. del gr. βάλανος «ghianda»]. – Genere d’insetti coleotteri della famiglia curculionidi che comprende numerose specie, le cui larve sono parassite delle castagne, [...] delle ghiande di varie querce, delle nocciole, ecc. ...
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vaio1
vàio1 agg. [lat. varius «vario, variegato»], tosc. o letter. – Di colore tendente al nero, riferito spec. ad alcuni frutti (uva, olive, alcune specie di susine) quando sono prossimi a maturazione. [...] screziato di macchie scure: occhi vai; o schiene Vaie così come la biscia d’acqua! (Pascoli); su l’erba sparsa di piccole ghiande vaie (D’Annunzio). Come sost., il vaio, il colore o la varietà di colorazione che si definisce con quest’aggettivo. ...
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botanica Nome di molte specie di piante del genere Quercus, appartenenti alla famiglia delle Fagacee: si tratta di alberi con foglie dentate o più o meno divise, di rado intere, fiori maschili in amenti penduli, con molti stami, quelli femminili...
Nell’economia feudale, tassa detta anche ghiandatico, corrisposta al signore in cambio della facoltà di raccogliere nel bosco le ghiande o di condurvi i porci.