scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] vita, traduz. della massima latina non scholae sed vitae discimus (v.); andare a s. da qualcuno (anche in senso fig., imparare Rocco, con tele del Tintoretto; la S. Dalmata dei ss. Giorgio e Trifone, con tele del Carpaccio. 9. Con funzione appositiva ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] li lasciamo a casa; posso l. qui questo pacco?; Giorgio ha lasciato questa lettera per te; ho lasciato lo zaino dai prov., la nebbia lascia il tempo che trova (fig., anche di altre cose: v. tempo, n. 8); l. una cosa com’è, non toccarla, non ...
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ferire
v. tr. [lat. ferīre] (io ferisco, tu ferisci, egli ferisce [ant. fière o fère], ecc.; v. anche fedire). – 1. a. Colpire, direttamente o indirettamente, con un’arma o con altro oggetto tagliente [...] un fine: qui comunemente feriva la sua intenzione (Segneri); anche intr., f. a un fine (v. fedire). ◆ Il part. pres. ferènte (anche come agg.) è raro o poet.: San Giorgio con l’asta ferente (D’Annunzio). ◆ Part. pass. ferito (ant. feruto), anche come ...
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banco
s. m. [dal germ. bank «panca»] (pl. -chi). – 1. a. Panca; mobile che serve come sedile per più persone e che nella sua forma più semplice e pratica consiste in un piano di legno sostenuto alle [...] in genere, sotto b., furtivamente (anche in grafia unita: v. sottobanco). Nelle farmacie, prodotti da b., locuz. di secoli successivi per i cosiddetti b. pubblici (come il B. di S. Giorgio, il B. di Sant’Ambrogio, il B. di Santo Spirito), ora è ...
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sesto1
sèsto1 agg. num. ord. s. m. [lat. sĕxtus, der. di sex «sei»]. – 1. a. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sei, cioè viene dopo altri cinque [...] nomi di sovrani o pontefici, per indicare l’ordine di successione: Giorgio VI d’Inghilterra; Pio VI. Con accezioni partic.: nell’antico nuovi gradi di difficoltà; in medicina, s. malattia, v. la voce; fig., s. senso, v. senso (n. 1 b). b. Con valore ...
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sinistro
agg. e s. m. [lat. sinĭster -tra -trum]. – 1. a. Riferito alla mano, lo stesso che sinistra s. f.; quindi, per estens., di tutto ciò che si trova dalla parte della mano sinistra: l’occhio s., [...] ecc.; è opposto di destro, di levogiro e sinistrorso (v.), e sinon. di destrogiro e destrorso; l’origine di di essere al centro di una trama poderosa di infamie mirabili (Giorgio Manganelli); bieco, torvo, minaccioso: un’occhiata, una risata s.; ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] b. Nell’arte della stampa (per lo più al plur.), ciascuno dei caratteri mobili (v. carattere, n. 1 c): un’opera stampata con i t. bodoniani, o per il t. «vota socialista»; il t. «quel mattacchione di Giorgio»; il t. «donna è bello», ecc. d. Nella ...
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magro
agg. [lat. macer -cra -crum]. – 1. a. Di organismo vivente, scarso o mancante di grassi di deposito, o, più genericam., che ha poca carne rispetto all’ossatura. Con riferimento a persone: essere, [...] il merlo Nero sull’erba m. Fa l’ultimo salto (Giorgio Caproni); terra, terreno m., povero delle sostanze necessarie alla sim.; miniera m., povera di minerale; fiume m., povero d’acqua (v. magra, n. 1). 3. fig. a. Insufficiente, scarso, rispetto ...
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scozzese
scozzése agg. e s. m. e f. – 1. Della Scòzia (ingl. Scotland), regione settentrionale della Gran Bretagna: il popolo s.; la lingua s. (o lo scozzese, s. m.), la lingua parlata in Scozia, appartenente [...] s., altro nome della caldaia a tubi di fumo (v. caldaia). b. Doccia s., anche in senso fig. v. doccia, n. 3. c. Scuola s., scuola (anche assol. come s. m.): uno s. di lana; Giorgio indossava uno s. di prima dell’autarchia (Fenoglio). 3. Come s ...
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contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] Langa e fanno il vino si contano sulle dita di una mano (Giorgio Bocca); gli errori non si contano, sono in gran numero. Nel pugilato . pres. contante, anche come agg. e s. m. con accezione propria (v. la voce). ◆ Part. pass. contato, anche come agg ...
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Figlio (Londra 1865 - Sandringham, Norfolk, 1936) di Edoardo VII. Entrò nella marina nel 1877. Divenne erede al trono alla morte del fratello, Alberto Vittorio duca di Clarence (1892). Creato duca di York, sposò Victoria Mary, figlia di Francesco...
Figlio (Berlino 1819 - Parigi 1878) di re Ernesto Augusto e di Federica di Prussia, divenne cieco nel 1840 in seguito all'errore di un chirurgo. Successe al padre nel 1851, e si trovò subito in conflitto con la Dieta: assolutista, sospesa l'applicazione...