idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] capo; mi sorride l’i. di avere qualche giorno di vacanza; l’i. che un giorno o l’altro questo possa succedere mi spaventa. Sign termine di paragone nel giudizio sulla qualità delle cose reali: l’i. del bello, del sublime, del perfetto, ecc. Con sign ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] squilla di lontano Che paia il giorno pianger che si more (Dante). con sign. assai vivo nell’uso fam., esprime non giudizio ma volontà, arbitrio: io posso ricevere chi mi pare, l’occhio ardente ed a l’ansar del petto Si paresse il magnanimo furore! ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] anche s., ecc.); ero così abituato alla compagnia del cane, che ora mi sarà difficile star senza la spesa per l’albergo è di 150 euro al giorno, s. contare (o s. calcolare, s. includere , innumerevoli; un ragazzo s. giudizio; un mercante s. scrupoli; ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] nel pomeriggio; s. serale, frequentata di sera da chi durante il giorno lavora; s. sperimentale, v. sperimentale, n. 2 a; s figurative, la parola include spesso un giudizio riduttivo: un quadro, una statua di s., non del maestro, ma di un suo seguace ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] esistenti: la creazione, l’origine, il principio del m.; i sei giorni della creazione del m., secondo il racconto della Bibbia (di le gioie, le vanità, le meschine ambizioni del m.; a che vale il giudiziodel m.?; essere ignoto al m., disprezzato dal ...
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more nobilium
‹... nobìlium› locuz. lat. (propr. «secondo la consuetudine dei nobili»), usata in ital. come avv. – Espressione con cui, nella liturgia dei defunti, venivano indicate le esequie celebrate [...] catafalco. Oggi l’uso del catafalco è stato abolito, e le esequie sono celebrate per tutti nello stesso modo (bara in terra fiancheggiata dal solo cero pasquale, simbolo della resurrezione di Cristo e dei corpi dei defunti nel giornodelgiudizio). ...
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agnoeta
agnoèta s. m. [dal gr. ἀγνο ή της «che non conosce»] (pl. -i). – Seguace della dottrina cristologica del diacono alessandrino monofisita Temistio (sec. 6°), secondo la quale il Cristo, in quanto [...] uomo, «non conosce» alcuni eventi futuri, in particolare il giornodelgiudizio finale; tale dottrina, fondata su parole di Gesù stesso (Marco 13, 32), non è considerata nella teologia attuale come eresia. ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] un prodotto, r. in discussione un progetto, r. all’ordine delgiorno una proposta di delibera; r. in pari il bilancio, i conti che altri agisca secondo la propria volontà o il proprio giudizio: rimetto a te ogni decisione in merito; preferisco r ...
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trigesimo
trigèṡimo agg. [dal lat. trigesĭmus, der. di trig(inta) «trenta»]. – 1. Trentesimo, nell’uso moderno solo nell’espressione il t. o nel t. giorno, e più spesso come sost. il t. o nel t. della [...] giorno dal trapasso di un defunto, in cui è spesso tradizione celebrare un rito funebre (detto anch’esso talora il trigesimo o la trigesima). 2. Come s. f., in passato, trigesima, la trentesima parte del valore delle cose richieste in giudizio ...
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credenza1
credènza1 s. f. [lat. mediev. credentia, der. di credĕre «affidare, fidarsi, ritener vero»]. – 1. Propr., il credere, l’atto del credere, e quindi: a. Opinione, convinzione: è c. generale; [...] c., prestar fede, avere fiducia: Date c. al mio giudizio vero (Ariosto); in altri casi, dare prova della verità di ant. Segreto, segretezza: un giorno il Consiglio sì comandò credenza la quale, a cominciare dalla fine del sec. 12°, si costituì nelle ...
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Nome («libro del giorno del giudizio») dato al più antico catasto inglese, compilato forse nel 1086 per ordine di Guglielmo il Conquistatore; è di grande interesse per la storia dell’agricoltura e dell’insediamento nell’Inghilterra medievale.
resurrezione
Per il risorgere dei corpi nel giorno del giudizio universale, compare soltanto in Pd VII 146 E quinci [dal concetto che ciò che è creato da Dio direttamente non è soggetto a corruzione] puoi argomentare ancora / vostra resurrezion,...