venerdi
venerdì s. m. [lat. Venĕris dies «giorno di Venere»]. – Quinto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Venere, che si pensava ne «governasse» [...] del Sacro Cuore di Gesù; v. santo, il venerdì della settimana santa, in cui si ricorda la passione e morte di Gesù, giorno di penitenza per la Chiesa e di astinenza e digiuno per i fedeli. Allude sia a questi valori di penitenza e di mortificazione ...
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sera
1. MAPPA La parola SERA deriva da un aggettivo latino che significava ‘tardo’, riferito al giorno; quindi il suo significato etimologico è ‘ultima parte del giorno in cui è presente ancora la luce’. [...] La sera infatti è, propriamente, la parte del giorno, di durata di circa mezz’ora, che va dal tramonto del sole a quando spariscono del tutto le ultime luminosità del cielo, cioè l’ora del crepuscolo (scende, viene la s., si fa s.); 2. MAPPA ...
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Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana [...] furono costretti a lasciare le proprie case. La guerra fu poi vinta da Israele. (Post.it, 16 ottobre 2023, Mondo) • Nel giorno in cui ricorre il 76esimo anniversario della Nakba palestinese, gli abitanti di Gaza temono più che mai di star vivendo una ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – [...] definisce Yassin un «arciterrorista» e afferma che «la guerra al terrorismo non è finita e andrà avanti, ovunque giorno per giorno». (Umberto De Giovannangeli, Unità, 23 marzo 2004, p. 3, Oggi) • Netanyahu detta quindi due condizioni: che i detenuti ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] della nascita): bimbo di un a.; una ragazzina di 15 a. (anche di cose: questo vino ha 3 anni; prov., pan d’un giorno e vin d’un a.); finire, compiere gli a.; aver molti a. addosso, essere avanti, in là con gli a., essere attempato, anziano; grave ...
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diario
dïàrio s. m. [dal lat. diarium «vitto giornaliero» (usato di solito al plur., diaria -orum: v. diaria) e nel lat. tardo «registro giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. a. Forma elementare [...] Marin Sanudo (1466-1536). b. Nell’uso com., quaderno o sim. nel quale si annotano e si commentano giorno per giorno gli avvenimenti che si ritengono più importanti, e spec., se a carattere personale, le proprie vicende intellettuali e sentimentali ...
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sabato
sàbato (ant. o region. sàbbato) s. m. [lat. sabbătum, dal gr. σάββατον, e questo dall’ebr. shabbāt «(giorno di) riposo»]. – Sesto giorno della settimana, l’ultimo lavorativo per alcune categorie [...] , festivo e consacrato a Dio, nel quale si interrompe ogni attività lavorativa in ricordo, secondo l’Antico Testamento, del giorno di riposo di Dio dopo la creazione o anche della liberazione del popolo d’Israele dalla cattività egiziana): arriverò s ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, [...] e in talune espressioni anche, più genericam., il periodo in cui cade tale festività; la ricorrenza di N. o del N.; la vigilia, il giorno di N.; le vacanze di N.; il presepe, l’albero di N.; fare o festeggiare N.; per N. me ne vado in vacanza; auguri ...
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ventiquattro
agg. num. card. [comp. di vénti e quattro], invar. – Numero composto di due decine e quattro unità (in cifre arabe 24, in numeri romani XXIV): ecco qui, sono v. banconote da dieci euro; [...] una ventiquattrore (v.). Con uso assol., le v., l’avemmaria della sera, nel tempo in cui il computo delle ore del giorno andava da un’avemmaria all’altra anziché da una mezzanotte alla successiva: sono già suonate le v.; di qui, portare il cappello ...
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quotidiano
(letter. cotidiano) agg. e s. m. [dal lat. quotidianus, cotidianus, der. di quotidie o cotidie «ogni giorno», comp. di quot «quanti» e dies «giorno»]. – 1. agg. a. Di ogni giorno, che si fa [...] curiali (Machiavelli). c. Che si pubblica tutti i giorni: stampa q.; periodici q. e settimanali; bollettino, ellissi di foglio, giornale, ecc., giornale che si pubblica tutti i giorni (tranne, a volte, il lunedì): q. d’informazione, indipendente ...
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Intervallo di tempo al termine del quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce un determinato punto del cielo a passare per un meridiano qualunque.
Astronomia
Poiché gli astri sono dotati di movimento sensibile sulla vòlta...
giorno
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era...