numerale
agg. [dal lat. tardo numeralis, der. di numĕrus «numero»]. – Di numero, dei numeri, che ha rapporto con i numeri: sistema n., o di numerazione (v. numerazione); in musica, notazione n., eseguita [...] strumento (v. notazione). In grammatica e linguistica, i numerali, la categoria delle parole indicanti entità numeriche: ordinale, a nomi di regnanti e spec. di papi: Luigi dodici, Giovanni ventitré, ecc. Per gli aggettivi n. ordinali, v. ordinale. ...
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Camorropoli
s. f. Scandalo relativo alla collusione di personaggi eccellenti con la camorra. ◆ L’altro ieri il «Giornale» ha pubblicato una serie di parti letterari e «artistici» del procuratore di Lagonegro, [...] libertà di pensiero, che vale per tutti e naturalmente anche per i magistrati. (Foglio, 2 settembre 1998, p. 3) • Tra rosso che anni dopo avrebbe fatto le fortune del Siena calcio. (Giovanni Marino, Repubblica, 13 maggio 2007, Napoli, p. XX).
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decomunistizzarsi
v. intr. pron. Liberarsi dell’ideologia comunista. ◆ [tit.] La Chiesa non vuole un comunista a Palazzo Chigi / I maggiori rischi per [Massimo] D’Alema vengono dal Cupolone. Ma il leader [...] e gli scontri di civiltà, obbediente soltanto al suo autore [Giovanni Mariotti] che dice «non miravo a orientare, semmai a tutto si è modificato: i comunisti si sono decomunistizzati, i fascisti defascistizzati, persino i preti non somigliano a ...
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de-differenziazione
s. f. In biologia, il processo tramite cui una cellula specializzata viene ricondotta allo stato di cellula staminale. ◆ «La clonazione è il modo più semplice per ottenere la de-differenziazione, [...] processo cellulare, verso lo stadio adulto» [Ryuzo Yanagimachi intervistato da Giovanni Maria Pace]. (Repubblica, 2 ottobre 1999, p. 37, una popolazione insufficiente di staminali in età adulta. I mammiferi, inoltre, sembrano aver perduto la capacità ...
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capimpianto
(capo impianto), s. m. Responsabile di un impianto. ◆ sull’accordo non si torna indietro. Si tratta di applicarlo correttamente. Martedì incontreremo i capi deposito e i capi impianto, spiega [...] 120 milioni di chilometri previsti dal contratto con il Comune. (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 28 settembre 1998, p. 46 [Gianni] De Gennaro, si chiama business e per i dirigenti Impregilo aveva un nome: il termovalorizzatore di Acerra. ...
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minuto1
minuto1 agg. e s. m. [lat. minūtus, propr. part. pass. di minuĕre «far più piccolo, diminuire»]. – 1. agg. a. Molto piccolo, di dimensioni minime (soprattutto in confronto ad altre cose della [...] sociale: nobiltà minuta. Per estens., umile, modesto: Giovanni ... era di origine schiettamente minuta (Pratolini). c. più com. minuzioso); è molto m. nelle sue ricerche, nel rivedere i conti. Con altro sign., non com., uno spirito inquieto e m. ...
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depensante
(de-pensante), s. m. e f. e agg. Privo della capacità di pensare con la propria testa, preferendo spesso conformarsi al pensiero di altri. ◆ Il duello più mediatico d’Italia, nel collegio [...] 1, Prima pagina) • Vittorio Sgarbi ce l’ha con Giovanni Gozzini, assessore alla cultura, che al contrario del collega di sembrato depensante». (Simona Poli, Repubblica, 7 ottobre 2007, Firenze, p. I).
Derivato dal p. pres., s. m. e agg. pensante con ...
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dermolipectomia
s. f. In medicina, asportazione chirurgica di strati di pannicolo adiposo. ◆ Abbastanza richiesta anche la dermolipectomia, ovvero l’asportazione degli antiestetici rotoli di grasso e [...] Cronache) • Eppure forse non tutti sanno che tra tutti i tipi di chirurgia estetica, la dermolipectomia addominale è quella con - aggiunto al s. f. lipectomia.
Già attestato nella Repubblica del 29 agosto 1994, p. 34, Salute (Giovanni Maria Pace). ...
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devoluzionista
s. m. e f. e agg. Sostenitore della devoluzione; relativo alla devoluzione. ◆ a costo di irritare i «grandi» dell’Unione e le loro euro-diplomazie, [Hans] van Mierlo strizza volentieri [...] 1998, p. 2) • Alleanza nazionale puntava sul presidenzialismo ed è costitutivamente un partito «nazionale» non certo devoluzionista. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 30 marzo 2005, p. 1, Prima pagina) • se osserviamo con attenzione il Nord ...
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dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala [...] sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside della facoltà di Lettere e filosofia all’Università di Palermo. «Dopo una fase di “ (Gianluca Caltanissetta, Repubblica, 3 agosto 2006, Palermo, p. I).
Composto dal s. m. dialetto con l’aggiunta del confisso ...
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Figlio (1358-1390) di Enrico II. Salito al trono (1379), invase una prima volta (1382) il Portogallo il cui re Ferdinando proteggeva Giovanni di Lancaster, pretendente al trono di Castiglia. Alla morte di Ferdinando, di cui aveva sposato la...