dicci
diccì s. m. e f. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Dc (Democrazia cristiana); chi o che fa parte della Democrazia cristiana. ◆ Rilancia [Marco] Verzaschi: «[Luca] [...] Danese aveva i voti degli ex diccì, gente che non c’entra niente con noi. Forse voleva il partito per portarne la maggior parte nell’Udr». sotto le sue insegne penne come quella di [Giovanni] Guareschi, che coniò slogan elettorali memorabili. (Roberto ...
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caro-tazzina
s. m. inv. Aumento del prezzo del caffè consumato al bar. ◆ Il caffè rende nervosi, lo provano diversi studi medici. E lo sanno bene anche negozianti e consumatori che, proprio ieri, hanno [...] Cremona il caro-tazzina non ha provocato grandi polemiche e i commercianti per non perdere clienti si sono inventati l’abbonamento . tazzina.
Già attestato nella Repubblica del 24 agosto 1986, p. 42, Economia (Giovanni Scipioni).
V. anche caro-caffè. ...
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dipietrese
s. m. e agg. Il linguaggio tipico di Antonio Di Pietro; di Antonio Di Pietro. ◆ In quest’Italia minore e in fondo tenera, altrettanto laboriosa del Nord Est ma molto meno fortunata, Antonio [...] che come in un film di Frank Capra mette sotto accusa i potenti e che anni fa aveva successo nel mondo e si dimetto?». Ora che l’indulto è passato per Di Pietro cambia poco. (Giovanni Cerruti, Stampa, 30 luglio 2006, p. 2, Interno) • Antonio Di ...
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Ratzingerboy
(Ratzinger-Boy, Ratzinger boy), loc. s.le m. Giovane sostenitore della figura e delle posizioni espresse da Joseph Ratzinger, dal 19 aprile 2005 papa Benedetto XVI. ◆ [tit.] Ratzinger boys [...] on line [testo] Dopo i Papa boys ecco i Ratzinger boys. Come i sostenitori di Giovanni Paolo II, anche i fans del cardinale tedesco sono , 17 aprile 2005, p. 11, Cronache) • [tit.] Ecco i Ratzinger boys: «Tecum sumus» [testo] […] A sostenere il nuovo ...
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velinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che tende a imitare una velina televisiva, ad assumerne gli atteggiamenti. ◆ Se i valori dominanti sono quelli pallonari e velinisti, se i maschietti hanno come [...] [Giuliano] Amato per la gravità delle minacce ricevute per via di questo clima) a cominciare da [Michele] Santoro, Giovanni Floris e Marco Travaglio.Un fendente tocca anche a Beatrice Borromeo, tra le conduttrici di «Annozero». Mastella la definisce ...
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dissaturazione
s. f. Decongestionamento, diradamento. ◆ Secondo l’amministratore delegato della società, Giovanni Barbieri, «Italtel ha affrontato il problema della dissaturazione delle aree manufatturiere [...] non in un’ottica di smantellamento, ma cercando soluzioni che garantissero la prosecuzione delle attività e contenessero i problemi occupazionali legati alla crisi mondiale del settore». (Libero, 31 gennaio 2002, p. 16, Economia) • Rivolto invece ai ...
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catto-laico
(catto laico), agg. Che contempera interessi o istanze provenienti dal mondo cattolico con quelli d’impronta laica. ◆ Banca catto-laica. [...] La banca cattolica per eccellenza [Banca Intesa] [...] , 18 aprile 1999, p. 12, Economia) • i vertici della Santa Sede non dimenticano le larvate polemiche di al Papa, durante la visita di [Joseph] Ratzinger al Quirinale. (Giovanni Valentini, Repubblica, 14 settembre 2005, p. 21, Commenti).
Composto ...
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distripark
s. m. inv. Polo logistico integrato destinato all’immagazzinamento, alla lavorazione, al controllo di qualità e alla distribuzione di merci, spesso in un’area che gode dei benifici doganali. [...] come quella di Felice Iossa, presidente della commissione Mediterraneo, tra i più attivi, che vanta progetti attivati, «dallo studio di fattibilità il presidente dell’Autorità portuale di Genova, Giovanni Novi: «Anche un parco logistico di minori ...
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retrovirale
agg. Che combatte un retrovirus. ◆ all’ospedale «S. Anna» di Como lo shiatsu è stato usato su pazienti positivi all’Hiv per trattare gli effetti indesiderati delle terapie retrovirali. (Anna [...] , 20 novembre 2000, p. 26, Cronaca) • I farmaci retrovirali sono stati creati nel mercato e grazie alla ).
Derivato dal s. m. inv. retrovirus con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.
Già attestato nella Repubblica del 14 marzo 1992, p. 35, Cultura ...
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ribaltonismo
s. m. Tendenza a assecondare i ribaltamenti radicali degli equilibri politici prodotti dalle consultazioni elettorali. ◆ Il trasformismo (oggi si dice il «ribaltonismo») non è un male che [...] e di debolezza dell’esecutivo». (Nicola Tranfaglia, Stampa, 30 gennaio 2006, p. 30, Società e Cultura).
Derivato dal s. m. ribaltone con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel Corriere della sera del 1° giugno 1996, p. 1 (Giovanni Sartori). ...
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Figlio (1358-1390) di Enrico II. Salito al trono (1379), invase una prima volta (1382) il Portogallo il cui re Ferdinando proteggeva Giovanni di Lancaster, pretendente al trono di Castiglia. Alla morte di Ferdinando, di cui aveva sposato la...