unita di cure primarie
unità di cure primarie loc. s.le f. inv. Unità di assistenza sanitaria istituita sperimentalmente con lo scopo di potenziare il servizio ai cittadini, coinvolgendo i medici di [...] », cioè gruppi di medici di famiglia che a rotazione terranno aperti i loro studi 12 ore al giorno, dal lunedì al venerdì. ( in coordinamento con il Dea dell’ospedale di Chivasso e il Giovanni Bosco di Torino. (Nadia Bergamini, Stampa, 9 maggio 2008, ...
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uomo-simbolo
(uomo simbolo), loc. s.le m. Uomo che è diventato un simbolo della causa alla quale si è dedicato. ◆ Come capo dello Stato [Jacques Chirac] collabora col governo di sinistra in un’atmosfera [...] una probabile ricandidatura), ha tutto l’interesse a polemizzare con i socialisti e in particolare con il possibile rivale per l’Eliseo emblematicamente il passaggio dalla vecchia alla nuova era. (Giovanni Sabbatucci, Messaggero, 1° novembre 2003, p. ...
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lumaca
s. f. [lat. *limaca, der. di limax -acis «lumaca, chiocciola»]. – 1. a. In senso proprio, nome di alcuni gasteropodi polmonati, con conchiglia rudimentale, appartenenti alle famiglie arionidi [...] che si mangiano tradizionalmente nella notte di s. Giovanni a Roma. In similitudini, con allusione alla proverbiale ricordi non buoni in un ambiente dov’è passato o ha sostato: Dovunque i’ vo, lasciarvi il segno soglio, Come fa la l., e nol nascondo ...
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simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, [...] offrendo loro del denaro, il potere di conferire i doni dello Spirito Santo mediante l’imposizione delle mani]. – Compravendita di cose sacre di natura spirituale (cioè sacramenti, indulgenze, consacrazione, ecc.) o anche di cose temporali che ...
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luminaria
luminària (ant. o region. luminara) s. f. [dal lat. tardo luminaria, pl. di lumĭnar o luminare: v. luminare1]. – 1. a. Illuminazione pubblica in occasione di qualche festa o ricorrenza: la [...] l. di s. Giovanni. b. non com. Con senso più generico, quantità di lumi accesi o di fiaccole: lasciando i falò e luminare accesi (G. Villani). 2. Nel medioevo, era così detta la tassa che ogni maestro immatricolato e ogni garzone cattolico versava ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] tigli, Tra lor parole grandi più di loro (Pascoli); c’è stato fra i due un vivace scambio di parole; venire a parole, a contrasto, a una secondo la testimonianza dei Vangeli (Luca 23, 34, 43, 46; Giovanni 19, 26-30; Marco 15, 34). In altri casi, al ...
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bravio
bravìo s. m. [dal lat. tardo bravīum, e questo dal gr. βραβεῖον, con lo stesso sign. della voce ital.]. – Termine equivalente a palio, cioè premio della vittoria, che nella forma greca e latina [...] è presente, tra l’altro, due volte in san Paolo (Lett. ai Corinzî, I, 24, e Lett. ai Filippesi, 14), e successivamente ripreso da Dante nel nell’ultima domenica di agosto, festa del patrono s. Giovanni Decollato, il bravio delle botti, una gara di ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi [...] , dal 1929 compresi entro le mura Leonine, sulla destra del Tevere; i giardini v.; la basilica v., o San Pietro in Vaticano. 2. la costituzione «Pastor aeternus»; Concilio v. II, indetto da Giovanni XXIII nel 1962 e chiuso da Paolo VI nel 1965. ...
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tavernicolo
s. m. (scherz.) Assiduo frequentatore di taverne, osterie o luoghi di ritrovo. ◆ È una sorta di catalogo da Don Giovanni animalista il libro con cui [Marco] Paolini esordisce come raccontatore [...] è un luogo pubblico, la tavernetta un tempio privato, anche se si officia il rito della sopressa e del prosecco. I veneti sono diventati un popolo di «tavernicoli», dice in un suo spettacolo Marco Paolini. (Francesco Erbani, Repubblica, 24 luglio ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, [...] dei gatti, nome dato regionalmente a piante diverse che eccitano i gatti, come l’erba gattaia, il maro, la valeriana; corimbo, con ligule gialle, che cresce nei prati aridi; e. di S. Giovanni, altro nome sia dell’iperico, sia dell’erba fava; e. di S. ...
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Figlio (1358-1390) di Enrico II. Salito al trono (1379), invase una prima volta (1382) il Portogallo il cui re Ferdinando proteggeva Giovanni di Lancaster, pretendente al trono di Castiglia. Alla morte di Ferdinando, di cui aveva sposato la...