maldestrezza
s. f. L’essere maldestro; mancanza di destrezza, di abilità. ◆ Né voglio ridurre la difficoltà sottolineando la pazzesca sgangheratezza dell’azione che è finita nell’omicidio. Il motorino [...] panico e la maldestrezza, che non capisce che gli stanno aprendo la porta e spara; e poi la cattura col motorino buttato per terra da del suffisso -ezza.
Già attestato nel Corriere della sera del 13 marzo 1992, p. 1, Prima pagina (Giovanni Raboni). ...
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inchiostro elettronico
loc. s.le m. Tecnologia informatica che permette la riproduzione di un testo scritto su un supporto predisposto, di spessore molto sottile. ◆ Da tempo il Massachusetts Institute [...] vero, un libro-libro, con le pagine da sfogliare, che si porta in spiaggia e si può leggere in bagno. Ha l’aspetto di , invece che essere impresso sulla carta, come capita normalmente. (Giovanni Valerio, Stampa, 2 giugno 1999, Tuttoscienze, p. 1) ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] con sign. passivo: il più piccolo si chiama Giovanni; la persona onesta si riconosce dalle azioni; questi strumenti non si vive di solo pane; con verbi intr. di moto: la porta per cui si esce sulla strada; dalla scala si entra direttamente nel salone ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] le tenebre che la l., traduz. delle parole del Vangelo di Giovanni, 3, 19 (nella Vulgata: «et dilexerunt homines magis tenebras i piedritti di sostegno di una trave o di un arco: l. di una porta, di una finestra, di un’arcata; un ponte a tre l., a tre ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] a singola cosa e si scrivono con l’iniziale maiuscola (Giovanni, Fido, Firenze, Cervino, ecc.: a tale categoria si Al nome di, nel linguaggio bancario, di un titolo di credito che porta il nome della persona cui è intestato e appartiene (v. anche ...
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sesto1
sèsto1 agg. num. ord. s. m. [lat. sĕxtus, der. di sex «sei»]. – 1. a. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sei, cioè viene dopo altri cinque [...] ant. per sestiere, con riferimento a Firenze: io nacqui nel loco Dove si truova pria l’ultimo sesto Da quei che corre il vostro annüal gioco (Dante), dove comincia il sesto di Porta San Piero, l’ultimo a cui arriva chi corre il palio nel giorno di s ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] , secondo la testimonianza dei Vangeli (Luca 23, 34, 43, 46; Giovanni 19, 26-30; Marco 15, 34). In altri casi, al sing sia un breve discorso: non ha mai per lui una p. dolce; portare una p. di conforto, di speranza; mettere una buona p. per ...
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salvaimprese
(salva-imprese), agg. Che tutela e incentiva l’attività imprenditoriale e produttiva. ◆ Si chiamano manager salvaimprese: li chiamano per soccorrere aziende in difficoltà, loro partono, [...] sorveglianza che, in base alla legge salva-imprese che porta il suo nome, dovrà seguire l’operato del supercommissario collocamento sono Mediobanca, Lehman Brothers e Lazard e Euromobiliare. (Giovanni Stringa, Corriere della sera, 17 marzo 2005, p. ...
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buonasanita
buonasanità (buona sanità), s. f. inv. Funzionamento diligente e efficace delle strutture e degli organi ai quali è istituzionalmente demandato il compito di tutelare la salute dei cittadini. [...] piano dell’ospedale Cardarelli, dipartimento di emergenza. Oltre la porta a vetri si apre un angolo di buona sanità non prendiamo l’abitudine di sottolineare anche i mille casi di buonasanità? (Giovanni Ruggiero, Stampa, 7 marzo 2004, p. 3) • [tit.] ...
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trinita1
trinità1 s. f. [dal lat. tardo trinĭtas -atis, der. di trinus «trino»]. – La condizione, il fatto di essere trino, spec. con riferimento al mistero fondamentale del cristianesimo, l’esistenza [...] bizantina. Ordine della Santissima T., ordine religioso fondato da s. Giovanni di Matha e s. Felice di Valois nel 1198, con il , e di qui come toponimo: la chiesa di Santa Trìnita, il ponte a Santa Trìnita, a Firenze; porta Santa Trìnita, a Prato. ...
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PORTA, Giovanni (Giovanni Battista). – Compositore, nato intorno al 1685, è indicato come «veneziano» in un documento d’archivio del 1710 (Mantese, 1956, pp. 110 s.), sul frontespizio di una cantata del 1726 (Il ritratto dell’eroe)
Valentina...
Scultore e architetto (Porlezza 1485 circa - Genova 1555). Dal 1513 attivo a Genova, lavorò quindi a Cremona (sarcofago dei ss. Pietro e Marcellino in S. Tommaso) e dal 1524 al 1528 fu architetto del duomo di Milano. Di nuovo a Genova (1531),...