sporta
spòrta s. f. [lat. spŏrta «paniere», der., per intermediazione etrusca, del gr. σπυρίδα, accus. di σπυρίς che aveva lo stesso sign.]. – 1. a. Nell’uso ant., cesta, paniere di vimini intrecciati, [...] a lungo come traduz. consueta del lat. cophĭnus, lat. tardo cofĭnus (v. cofano), nel racconto evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci ( Matteo 14, 20; Marco 6, 43; Luca 9, 17; Giovanni 6, 13): egli pascé di cinque pani e di due pesci ...
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policy-making
(policy making), loc. s.le m. e agg.le Elaborazione di orientamenti e strategie in merito alle questioni più rilevanti per la società e la politica; a essa relativo. ◆ Ha ragione Carlo [...] spiega a «Europa» la padrona di casa [Linda Lanzillotta]. (Giovanni Cocconi, Europa, 10 novembre 2007, p. 2, Primo piano ’) e making (‘elaborazione, realizzazione’).
Già attestato nella Repubblica del 17 novembre 1985, p. 10, Politica estera (V. O.). ...
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portavoti
(porta-voti), agg. inv. Che riesce a conquistare voti in una competizione elettorale per la propria parte politica. ◆ [tit.] A Catania / Il rettore porta-voti da Forza Italia verso il Listone. [...] il moralismo, e qualcuno pure nell’ambito del centrosinistra richiama il sano realismo «portavoti». (Giovanni Fiandaca, Repubblica, 10 luglio 2005, Palermo, p. 23).
Composto dal v. tr. portare e dal s. m. voto.
Già attestato nel Corriere della sera ...
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enciclica
encìclica s. f. [dal lat. mod. (epistola) encyclica, propr. «lettera circolare» (v. enciclico)]. – Lettera apostolica indirizzata dal papa ai vescovi di tutto il mondo o a quelli di una sola [...] (e. dogmatiche) o particolari situazioni religiose o sociali; è redatta generalm. in lingua latina e per lo più designata con le prime due o tre parole del testo: l’e. «Rerum novarum» di Leone XIII, l’e. «Mater et magistra» di Giovanni XXIII. ...
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conurbazione
conurbazióne s. f. [dall’ingl. conurbation, comp. del lat. con- e urbs urbis «città»]. – Agglomerazione urbana formata dalla fusione di un centro metropolitano con centri minori, inizialmente [...] ., la c. di Milano, cioè la città di Milano vera e propria coi centri saldati o fusi di Sesto San Giovanni, Monza, Niguarda, Musocco, Novate Milanese, Rho, Lambrate, ecc.). Anche, la connessione opportunamente programmata di centri urbani, di pari o ...
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jack1
jack1 〈ǧäk〉 s. ingl. [dal nome proprio di persona Jack (equivalente fam. di Johan e John «Giovanni»), adoperato anche a indicare strumenti, congegni e sim.] (pl. jacks 〈ǧäks〉), usato in ital. al [...] (o un altro circuito), costituito da una spina e da una presa fissa inseribili una nell’altra; originariamente era così chiamato il foro della presa utilizzato, per es., in telefonia nelle operazioni di commutazione normale (v. fig. a p. 1038). ...
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Pilato
– Nome (Ponzio Pilato, lat. Pontius Pilatus) di un personaggio storico, procuratore romano della Giudea dall’anno 26 al 36, che prese parte, secondo la narrazione evangelica (Matteo 27, Marco [...] 15, Luca 23, Giovanni 18-19), al processo contro Gesù e alla sua condanna a morte, decisa da Pilato non perché egli casi di loro competenza rimettendone ad altri la soluzione. Per la frase proverbiale entrarci come Pilato nel Credo, v. la voce credo. ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] p. (Dante), di Firenze di cui fu prima patrono Marte, poi Giovanni Battista. b. Signore, con riferimento a Dio (per traduz. del il sottopadrone o più brevemente il sotto) che dispongono le bevute. ◆ Dim. e vezz. padroncino (v.); pegg. padronàccio. ...
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intitolare
v. tr. [dal lat. tardo intitulare, der. di titŭlus «titolo»] (io intìtolo, ecc.). – 1. Dare un titolo, distinguere con un titolo uno scritto, un’opera d’arte, ecc.: i. un libro, un trattato, [...] dare il titolo a una chiesa dedicandola a un santo, a un mistero, ecc.: la basilica è intitolata alla Vergine, a s. Giovanni Battista, al Corpus Domini; con altra costruzione: la chiesa s’intitola da s. Anastasia o dal nome di s. Anastasia; anticam ...
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mangiapartiti
(mangia-partiti), agg. inv. (scherz.) Che tende a prendere il sopravvento sugli altri partiti. ◆ Lei sarà invitata all’assemblea costituente della Margherita a luglio: andrà a dire queste [...] sembra un controsenso che il progetto aggreghi soltanto due su circa dodici partiti. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 16 giugno 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal v. tr. mangiare e dal s. m. partito.
Già attestato nella Repubblica del 30 ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega la figlia Elena (1347), tenendolo però...
Figlio (Lisbona 1689 - ivi 1750) del re Pietro II, cui successe (1707), vanitoso e dissipatore (realizzò immense costruzioni, come quella del convento di Mafra, per attestare la magnificenza della sua corte), fu re rigidamente assolutista, che...