berlusconizzarsi
v. intr. pron. Conformarsi allo stile e agli atteggiamenti di Silvio Berlusconi. ◆ [tit.] Lilli [Gruber] si «berlusconizza» e fa la maestrina dalla penna rossa di Bagdad [testo] […] [...] decidere com’è Berlusconi, ma posso decidere come sono e come devo comportarmi io» [Claudio Petruccioli intervistato da Giovanni Valentini]. (Repubblica, 22 dicembre 2007, p. 11, Politica).
Derivato dal nome proprio (Silvio) Berlusconi con l’aggiunta ...
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racimolare
v. tr. [der. di racimolo] (io racìmolo, ecc.). – 1. non com. Cogliere i racimoli rimasti sulle viti dopo vendemmiato; per lo più assol.: la vendemmia è finita: ora stanno racimolando. 2. fig. [...] ; chi lotta duramente per r. l’indispensabile, ha bisogno di evadere dalla sua miseria conquistando qualcosa di superfluo (Giovanni Guareschi); ascoltando a destra e a sinistra, poté r. qualche notizia; un gruppo di uomini male armati, racimolati ...
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efesino
efeṡino agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Ephesinus, gr. ᾿Εϕεσῖνος]. – Dell’antica città di Èfeso, nell’Asia Minore, sulle coste del mare Egeo, divenuta attraverso la predicazione di san Paolo e [...] san Giovanni uno dei maggiori centri cristiani dell’Oriente; abitante di Efeso. Lettera agli E., la quinta tra le lettere di come corpo mistico che accoglie in sé tutti i fedeli, ed esorta a mantenerne l’unità. Per le lettere e. o efesie, v. efesio. ...
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saddamista
s. m. e f. e agg. Sostenitore di Saddam Hussein; di Saddam Hussein. ◆ Dopo quelle che, ormai, sembrano diventate le scaramucce di Falluja, la decisione americana è stata quella di attaccare [...] seppure ampia del popolo iracheno – dalla stanza dei bottoni. (Giovanni Orfei, Arena, 31 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 5 ottobre 1991, p. 10, Commenti (Alberto Jacoviello).
V. anche antisaddamista. ...
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salvacuore
(salva-cuore), agg. inv. Che previene l’infarto e altre patologie cardiovascolari. ◆ A stilare una sorta di menu salvacuore è un mega-studio, battezzato «Cardio2000» e presentato al XXV Congresso [...] e internazionali condotti all’interno del progetto europeo Healthy-Profood e illustrati ieri a Milano. (Libero, 11 novembre 2005, p. 24).
Composto dal v. tr. salvare e dal s. m. cuore.
Già attestato nella Repubblica del 5 maggio 1992, p. 39, Cultura ...
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salvaimprese
(salva-imprese), agg. Che tutela e incentiva l’attività imprenditoriale e produttiva. ◆ Si chiamano manager salvaimprese: li chiamano per soccorrere aziende in difficoltà, loro partono, [...] . Gli advisor del collocamento sono Mediobanca, Lehman Brothers e Lazard e Euromobiliare. (Giovanni Stringa, Corriere della sera, 17 marzo 2005, p. 49, Lombardia).
Composto dal v. tr. salvare e dal s. f. impresa.
Già attestato nel Corriere della ...
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penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa [...] vita di ispirazione francescana, istituito a Salamanca (1752) da Giovanni Alfonso Varela y De Losada, soppresso nel 1935; le P nome di formazioni nevose caratteristiche spec. delle Ande, simili nella forma a una figura umana incappucciata (v. neve). ...
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sciupista
s. m. e f. (iron. spreg.) Chi ha la cattiva abitudine di sprecare e dissipare risorse in maniera scriteriata, senza avere l’accortezza di metterle adeguatamente a frutto. ◆ Come dicevo, sulla [...] che la sinistra è diventata – incredibile ma vero – il baluardo del Mattarellum avendo scoperto che la proporzionale (all’ingrosso, alla rinfusa) la danneggia. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 8 agosto 2004, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal ...
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scudare
v. tr. In senso figurato, coprire come con uno scudo, occultare. ◆ [Romano Prodi] Non può infatti ignorare che un campione dell’evasione è quel Giovanni Consorte che inguattò all’estero una retribuzione [...] di 5 milioni 400mila e 79 euri (sui quali avrebbe dovuto pagare una tassa di svariate centinaia di migliaia di euri). Soldi che in seguito fece rientrare «scudandoli» (neologismo coniato da Consorte medesimo, ...
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plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio [...] sacro): all’orologio della chiesa p. dei Santi Vito e Giovanni era ormai suonata la mezzanotte (M. Pratesi). Sostituisce, in forma letter., l’allotropo pievano che, comune come sost., non è invece, se non molto raramente, usato in funzione di ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega la figlia Elena (1347), tenendolo però...
Figlio (Lisbona 1689 - ivi 1750) del re Pietro II, cui successe (1707), vanitoso e dissipatore (realizzò immense costruzioni, come quella del convento di Mafra, per attestare la magnificenza della sua corte), fu re rigidamente assolutista, che...