cristianofobia
s. f. Avversione pregiudiziale nei confronti del cristianesimo. ◆ Fu Papa Giovanni Paolo II nel dicembre 2004 a lanciare l’allarme verso una pericolosa distrazione dell’Onu – che citava [...] solo «antisemitismo e islamofobia» – perché aggiungesse «cristianofobia». Lo stesso pontefice che denunciava incessantemente l’errore tragico dello «scontro di civiltà». E che mai avrebbe permesso che ...
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organetto
organétto s. m. [dim. di organo]. – 1. Nome col quale vengono indicati varî strumenti musicali: a. Organo portatile usato dal sec. 10° al sec. 17°, chiamato anche ninfale (v.). b. Piccolo organo [...] a mano, oppure portato a tracolla, spec. nel passato, dai suonatori ambulanti: inventato all’inizio del secolo 18° da Giovanni Barbèri di Modena (donde il nome), è costituito da una cassa rettangolare contenente le canne, un mantice e un cilindro ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] a tradurre queste antiche composizioni), indugiando in un vagheggiamento, anche tonale, del mondo primitivo e medievale; solo con Giovanni Berchet il genere ebbe in Italia una sua autonomia fantastica e poetica. 2. Nella storia della musica, forma ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] non più seguito come in passato; 2) come iniziale di nomi proprî di persona, cognomi, soprannomi (il letterato Giovanni Mazzuoli, detto il Padre Stradino); come iniziale di nomi proprî geografici o astronomici (Roma, Lazio, Italia, Europa, Baltico ...
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tenebra
tènebra (poet. tenèbra) s. f. [dal lat. tenĕbrae -arum]. – Oscurità profonda, completa (è usato per lo più, e nel linguaggio com. sempre, al plur.): fitte, dense t.; le t. notturne; Non però [...] . del mistero; Lume non è ... anzi è tenèbra (Dante); gli uomini hanno preferito le t. alla luce, frase del Vangelo di Giovanni, nota anche con varianti di traduzione (vollero piuttosto, ecc.): v. luce, n. 2 c; quindi la condizione dell’anima lontana ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] che le peccata tolle (Dante). b. Locuzioni e frasi prov.: chi è senza p. scagli la prima pietra, frase del Vangelo (Giovanni 8, 7: qui sine peccato est vestrum, primus in illam lapidem mittat, parole di Cristo ai farisei che chiedevano se, secondo la ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] o situazione attraente e soprattutto divertente, spassosa, ridicola: che q. quel vecchio bellimbusto che vuol fare il Don Giovanni! In altre locuz., può indicare scena, spettacolo o vista che colpisce e commuove fortemente: arrivato sul luogo del ...
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gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni [...] di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri di Rodi e successivamente dei Cavalieri di Malta ...
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prigione1
prigióne1 (ant. pregióne) s. f. [dal fr. prison, che è il lat. pre(he)nsio -onis «l’atto di prendere», der. di pre(he)ndĕre «prendere» (v. prendere e prensione)]. – 1. a. Lo stesso che carcere, [...] o l’altra doveva finire in p.; per rimanere liberi bisogna, a un bel momento, prendere senza esitare la via della p. (Giovanni Guareschi); passare la vita in p.; è stato condannato a quattro anni di p.; dovrà scontare dieci anni di p.; marcire in p ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente [...] moneta fiorentina, detta anche grosso g., il grosso da 4 soldi emesso dal Comune di Firenze nel 1314; g. della volpe, coniato nel 1363 all’assedio di Pisa da Pietro Farnese, così detto perché aveva impressa una volpe ai piedi di s. Giovanni Battista. ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Arcivescovo di Ravenna dal 578. Le poche fonti su di lui tacciono in merito alla sua famiglia, alla nascita e alla vita precedente la nomina ad arcivescovo di Ravenna. Sono note invece, ancorché si tratti di indicazioni...
GIOVANNI
Paolo Chiesa
Non si conoscono dati biografici su G., alto dignitario della Chiesa romana vissuto nella seconda metà del VII secolo, precedenti al 678 quando fu incaricato da papa Agatone di svolgere opera di istruzione liturgica...