mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] espressive: m. avanti la baracca o la barca); ho mandato in disuso e in dimenticanza le fatiche e gli esercizi che giovano al ben essere corporale (Leopardi); m. a compimento, m. a effetto qualche cosa; m. in estasi, estasiare; m. in fumo, rendere ...
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quod licet Iovi non licet bovi
〈... i̯òvi ...〉 (lat. «ciò che è lecito a Giove non è lecito al bove»). – Sentenza, di origine non classica, che si usa citare in occasioni diverse per significare che [...] ciò che è concesso a chi ha particolari gradi o requisiti o capacità può non essere concesso a chi non si trova in tali condizioni ...
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soggetto1
soggètto1 (ant. suggètto) agg. [dal lat. subiectus, part. pass. di subicĕre «assoggettare» (comp. di sub «sotto» e iacĕre «gettare»); cfr. subietto]. – 1. a. ant. Posto sotto, sottostante; [...] soggetti è più feroce (Petrarca); Amor del quale i’ son sempre suggetto (Poliziano), suddito; finsero gli stoici esser Giove soggetto al Fato (Vico). 2. estens. Di persona che ha una particolare disposizione per determinate malattie e manifestazioni ...
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quos Iuppiter
(o Deus ) vult perdere dementat prius 〈... iùppiter ... pèrdere ...〉 (lat. «Giove [o Dio] toglie prima il senno a coloro ch’egli vuole mandare in rovina»). – Altra forma con cui è enunciato [...] la sentenza pseudolatina quem Iuppiter vult perdere dementat prius (v.) ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e [...] costruzione personale (letter.), produrre il tuono: Parrebbe nube che squarciata tona (Dante); L’ira del ciel, quando ’l gran Gïove tona (Petrarca); con accezione più partic.: Da quella regïon che più sù tona (Dante), la parte più alta dell’atmosfera ...
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tuono2
tuòno2 (pop. tòno; ant. tròno e truòno) s. m. [der. di tuonare, tonare]. – 1. Fenomeno acustico tipico dei temporali, provocato dalla rapida e violenta espansione dell’aria riscaldata dalle scariche [...] per indicare il fulmine: la ardente fucina di Vulcano, ove li ignudi Ciclopi sovra le sonanti ancudini battono i tuoni a Giove (Sannazzaro). 2. estens. e fig. a. Rumore forte e cupo, fragore, rimbombo: il t. del cannone, delle artiglierie; ’n su la ...
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insaccare
v. tr. [der. di sacco, col pref. in-1] (io insacco, tu insacchi, ecc.). – 1. Mettere nel sacco o nei sacchi: i. il grano, la farina, il cemento, ecc. Fig., poet.: la dolente ripa Che ’l mal [...] grosse nuvole: Il sole s’insaccò, né tornò fuori (Pascoli); anche senza la particella pron.: quando il sole insacca in Giove [= di giovedì], non è sabato che piove (prov.). f. Nel linguaggio marin., gonfiarsi verso poppa, detto della vela quadra ...
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quadrigato
s. m. [dal lat. quadrigatus, der. di quadriga «quadriga» per il tipo sul rovescio]. – Moneta d’argento di Roma repubblicana, che ha come tipi, al diritto, una testa bifronte giovanile, e al [...] rovescio Giove fulminatore su quadriga guidata dalla Vittoria; la moneta, un didramma di circa 6,80 grammi, risale al 3° sec. a. C. Sono stati così denominati talvolta anche i denari romani con varie divinità su quadriga. ...
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tonante
agg. [part. pres. di tonare, tuonare; già in lat. tonans -antis era usato come agg. e anche sostantivato]. – 1. Che tuona, epiteto tradizionale di Giove, detto anche assol. il Tonante, per antonomasia: [...] dove il Tonante Più adirate le folgori abbandona Su la timida terra (Foscolo). 2. Che risuona con forza, che ha grande sonorità: emise un grido t.; parlava con voce tonante. 3. In chimica, che determina ...
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feretrio
ferètrio (o più spesso Ferètrio) agg. [dal lat. Feretrius, di etimo incerto; dagli antichi connesso con ferre «portare» (in quanto portatore di pace oppure di spoglie nemiche) o con ferire (in [...] relazione alla formula foedus ferire «stipulare un patto»)]. – Presso gli antichi Romani, epiteto di Giove in quanto testimone e garante dei patti. ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni caratteri.
Il nome Iuppiter risale direttamente,...
GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu ("sfolgorare, risplendere"): nome che...