satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] una letteratura, di un’età, di un poeta, di un ambiente: la s. romana; la s. classica, moderna; la s. di Giovenale, di Giusti, di Belli. Con sign. più astratto, il genere letterario della satira: l’origine, lo sviluppo della satira; relativamente al ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate [...] mensili una camera en suite singola da 17,5 mq. A proporre queste tariffe sono gli studentati Aparto Ripamonti e Giovenale del gruppo Hines, recentemente inaugurati a Milano, che il Fatto è andato a visitare nei giorni scorsi. (Charlotte Matteini ...
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quis custodiet custodes?
〈... kustòdiet ...〉 (lat. «chi custodirà i custodi?»). – Frase proverbiale derivata dal passo delle Satire (VI, 48-49) di Giovenale sed quis custodiet ipsos custodes? (da confrontare [...] con l’altra frase analoga della Repubblica di Platone, III, 13, «sarebbe certo ridicolo che il custode avesse bisogno d’un custode»), ripetuta, seriamente o scherzosamente, per esprimere sfiducia (genericamente, ...
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limbo
s. m. [dal lat. limbus «lembo»]. – 1. a. ant. Lembo, orlo. In partic.: la parte estrema del contorno d’un astro; il bordo del cerchio graduato di uno strumento, e sim. b. In anatomia, margine, [...] valore Conobbi che ’n quel l. eran sospesi (Inf. IV, 44-45); da l’ora che tra noi discese Nel l. de lo ’nferno Giovenale (Purg. XXII, 13-14). Nell’uso com.: essere come un’anima del l., essere in uno stato di ansia, d’inquietudine, stare in pena ...
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panem et circenses
(lat. «pane e giochi del circo»). – Espressione con la quale Giovenale (Satire X, 81) sintetizza le aspirazioni della plebe romana nell’età imperiale; viene ripetuta talvolta, ironicam. [...] o anche in senso polemico, con riferimento ad atteggiamenti analoghi, reali o presunti, del popolo o a metodi politici bassamente demagogici ...
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rara avis
locuz. lat. (propr. «uccello raro»), usata in ital. come s. f. – Espressione che costituisce l’inizio del verso di Giovenale: Rara avis in terris, nigroque simillima cycno («uccello raro sulla [...] terra, quasi come un cigno nero»); è adoperata spesso per indicare cosa o persona molto rara o che ha qualità assai difficili a trovarsi (con valore analogo alla locuz. mosca bianca): in quella società ...
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inde irae
〈... ìre〉 locuz. lat. (propr. «e da ciò le ire»). – Espressione di Giovenale (Sat. I, 168), che si usa ripetere a proposito di fatti che hanno suscitato risentimenti, collere, proteste. ...
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mens sana in corpore sano
‹... kòrpore ...› (lat. «mente sana in corpo sano»). – Notissima sentenza, tratta da un verso di Giovenale (Sat. X, 356): Orandum est ut sit mens sana in corpore sano («bisogna [...] chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano»), ripetuta assai spesso o assunta come motto, con significati varî e in appoggio a teorie diverse (l’esercizio fisico è condizione indispensabile ...
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facit indignatio versum
〈... indin’n’àzzio ...〉. – Parte di un celebre verso di Giovenale, la cui forma completa è si natura negat, facit indignatio versum (v. si natura ecc.). ...
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gareggiare
v. intr. [der. di gara] (io garéggio, ecc.; aus. avere). – Fare a gara; misurarsi in emulazione: g. d’ingegno, di cortesia, d’astuzia, d’insolenza; g. nello studio, nel far bene; fig.: lucide [...] nubi Gareggianti di tinte (Foscolo). Più genericam., competere, contendere: [Dante] con Giovenale gareggia di forza, con Orazio di naturalezza e con Aristofane d’invenzione (G. Gozzi). Con uso assol., prendere parte a una gara: g. nei cento metri ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, conservata nella tradizione biografica,...
Poeta e musicista (Fossano 1545 - Saluzzo 1604). Medico e professore (1567-1570) a Torino, conosciuto a Roma (1576) S. Filippo Neri, entrò nella Congregazione dell'Oratorio (1580) che, divenuto sacerdote (1582), contribuì validamente a rafforzare...