eurogiudice
s. m. Magistrato europeo. ◆ Oggi, invece, a denunciare il pericolo di un’Europa in mano agli euroburocrati (e agli eurogiudici di «forcolandia») sono le destre. Tutto ciò nel momento di massima [...] la prestazione. (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 7 aprile 2008, p. 12, Cronache).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. m. giudice.
Già attestato nella Stampa del 12 novembre 1997, p. 21, Economia (Cesare Martinetti).
V. anche euromagistrato. ...
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deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, [...] incarico ricoperti dal chierico e può arrivare alla dimissione dallo stato clericale. 4. Nel diritto processuale, dichiarazione fatta al giudice da un testimone: d. scritta, orale; d. giurata; fare la propria d.; confermare o ritrattare le precedenti ...
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querelare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. tardo querelari, der. di querela: v. querela] (io querèlo, ecc.). – 1. Ricorrere alla giustizia proponendo querela nei riguardi di una persona: querelò il giornalista [...] nei suoi interessi (I. Calvino). Con lo stesso sign., anche l’intr. pron.: querelarsi contro qualcuno; querelarsi al giudice, in tribunale. 2. letter. Sempre nell’intr. pron., lamentarsi, dolersi di qualche cosa: calamità della quale certamente gli ...
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deprecazione
deprecazióne s. f. [dal lat. deprecatio -onis]. – 1. a. L’atto del deprecare; le parole con cui si depreca, si fa uno scongiuro, una supplica. b. Biasimo, riprovazione, giudizio di condanna [...] morale: atti che suscitano la d. generale. 2. Nella retorica classica, parte di un’orazione che tende a muovere affetti pietosi nel giudice. ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] , in posizione autonoma e indipendente da ogni altro potere (anche se in parte differenziata da quella del giudice) è il rappresentante dell’interesse pubblico davanti all’autorità giudiziaria, con attribuzioni in materia civile (cause matrimoniali ...
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Minosse
Minòsse (gr. Μίνως, lat. Minos). – Nome del mitico re di Creta, sacerdote e legislatore, posto da Dante all’entrata dell’Inferno per udire la confessione dei dannati e assegnare loro la pena. [...] Si usa talora, per antonomasia, come nome comune e con iniziale minuscola, per indicare un giudice aspro e severo: i moderni minossi. ...
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esaminare
eṡaminare v. tr. [dal lat. examinare, der. di examen «esame»] (io eṡàmino, ecc.). – Sottoporre ad esame, prendere in esame: e. una questione, uno scritto, un documento, una stoffa, l’incartamento [...] : e. sé stesso, i proprî pensieri e sentimenti; e. la propria coscienza. ◆ Part. pres. eṡaminante, anche come agg. e sost., che o chi esamina, esaminatore: i professori esaminanti, il giudice esaminante; gli esaminanti sono più degli esaminandi. ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario [...] ; m. di prima istanza, d’appello; nel linguaggio com. è talvolta sinon. di giudice, impropriam. in quanto non tutti i magistrati sono giudici: rivolgersi al m.; portare una questione davanti al m., iniziare un giudizio. Conserva il sign. tradizionale ...
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pupillare2
pupillare2 agg. [dal lat. pupillaris, der. di pupillus «pupillo»]. – Che si riferisce al pupillo o ai pupilli, soprattutto in espressioni del linguaggio giur.: età p., la minore età: la seconda [...] ’anno ottavo (De Luca); successione p., di un minore che succede ereditariamente al padre; amministrazione del patrimonio p.; giudice p., magistratura prevista nel Codice civile austriaco del 1811 (e operante fino al 1918 anche nelle regioni italiane ...
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defamiliarizzazione
s. f. Il progressivo abbandono del connotato familiare, dell’essere appannaggio di un sistema familiare. ◆ Il nuovo modo di concedere crediti (senza chiedere garanzie personali all’imprenditore, [...] ) • «L’Italia paga la carenza di liquidità dell’impresa e la carenza della grande impresa», nota [Roberto] Del Giudice. Così entra in campo il private equity che con mosse diverse - fusioni, crescita interna, defamiliarizzazione - punta «a creare ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...