proroga
pròroga s. f. [der. di prorogare]. – 1. L’atto di prorogare; prolungamento della durata di qualche cosa o rinvio del termine precedentemente stabilito per l’esecuzione di una prestazione: chiedere, [...] , che in Italia è ammessa solo per legge e in caso di guerra. 3. In diritto processuale, p. della competenza di un giudice, l’estensione della competenza del giudice a materie e giudizî che dovrebbero essere sottoposti alla cognizione di altro ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] linguaggio giur. e amministr., demandare o trasmettere ad altro giudice, organo, ufficio o ente: r. una causa penale ad altro giudice per legittimo sospetto, r. una causa civile al giudice competente, dopo l’istruttoria (v. rimessione); r. un caso ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] di diritto internazionale, compiuta da un organo internazionale. Nel diritto processuale, atto giurisdizionale con il quale il giudice, sulla premessa di alcuni fatti accertati e con riferimento alle norme applicabili ai fatti medesimi, conclude una ...
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declaratoria
declaratòria s. f. [femm. sostantivato dell’agg. declaratorio]. – In diritto, provvedimento del giudice avente carattere dichiarativo: d. di inammissibilità, d. di incompetenza, ecc. In [...] d. di cause di non punibilità, sentenza dichiarativa, che deve essere emessa, in ogni stato e grado del procedimento, qualora il giudice riconosca che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso, o che la legge non lo prevede come reato ...
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conciliatore
conciliatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. conciliator -oris]. – Chi o che concilia, cioè compone contrasti e discordie: fare la parte del c.; svolgere opera conciliatrice. In diritto, [...] che, prima dell’istituzione del giudice di pace, aveva funzione conciliativa e contenziosa per le cause relative a beni mobili, sfratti e, in genere, per tutte le cause relative a contratti di locazione di valore non superiore a una determinata ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, [...] , all’ergastolo; c. a morte o c. capitale; c. al risarcimento dei danni. c. Con l’uno o con l’altro sign., la pena inflitta può non essere emanazione di un giudice, ma di altro soggetto che, pur non avendone la veste legale, si arroga il diritto di ...
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erigere
erìgere v. tr. [dal lat. erigĕre, comp. di e-1 e regĕre «reggere»] (io erigo, tu erigi, ecc.; pass. rem. erèssi, erigésti, ecc.; part. pass. erètto). – 1. a. Innalzare, costruire (spec. edifici [...] aria di, farla da ..., attribuirsi cioè una qualità, un’autorità, un diritto che non si ha o che non spetta: erigersi a giudice, a critico, a censore. Con sign. più generico e oggettivo (attribuirsi una qualità, un titolo, una funzione) fu in uso nel ...
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inibitorio
inibitòrio agg. [der. di inibire]. – Che inibisce o tende a inibire, cioè a proibire d’autorità, o a impedire, ad arrestare, a ritardare un’azione, uno sviluppo, un’attività, l’esplicazione [...] di un processo psichico, di una funzione qualsiasi, e sim.: provvedimento i., da parte del giudice; azione i., da parte dell’interessato per ottenere dal giudice l’inibitoria; funzione i., potere i., di sostanze chimiche, di parti o condizioni dell’ ...
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verdetto2
verdétto2 s. m. [dall’ingl. verdict, che a sua volta è dal fr. ant. veirdit (mod. verdict), dalla locuz. lat. mediev. vere dictum (propr. «detto con verità»)]. – 1. Nel vecchio ordinamento [...] , ingiusto. 2. estens. Decisione di una giuria, di un giudice collegiale o di un arbitro, in concorsi, gare e competizioni: attendere il v. della giuria, della commissione giudicante; il v. del giudice di gara, dell’arbitro, in competizioni sportive. ...
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alcalde
(raro o ant. alcade) s. m. [dallo spagn. alcalde, ant. alcade, che è dall’arabo al-qāḍī «giudice»]. – Capo del municipio e insieme rappresentante del governo nei municipî in Spagna e nell’America [...] spagnola; anticam. l’alcalde (istituzione di origine musulmana, imitata nei regni di León e di Castiglia fin dal sec. 11°) aveva anche la funzione di giudice, soppressa dalla costituzione spagnola del 1812. ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...