venale
agg. [dal lat. venalis, der. di venum (accus.) «vendita», corradicale di vendĕre «vendere» e venire «essere venduto»]. – 1. a. Che o che può essere oggetto di commercio, di compra e vendita: beni [...] la propria arte o si lascia comprare e corrompere: un uomo v., una donna v.; un funzionario, un testimone, un giudice v.; scrittori, giornalisti v.; analogam., animo, indole v.; Vano error vi lusinga ... Ché ’n cor venale amor cercate o fede ...
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venalita
venalità s. f. [dal lat. tardo venalĭtas -atis]. – Il fatto di essere venale, di essere cioè, o di poter essere, oggetto di commercio, di compravendita: v. di un bene; in partic., nel diritto [...] requisiti: il governo promise d’abolir la v. delle cariche (C. Cattaneo). Più com. in senso fig., con connotazione di biasimo e di condanna: v. di un funzionario, di un giudice, di uno scrittore, ecc.; la qualità stessa: ha agito così per venalità. ...
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resistere
resìstere v. intr. [dal lat. resistĕre, comp. di re- e sistĕre «fermare, fermarsi»] (aus. avere). – 1. Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti. [...] linguaggio forense, r. alla domanda, opporsi, da parte del convenuto, all’accoglimento della domanda giudiziale fatta dall’attore al giudice come atto introduttivo del giudizio (v. domanda, nel sign. 2). ◆ Part. pres. resistènte, anche come agg. e s ...
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novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che [...] una professione: sposi n.; sacerdote n., ordinato da poco; talora iron. o scherz., per indicare inesperienza: un avvocato, un giudice n.; un dottorino n.; una segretaria novella. È frequente nell’uso letter. e poet., dove ha spesso il sign. generico ...
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clemente1
clemènte1 agg. [dal lat. clemens -entis]. – 1. Di persona, che perdona facilmente o punisce con mitezza; umano, indulgente, benigno nell’accogliere le preghiere: giudice c.; essere, mostrarsi [...] c. con qualcuno. Di principe o sovrano, che governa con mitezza. 2. fig. Del tempo o della stagione, mite, non eccessivamente freddo: un inverno clemente. ◆ Avv., non com., clementeménte, con clemenza: giudicare, punire clementemente. ...
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venduto
agg. e s. m. [part. pass. di vendere]. – 1. agg. Di cosa la cui proprietà è stata trasferita ad altri in cambio di denaro: roba v.; «venduto», cartellino che viene applicato a quadri, sculture [...] ad un duce venduto Con lui pugna e non chiede il perché (Manzoni); è un uomo v., una donna v.; è un’anima v.; un giudice, un arbitro venduto; anche come sost.: è un v.; quello è proprio un venduto! 3. s. m. La merce venduta: ho fatto il calcolo del ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] le m.; servirsi di m. false; pesi e misure. Fig., fare, usare, adoperare, avere due pesi e due m., giudicare con criterio diverso, e per lo più con parzialità, persone, cose, fatti, situazioni identiche o analoghe, o trattare differentemente persone ...
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quantum1
quantum1 s. neutro lat., usato in ital. al masch. (solo al sing.). – Il quanto, la quantità. È usato spec. nel linguaggio giur., per quantità di denaro o di beni che costituisce l’oggetto di [...] un negozio o che deve essere corrisposta da una parte all’altra (è il giudice civile che deve stabilire il q. dei danni), e inoltre per indicare la misura in cui un obbligo deve essere soddisfatto o i limiti entro i quali una cosa deve essere intesa. ...
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misuratore
miṡuratóre s. m. [der. di misurare)]. – 1. (f. -trice) non com. a. Chi misura, chi è incaricato di particolari misurazioni. b. In senso fig., conoscitore, giudice: non è uomo che sia di sé [...] vero e giusto m. (Dante). 2. Nel linguaggio scient. e tecn., il termine, seguito dalla specificazione di una grandezza da misurare, indica strumenti o apparecchi di misurazione nei casi in cui non esista ...
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brigada
(Brigada) s. f. Organizzazione malavitosa romena di stampo mafioso. ◆ [tit.] Criminalità: mafia romena, arrestato a / Torino componente “Brigada”. (Poliziadistato.it, 28 giugno 2013, Comunicato [...] in Italia, ha condannato ieri, con rito abbreviato, 15 cittadini di origine romena accusati di associazione di stampo mafioso. Il giudice Luisa Ferracane ha inflitto pene da 5 a 15 anni di reclusione. Così è stata svelata una nuova organizzazione ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...