ricusazione
ricuṡazióne (letter. recuṡazióne) s. f. [dal lat. recusatio -onis, der. di recusare «ricusare»]. – Ricusa. È ant. o raro, tranne che nell’uso giur., sia come sinon. di rifiuto nel sign. che [...] una parte, in base a motivi tassativamente fissati dalla legge, può chiedere l’esclusione, e la conseguente sostituzione, di un giudice da un processo nel quale costui abbia interessi personali o familiari e per il quale non dia quindi le adeguate ...
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istruttore
istruttóre (ant. instruttóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. instructor -oris]. – 1. ant. Chi istruisce, chi ha il compito di istruire: affidare i figli a un istruttore. 2. Chi ha l’incarico [...] in relazione con l’altro sign. del verbo istruire (una causa, un processo): in funzione appositiva, giudice i. (o assol. istruttore), il giudice al quale è affidata l’istruzione della causa nel procedimento civile davanti al tribunale. b. Nel diritto ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] . a torto, il buon diritto, cioè il giusto nell’agire, il vero o il giusto nel pensare, nell’affermare, nel discutere, nel giudicare: la r. e il torto non si possono dividere con un taglio netto; essere dalla parte della r., o, più com., aver r ...
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rinvio
rinvìo s. m. [der. di rinviare]. – L’azione e l’atto di rinviare, il fatto di venire rinviato, solo nei sign. del n. 1 del verbo. In partic.: 1. Nel gioco del calcio, della pallamano e in altri [...] un processo o di una causa, di un’udienza (e chiedere, ottenere un r.), come provvedimento, nella procedura giudiziaria, disposto dal giudice; r. di una seduta, di una discussione, di una gara sportiva, di un incontro; usare la tattica del r., come ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] economiche di chi li somministra o di chi li riceve; r. del pignoramento, provvedimento che il debitore richiede al giudice, quando il valore dei beni pignorati ecceda l’importo dei crediti del pignorante e degli ulteriori creditori intervenuti. 5 ...
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astensione
astensióne s. f. [dal lat. tardo abstentio -onis (der. di abstinere «astenersi»), attrav. il fr. abstention]. – 1. L’astenersi da qualche cosa (come atto singolo, o per un certo tempo, o come [...] di consumi futuri, sia al fine di investire nella produzione i beni risparmiati. b. In diritto, a. del giudice, istituto per cui il giudice in determinati casi (per es., se ha interesse nella causa) ha il dovere di astenersi dall’esercizio delle sue ...
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giudicare
(letter. ant. iudicare) v. tr. e intr. [lat. iūdĭcare, der. di iudex -dĭcis «giudice»] (io giùdico, tu giùdichi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. assol. Esercitare la facoltà del giudizio: [...] g. con la testa propria; anche, distinguere, discernere: g. ciò che è bene e ciò che è male; con uso intr.: l’occhio giudica dei colori, l’orecchio dei suoni. b. Formulare dentro di sé, o esprimere, un giudizio di valore, di merito, di approvazione o ...
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giudicato2
giudicato2 (letter. ant. iudicato) s. m. [dal lat. iudicatus -us]. – 1. non com. Ufficio, carica di giudice, e la sede della sua giurisdizione. 2. Nel medioevo, ciascuna delle quattro parti [...] in cui fu divisa, dal sec. 10° al 14°, la Sardegna (le città di Cagliari e Torres, le regioni di Arborea e Gallura), con a capo un giudice (detto anche re) avente funzioni amministrative oltre che pieni poteri giudiziarî. ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] giorno del g., quando piova o tuoni fortemente o vi sia grande baccano e confusione. c. La sentenza, il verdetto dei giudici: emettere g. di assoluzione, di condanna; g. giusto, severo, inappellabile; il g. è parso a tutti troppo grave. d. Per estens ...
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laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella [...] lo più provvisoriamente, di un organo (amministrativo, giudicante, deliberante); per es., membri l. del Consiglio (psichiatra, psicologo, assistente sociale, ecc.) associato come giudice popolare nelle sezioni per minorenni delle Corti d’appello e ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...