giudice /'dʒuditʃe/ (lett. o ant. iudice /'juditʃe/) s. m. [lat. iudex -dicis, propr. "colui che dice il diritto"]. - 1. (anche f.) [chi ha l'ufficio, l'autorità, la competenza di emettere giudizi in merito [...] : essere g. di un concorso; fare da g. in una controversia] ≈ arbitro, (non com.) giudicatore, [membro di giuria] giurato. ● Espressioni: essere buon giudice [avere buone competenze in un settore: in fatto di vini è buon g.] ≈ intendersi (di ...
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uomo /'wɔmo/ (ant. o pop. omo /'ɔmo/) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini). - 1. a. (paleont.) [specie del genere Homo, cui appartiene l'essere umano] ≈ Homo Sapiens. b. (antrop.) [essere vivente altamente [...] , quali dottoressa, professoressa e studentessa. Avversati anche i sintagmi del tipo donna poliziotto, donna giudice, sostituiti da la poliziotta, la giudice.
Maschi e femmine - Se si vuole sottolineare il genere, l’ital. dispone, oltre che ...
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appello /a'p:ɛl:o/ s. m. [der. di appellare]. - 1. [il chiamare più persone per nome, con la prep. di o assol.: fare l'a. degli scolari] ≈ Ⓣ (burocr.) chiama, chiamata. 2. [il convocare, con la prep. a: [...] , invocare (ø), ricorrere, rivolgersi. 4. (giur.) [assol., il ricorrere a un giudice superiore per ottenere la revisione della sentenza pronunciata da un giudice di grado inferiore] ≈ impugnazione, ricorso. ▲ Locuz. prep.: di appello [detto di ...
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popolare¹ [dal lat. popularis, der. di popŭlus "popolo"; il sign. 6 dell'agg., per influsso dell'ingl. popular]. - ■ agg. 1. a. [del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di [...] costituito nel 1919] ≈ pipino, pipista. 2. (polit.) [membro del Partito Popolare fondato nel 1994] ≈ ‖ democristiano. □ giudice popolare (giur.) [cittadino chiamato per sorteggio a giudicare reati di competenza della Corte d'assise] ≈ giurato. ...
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chiamare [lat. clamare "gridare, proclamare"]. - ■ v. tr. 1. [chiedere a qualcuno di avvicinarsi, intervenire, accorrere, ecc., pronunciandone il nome o con altri mezzi o segnali: perché non vieni quando [...] , spec. in circostanze poco piacevoli] ≈ coinvolgere. ↑ compromettere; chiamare in giudizio [invitare a comparire davanti a un giudice] ≈ citare in giudizio. 2. (estens.) a. [interrompere il sonno di qualcuno: chiamami per tempo domattina] ≈ dare ...
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Fabio Rossi
uomo. Finestra di approfondimento
Uomo, donna e persona - Nel sost. u. sono confluiti sia i sign. propri dell’etimo lat. homo («essere umano»), sia quelli di vir («essere umano di sesso maschile»), [...] , quali dottoressa, professoressa e studentessa. Avversati anche i sintagmi del tipo donna poliziotto, donna giudice, sostituiti da la poliziotta, la giudice.
Maschi e femmine - Se si vuole sottolineare il genere, l’ital. dispone, oltre che ...
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gara s. f. [etimo incerto]. - [il competere di due o più persone che cercano di superarsi l'un l'altra: g. automobilistica, ciclistica, elettorale] ≈ (lett.) agone, (lett.) certame, competizione, confronto, [...] , fare a gara [sfidarsi per avere la superiorità, con la prep. con] ≈ [→ GAREGGIARE (1. a)]; giudice (o direttore o ufficiale) di gara → □. □ giudice (o direttore o ufficiale) di gara [chi è preposto al controllo della regolarità di una competizione ...
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giusto¹ [lat. iūstus, der. di ius iuris "diritto"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che osserva i principi della giustizia e della moralità: uomo g.] ≈ buono, corretto, equilibrato, morale, onesto, (lett.) [...] è usato anche come contr. di azzeccato, riferito a persona: ho scelto la persona sbagliata per confidarmi. Una persona che non giudica con imparzialità è detta, oltreché ingiusta, parziale o, intens. e più formale, iniqua: l’iniquo mio zio non volle ...
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appellare [dal lat. appellāre, propr. "rivolgere la parola"] (io appèllo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (lett.) [chiamare per nome] ≈ denominare, nominare. 2. (giur.) [fare appello contro una decisione del giudice, [...] la prep. a: mi appello al tuo senso di giustizia] ≈ fare appello, invocare (ø), ricorrere, rivolgersi. 2. (giur.) [rivolgersi a un giudice di grado superiore affinché modifichi la sentenza di uno inferiore, con la prep. contro: a. contro una sentenza ...
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arbitro /'arbitro/ s. m. [dal lat. arbĭter -tri]. - 1. [chi ha libertà di decidere secondo la propria volontà: sei a. di te stesso] ≈ padrone (di sé stesso). 2. (giur.) [persona a cui le parti affidano [...] la decisione di una controversia] ≈ ‖ giudice. 3. (sport.) [chi dirige una competizione sportiva] ≈ direttore (o giudice) di gara, (giorn.) fischietto, [nel calcio] giacchetta nera. ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...