riassunzione
riassunzióne s. f. [der. di riassumere, secondo il sost. assunzione]. – 1. L’azione di assumere nuovamente, il fatto di venire nuovamente assunto: r. di una carica, di un ufficio, di un [...] in un lavoro; r. in servizio, in ruolo. 2. In diritto processuale, r. della causa, proseguimento dell’azione civile, dopo una sentenza definizione del giudizio d’appello contro una sentenza del collegio, che, non definendo il giudizio, abbia impartito ...
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insufficienza
insufficiènza s. f. [dal lat. tardo insufficientia]. – 1. a. L’essere insufficiente, per quantità, numero, qualità, capacità di contenere, ecc.: i. di viveri; i. dei salarî; i. di mezzi [...] un candidato e, per estens., l’i. del candidato. Nel diritto processuale penale, i. di prove, formula di assoluzione che in passato a carico dell’imputato non erano sufficienti per un giudizio di colpevolezza (secondo il codice vigente l’assoluzione ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] accettazione della sua sentenza: la storia del diritto ha progressivamente formalizzato e legalizzato la dinamica del di quest’ultima, specie nella fase di ricerca delle prove da portare in giudizio. In usi estens. e fig.: non vorrai farmi un p. se ho ...
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iattanza
(ant. giattanza) s. f. [dal lat. iactantia, der. di iactare «vantare»]. – Ostentazione di presunta superiorità, di arrogante e sprezzante sicurezza di sé: mostrare i.; trattare con iattanza. [...] Nel linguaggio giur., giudizio di i. (o, comunem., giudizio provocatorio), istituto tipico del diritto medievale italiano, consistente nell’azione proposta dalla persona che voleva sostituire uno stato di certezza a uno stato di incertezza a sé ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, [...] economia d., programmata, pianificata. 2. agg. a. Che procede diritto, nel modo più spedito, senza deviazioni o soste (in senso proprio enfiteuta e il fondo; giudizio direttissimo, espressione più propria ma meno com. che giudizio per direttissima (v. ...
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confessione
confessióne s. f. [dal lat. confessio -onis, der. di confessus, part. pass. di confiteri «confessare»]. – 1. a. Il confessare, il riconoscere e dichiarare la propria colpa: l’imputato s’è [...] (è irrevocabile ed efficace soltanto se effettuata da persona capace di disporre dei diritti ai quali si riferiscono i fatti confessati): c. giudiziale, se fatta nel corso di un giudizio; c. stragiudiziale, se fatta alla parte, o a chi la rappresenta ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] luogo dove è stabilito il suo organo direttivo. In diritto, il domicilio della persona giuridica: s. legale, ritirarsi in separata s., e sim.). Ancora con sign. fig.: in s. di giudizio, in s. d’esami, in s. di revisione, in s. di liquidazione, in ...
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temerario
temeràrio agg. [dal lat. temerarius, der. dell’avv. temĕre «alla cieca, avventatamente»]. – 1. a. Che si espone a un pericolo senza necessità e senza riflessione, con un comportamento sconsiderato [...] sospetto t. in quanto questo è solo un atteggiamento che non giunge a formulare un giudizio) è considerato grave colpa; lite t., in diritto, azione giudiziaria intentata senza validi e sufficienti fondamenti giuridici o con la consapevolezza di avere ...
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rigettare
v. tr. [lat. reiectare, intens. di reicĕre (part. pass. reiectus) «gettare indietro, respingere», comp. di re- e iacĕre «gettare»] (io rigètto, ecc.). – 1. Gettare di nuovo: il lottatore riuscì [...] un’opinione, un’idea; r. ogni consolazione, ogni compromesso; in diritto amministrativo e processuale, non accogliere: r. l’istanza di un privato; r. la domanda (nel giudizio di primo grado), l’appello (nel giudizio di secondo grado), il ricorso (nel ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche [...] il detto, la sentenza che esprime tale giudizio: le m. degli stoici; le m. di Epittèto (raccolte da un suo discepolo nel Manuale o ’Εγχειρίδιον); le . di una sentenza, sintesi del principio di diritto di cui è fatta applicazione nella motivazione di ...
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Diritto
Giudizio di rinvio Giudizio che ha luogo a seguito della sentenza della Corte di cassazione quando questa, accogliendo il ricorso, abbia cassato la sentenza impugnata e non abbia ritenuto sussistenti i presupposti per poter decidere...
Atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un falso giudizio.
Diritto
v. Simulazione. Diritto civile, Simulazione del reato
Giochi
Giochi di s. Giochi da tavola che ricostruiscono le condizioni effettive in cui si sono svolti o...