barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] in accezione più ristretta, di non italiano, come nella frase fuori i b!, attribuita, senza peraltro testimonianze contemporanee, al pontefice Giulio II, contro gli invasori francesi): un b. che non era privo d’ingegno (cioè W. Shakespeare, in una ...
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idi
s. f. o m. pl. [dal lat. Idus -uum f. pl.]. – Nel calendario romano, il giorno che divide il mese in due parti quasi uguali, cadendo il 15 in marzo, maggio, luglio e ottobre, il 13 negli altri mesi: [...] con allusione a questo fatto, è talvolta usata l’espressione guàrdati dalle i. di marzo (ingl. beware the Ides of March, in Shakespeare, Giulio Cesare, atto I), come invito a prevenire e scongiurare, se possibile, una sciagura che già si preannunzia. ...
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margheritino
s. m. e agg. Chi o che fa parte dell’aggregazione politica della Margherita. ◆ «Sono certo che nei vostri valori civici potremmo trovare un valido appoggio per il nostro lavoro», fa sapere [...] il presidente della Commissione europea [Romano Prodi] ai rappresentanti delle liste civiche in un messaggio letto dal deputato margheritino Giulio Santagata. (Tempo, 26 settembre 2004, p. 6, Politica) • nella notte [Nichi] Vendola scherzava: «Certo ...
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apposizione
appoṡizióne s. f. [dal lat. appositio -onis, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. L’atto di apporre: l’a. della firma, del timbro d’ufficio, della data, del sigillo. In diritto, azione di a. [...] per es.: Pirro, re dell’Epiro; Tacito, il grande storico romano; un mio amico, dottore in scienze commerciali). A differenza dell’ un rapporto di dipendenza: la città di Roma, il nome di Giulio (lat. urbs Roma, nomen Iulius); lo stesso rapporto si ha ...
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antilaziale
s. m. e f. e agg. Chi o che si contrappone ai tifosi e sostenitori della squadra di calcio della Lazio. ◆ Giulio Bernabei, una vita tra i campi di calcio e l’oratorio delle Paoline, porge [...] di «Ricominciamo» intonata ad libitum dalla Curva Sud. (Alberto Piccinini, Manifesto, 5 marzo 2004, p. 14, Visioni) • Per [Cesare] Bovo, romano e romanista, sarà un ritorno a casa. Ma non un derby. «Quello adesso è solo con la Sampdoria. E poi sono ...
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conciliabolo
conciliàbolo s. m. [dal lat. conciliabŭlum «luogo di adunanza, riunione», der. di conciliare nel senso proprio di «riunire insieme»]. – 1. Adunanza furtiva e appartata per fini illeciti [...] da scismatici: c. di Pisa, il concilio convocato nel 1511, su suggerimento di Luigi XII re di Francia, in opposizione a Giulio II. 3. Nell’Italia d’età romana, piccolo villaggio ove avvenivano di tempo in tempo riunioni per feste religiose o mercati ...
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luglio
lùglio s. m. [lat. (mensis) Iūlius, in onore di Giulio Cesare, nato in questo mese]. – Settimo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il quinto nell’antico calendario romano. Modi [...] prov.: vendere il sol di l., far parere rara o preziosa una cosa di cui c’è abbondanza, promettere o vantare come cosa propria ciò che ognuno può avere con facilità; farsi onore col sol di l., vantarsi ...
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vatiniano
agg. [dal lat. Vatinianus]. – Di Publio Vatinio, uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, fautore di Giulio Cesare; si conserva, nell’uso letter., l’espressione fig. odio v. (lat. [...] Vatinianum odium), per indicare un odio feroce e implacabile, come quello dimostrato da Cicerone verso Vatinio, soprattutto nell’orazione in Vatinium, pronunciata contro di lui nel 56 a. C ...
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settimo
sèttimo agg. num. ord. e s. m. [lat. septĭmus, der. di septem «sette»]. – 1. a. Che, in una sequenza o successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sette, cioè viene dopo altri [...] a nomi di sovrani o pontefici (scritto sempre in numero romano), per indicare la successione: Arrigo VII di Lussemburgo; il papato perciò anche s. Clemente o s. clementino, del valore di un giulio e mezzo o di 1/7 del ducato d’oro papale, con ...
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turboliberismo
(turbo-liberismo), s. m. Liberismo fortemente accelerato, privo di controllo. ◆ [Romano] Prodi e [Giovanni] Bazoli, per Cl, testimoniano il rifiuto del turbo-liberismo. [Giorgio] Vittadini [...] ministri, le intemperanze e il populismo di Berlusconi, il fanatismo antieuropeo di [Umberto] Bossi, il turboliberismo di [Giulio] Tremonti, (Curzio Maltese, Repubblica, 5 aprile 2002, p. 15, Commenti) • [tit.] Alain De Benoist / Il turboliberismo è ...
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Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì affreschi nella stanza detta dell'Incendio...
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La vita e la carriera di Giulio Romano, artista fra i più influenti e apprezzati del Cinquecento italiano, si inscrivono solo...