predicatore
predicatóre s. m. (f. -trice, pop. non com. -tóra) [dal lat. praedicator -oris «elogiatore», e nel lat. tardo «chi tiene una predica»]. – 1. a. raro. Annunciatore del cristianesimo, del Vangelo, [...] una legge morale, a seguire un comportamento, a tenere un certo tipo di atteggiamento e sim.: i p. della libertà, della giustizia, dei diritti civili, della difesa della natura, della pace, della carità cristiana, della fede. d. fig., scherz. Persona ...
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Eurocostituzione
(eurocostituzione), s. f. Costituzione comune degli stati membri dell’Unione europea. ◆ Oggi, nell’Unione europea, non è concepibile una Costituzione nazionale che non sia anche una [...] capire come si fanno le leggi e si amministra la giustizia e si governa l’economia negli Stati nazionali occorre di ogni Carta costituzionale: i diritti di cittadinanza, le libertà fondamentali, il principio democratico. A Nizza, nel dicembre scorso ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] fondata su principî o sentenze relativi al rapporto tra libertà di coscienza e obbligatorietà della legge morale che, nei struttura: s. sociale, politico; un s. sociale fondato sulla giustizia; il s. feudale; s. democratico, totalitario; s. di ...
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offesa
offésa s. f. [lat. offēnsa, der. di offĕndĕre «offendere», part. pass. offensus]. – 1. a. Danno morale recato alla dignità di una persona (o di un’istituzione) con atti o con parole; l’atto stesso [...] , un valore etico, una norma comunem. accettata, o che sia comunque con questi in contrasto: o. alla legge, alla giustizia, alla libertà; o. alla morale, al pudore, al decoro; in senso fig.: costruzioni, quadri, sculture, versi che sono un’o. al ...
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custodiale
agg. Nel settore dell’amministrazione della giustizia, relativo a pena che implica una restrizione della libertà personale. ◆ Manette facili? «Nessun rilievo -- aggiungono gli ispettori del [...] governo Berlusconi -- può essere mosso ai magistrati milanesi, i quali non paiono aver esorbitato dai limiti imposti dalla legge. Non si è riscontrata una significativa casistica di annullamenti di quelle ...
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binomio2
binòmio2 s. m. [dal lat. mediev. binomium; calco del gr. ἐκ δύο ὀνομάτων «di due nomi»; il termine è stato usato la prima volta da Gherardo da Cremona (sec. 12°) in una traduz. dall’arabo]. [...] due monomî, ecc.). 2. Accostamento di due nomi idealmente e strettamente congiunti: il b. Dio e popolo (Mazzini); il b. giustizia e libertà; anche di persone (così, per es., di due artisti che cantano o suonano insieme in un duo, si dice talvolta che ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] , nel vestibolo infernale). Spesso fig.: lo segnore de la giustizia chiamoe questa gentilissima a gloriare sotto la i. di quella regina benedetta virgo Maria (Dante); quel nome della libertà, che costoro, per adonestare la loro impresa, avevano preso ...
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spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una [...] persona morta che appare ai vivi per reclamare giustizia e vendetta o per minacciarli e spaventarli: vedere uno s.; essere dell’accelerazione, che una struttura elementare a un grado di libertà (per es., una pallina libera di scorrere dentro a un ...
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inseparabile
inseparàbile agg. [dal lat. inseparabĭlis, comp. di in-2 e separabĭlis «separabile»]. – 1. Che non può essere separato, disgiunto da altra cosa con cui è costantemente unito (nella realtà [...] per lo più di cose astratte: l’idea del male è i. da quella del danno che ne deriva; il concetto di libertà è i. da quello di giustizia; al solo scopo del bene i. del Re e della Patria (nella formula del giuramento militare che era in uso al tempo ...
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instaurare
(meno com. istaurare) v. tr. [dal lat. instaurare «rinnovare, rifare, restaurare» e sim., di origine sconosciuta] (io instàuro, ecc.). – 1. Istituire, stabilire facendo opera d’innovazione [...] ; i. un governo forte, un regime totalitario; i. un nuovo ordine di cose, una civiltà nuova; i. il regno della giustizia, della libertà; i. un regime di terrore; come intr. pron.: si instaurò un lungo periodo di pace, un’èra nuova. Anche di usi ...
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Giustizia e Libertà Movimento politico antifascista clandestino, fondato nel 1929. Facevano parte del gruppo fondatore, all’estero C. Rosselli, E. Lussu, A. Tarchiani, A. Cianca, F. Nitti; in Italia, E. Rossi, R. Bauer, F. Fancello. Nato come...