violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] più intens. sono furia e furore, che designano una violenza quasi da pazzi: mi assaltò con una furia da disperato (C. Goldoni); è il continuo furore delle battaglie che gli ha ridotto le guance e la capigliatura a quel modo (I. Nievo). Più formali ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] aggio scordato / e il mio paese, misero! tapino! (M. M. Boiardo); chiamatelo, chiedete se nulla s’è scordato (C. Goldoni); mi sono scordato del compleanno di Maria. Quasi altrettanto com. è d., soprattutto nella forma fam. dimenticarsi (anch’esso sia ...
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Fabio Rossi
allegro. Finestra di approfondimento
Persone allegre - Si dice a. in primo luogo chi è o mette di buonumore, per abitudine o particolare circostanza: oggi mi sento proprio a.; eri tanto a. [...] essere anche un momento (anche felice e lieto), un luogo, uno spettacolo e sim.: diteci voi qualche cosa di a. (C. Goldoni); il tempo mi divorò i momenti felici (U. Foscolo); uno dei più lieti episodii della nostra felicità primitiva (G. D’Annunzio ...
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Fabio Rossi
scherzare. Finestra di approfondimento
Modi di scherzare - S. ha un sign. molto vicino a quello di giocare e divertirsi (v. scheda giocare), ma più incentrato sull’atto e l’effetto del dire, [...] prendere in giro, burlarsi ecc.: i buoni lo compiangono, i cattivi lo beffeggiano, e gl’ingrati lo abbandonano (C. Goldoni); tutti la dileggiavano per il suo modo di camminare. Sbeffeggiare esprime in più il concetto dell’esporre alla pubblica ironia ...
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allegro /a'l:egro/ [lat. ✻alĕcer alĕcris (poi ✻alècris), dal lat. class. alăcer -cris "animoso, vivace"]. - ■ agg. 1. a. [che sente e dimostra allegria: un uomo, un carattere a.] ≈ contento, di buon umore, [...] essere anche un momento (anche felice e lieto), un luogo, uno spettacolo e sim.: diteci voi qualche cosa di a. (C. Goldoni); il tempo mi divorò i momenti felici (U. Foscolo); uno dei più lieti episodii della nostra felicità primitiva (G. D’Annunzio ...
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Fabio Rossi
capire. Finestra di approfondimento
Cogliere indizi o impressioni - Il sign. di «percepire con l’intelletto» è espresso da molti verbi, dei quali c. è il più generico e frequente, spesso sentito [...] comprendere e ancor di più intendere: niuna meglio di voi intende i doveri della dama savia, della femmina onesta (C. Goldoni), mentre meno com. (ma non necessariamente più formale) è afferrare: da prima non afferrai la verità (G. D’Annunzio). Se ...
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Fabio Rossi
carattere. Finestra di approfondimento
In senso psicologico - Il termine c. è impiegato per lo più in accezione psicologica, come sinon. di animo, indole, natura, personalità, temperamento. [...] più felice chi ha la sorte d’avere una buona educazione (C. Goldoni).
Usi assoluti e locuzioni - Sia c. sia personalità sia, più persone che formano gli episodi siano altrettanti caratteri (C. Goldoni).
Per commedia di c. si intendeva una commedia che ...
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Fabio Rossi
cassa. Finestra di approfondimento
Grandi contenitori - C. è il termine più generico per indicare un contenitore a forma quasi sempre di parallelepipedo, di consistenti dimensioni. Un particolare [...] contenitori in genere pesanti e riccamente lavorati: che cosa vi è in quello scrigno incassato nel muro […]? (C. Goldoni). Gli stessi termini hanno anche accezione metaforica di «custodia di cose preziose»: talor dal mio forziere / ruban tutti ...
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Fabio Rossi
chiedere. Finestra di approfondimento
Fare una domanda - C. è il verbo meno marcato per esprimere il concetto di «far conoscere ad altri il proprio desiderio di ottenere o sapere qualcosa». [...] ) sono esigere (esigere cure, attenzioni e sim.: la quiete di questa città esige che don Ormondo ne stia lontano [C. Goldoni]; l’impiego di esigere è però fortemente limitato per via dell’impossibilità d’uso verbale del part. pass. esatto) e imporre ...
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eccesso /e'tʃ:ɛs:o/ s. m. [dal lat. excessus -us "l'oltrepassare"]. - 1. a. [l'eccedere, il superare un limite determinato: prendere una multa per e. di velocità] ≈ abuso, dismisura, eccedenza, esagerazione, [...] scarsezza del denaro (T. Boccalini). Penuria è più formale: e se mi cal d’amanti, ce n’è penuria al mondo? (C. Goldoni). Il più marcato mancanza indica l’assenza di qualcosa: peccato atto non è: vien dal niente; / mancanza o abuso è di bontà sincera ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel 1719 seguì il padre, medico, a Perugia,...
GOLDONI, Giulio
Maria Pia Donato
Nacque a Venezia nel 1683 da Carlo Alessandro e Caterina Pasini di Padova (ma per una lacuna documentaria alcuni biografi hanno fissato la nascita nel 1684).
Il padre era notaio dell'ufficio dei Cinque savi...