uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] almeno per assassinare, anche inflitte illegalmente), ma senza sottolinearne la crudeltà: mi vuoi abbattere, mi vuoi assassinare (C. Goldoni). Sopprimere, insieme ad abbattere e finire, è utilizzato anche per la morte inferta ad animali: il cane era ...
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sciente /ʃi'ɛnte/ agg. [dal lat. sciens scientis, part. pres. di scire "sapere"], lett. - [che è a conoscenza o possiede consapevolezza di qualcosa, con la prep. di: spero che il mondo s. di questo fatto [...] dirà che io non ho mancato al mio debito (C. Goldoni)] ≈ consapevole, conscio, cosciente. ‖ edotto, informato. ↔ ignaro, inconsapevole, inconscio, incosciente, (non com.) insciente. ...
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Fabio Rossi
odio. Finestra di approfondimento
Sfumature d’odio - Vari nomi vengono dati ai sentimenti negativi che si nutrono verso qualcuno o qualcosa. Tra questi, o. è il termine più generale e com., [...] ma semplicemente un forte senso di fastidio (ma più del semplice fastidioso): voi mi trovate insopportabile? (C. Goldoni); quello che hai fatto è abominevole. Per un grado ulteriore di avversione, sono disponibili i termini disgustoso, schifoso ...
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Fabio Rossi
largo. Finestra di approfondimento
Larghezza ed estensione - Come per altri agg. di estensione, quali alto,lungo ecc., anche l. ha due sign. fondamentali: esprime infatti sia la dimensione [...] voglio il mio busto l., le mie scarpe comode e un secchio d’acqua da levarmi questi maledetti empiastri dal viso (C. Goldoni). Il sinon. più comune è comodo (anche lievemente eufemistico rispetto a l.: il vestito che mi hai regalato è molto elegante ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] una situazione, ed è spesso riferito a discorsi, pensieri e sim.: tentiamo di stringere l’argomento per venire alla conclusione (C. Goldoni). Con cessazione si indica per lo più la fine di fenomeni o attività che avrebbero potuto avere un decorso più ...
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amore /a'more/ s. m. [dal lat. amor -ōris]. - 1. [sentimento di viva affezione verso una persona] ≈ ↑ adorazione, culto, idolatria, passione. ↓ affetto, (non com.) affezione, amorevolezza, attaccamento, [...] ammirazione totale e talora cieca: la nobiltà è un carattere indelebile, che merita sempre venerazione e rispetto (C. Goldoni).
Amore e passione - Sul piano dell’attrazione sessuale, oltre ad attrazione, a. sostituisce talora (anche con intento eufem ...
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andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] camminare, ovvero di avviarsi a piedi, mettersi in cammino: prendete il vostro fagotto, e incamminatevi, che vi terrò dietro (C. Goldoni). Se l’andatura è veloce si può dire anche correre: corse ad avvertire suo padre. Chi va innanzi con fare solenne ...
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arte s. f. [lat. ars artis]. - 1. a. [attività umana che richiede la conoscenza di determinate regole e tecniche: l'a. del fabbro] ≈ lavoro, mestiere, professione. b. (estens.) [attività e tecnica di chi [...] sottolinea il forte coinvolgimento in un’attività (questo signor dottore porta alta la sua professione [C. Goldoni]), mentre lavoro e mestiere sottolineano l’aspetto della fatica, della costrizione ovvero del mero guadagno (per sopravvivere ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] nuovo direttore si è imposta facilmente. Prendere piede è infine d’uso più fam.: la riforma non avea preso piede (C. Goldoni). In questo senso, a. è forse meno diffuso dei suoi sinon., tranne che nell’espressione fam. non attacca!, detta a proposito ...
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semivivo agg. [dal lat. semivivus, comp. di semi- e vivus "vivo"], lett. - 1. [in condizioni di salute critiche o disperate] ≈ in fin di vita, (fam.) mezzo morto, moribondo, (non com.) semimorto. 2. (estens.) [...] [che ha perso la sensibilità del corpo: All'orrore Del sol pensiero semiviva io caddi Colà fra quelle schiere (C. Goldoni)] ≈ esanime, (fam.) mezzo morto, privo di sensi, (non com.) semimorto, stordito, svenuto, tramortito. ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel 1719 seguì il padre, medico, a Perugia,...
GOLDONI, Giulio
Maria Pia Donato
Nacque a Venezia nel 1683 da Carlo Alessandro e Caterina Pasini di Padova (ma per una lacuna documentaria alcuni biografi hanno fissato la nascita nel 1684).
Il padre era notaio dell'ufficio dei Cinque savi...