peterpaneggiare
v. intr. (iron.) Atteggiarsi a Peter Pan: comportarsi da ragazzino, in modo infantile, rifuggendo le responsabilità dell’età adulta. ◆ Completamente figlia del suo tempo, immersa in questo [...] ) • Ultimi arrivi bussano alla porta: il recentissimo «peterpaneggia» è il comportamento attribuito alla teledivetta Flavia Vento. (Enzo Golino, Repubblica, 18 maggio 2005, p. 50, Cultura).
Derivato dal nome proprio Peter Pan con l’aggiunta del ...
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poetichese
s. m. (iron.) Lo stile dilettantistico e velleitario di molti giovani aspiranti poeti. ◆ Il dato più rilevante di questi giovani è l’impronta narrativa contrapposta alla poeticità. Il poetichese, [...] parodia della poeticità, che affligge tanta poesia giovane, (Enzo Golino, Repubblica, 24 marzo 2005, p. 57, Cultura).
Derivato dall’agg. poetico con l’aggiunta del suffisso -ese.
Già attestato nella Repubblica dell’11 settembre 1991, p. 24 (Paolo D’ ...
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poetologo
s. m. (iron.) Studioso, esperto di poesia. ◆ Su Tuttolibri Giovanni Tesio dà conto di un’antologia di Giorgio Manacorda appena pubblicata da Castelvecchi con il titolo «La poesia italiana oggi». [...] per i nervi di poeti e poetologi investiti dall’ardito piglio polemico del curatore e dei suoi collaboratori (anche giovanissimi). (Enzo Golino, Repubblica, 24 marzo 2005, p. 57, Cultura).
Derivato dal s. m. poeta con l’aggiunta del confisso -(o)logo ...
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psicanalese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico della psicanalisi. ◆ Qualcuno sull’«Unità» usa il nome del celebre psicanalista Mauro Mancia e firma articoli di esilarante comicità in «psicanalese» evidentemente [...] , protagonisti adolescenti di «Porci con le ali», autori Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, caso editoriale del 1976. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Derivato dal s. f. psicanalisi con l’aggiunta del suffisso -ese.
Già ...
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melodrammese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico del melodramma. ◆ rifacimenti in stile joyciano, invenzione di slang spaziale, melodrammese parodiato, ancora droghese e sessualese, montaggio e rimontaggio [...] dei nomi «in forme inattese o stravaganti». (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Derivato dal s. m. melodramma con l’aggiunta del suffisso -ese. ...
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minuscolizzare
v. tr. Rendere quotidiano, minuscolo, privo di enfasi. ◆ Droghismi, gergalismi che non trascurano echi del contesto geografico (Bologna), termini prelevati dai fumetti, l’uso delle iniziali [...] nomi propri) per minuscolizzare il mondo, e la pagina tipografica frantumata come indizio del crac interiore dell’io narrante. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Derivato dall’agg. minuscolo con l’aggiunta del suffisso -izzare ...
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nannimorettiano
agg. (iron.) Di Nanni Moretti, regista, attore e produttore cinematografico; alla Nanni Moretti. ◆ Spiritoso quanto «La faconda Repubblica», in un colpo solo il titolo [«Mi consenta un [...] e a volte sfottente formula berlusconiana di cortesia («mi consenta») alla invenzione movimentista del «girotondo» nannimorettiano. (Enzo Golino, Repubblica, 7 novembre 2004, p. 33, Cultura) • scorrendo la lettera su Alberto Cianca e quella sua ...
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antipacifista
(anti-pacifista), agg. Contrario al movimento pacifista. ◆ nell’epoca del superfluo, [il bastone] viene bandito dai profeti del volgare essenziale, in quanto né politicamente né esteticamente [...] anomalia è il pacifismo. (Piero Sansonetti, Liberazione, 2 febbraio 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. e f. e agg. pacifista con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 27 marzo 1991, p. 30, Cultura (Enzo Golino). ...
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tardopasolinismo
s. m. La riproposizione di temi e di stili espressivi propri di Pier Paolo Pasolini in un’epoca e in un contesto sociale profondamente mutati. ◆ il tardopasolinismo di Claudio Camarca [...] – anche nella variante del coattese – di cui sono intrisi i due romanzi all’insegna della maniera più banale. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Composto dal confisso tardo- aggiunto al s. m. pasolinismo.
Già attestato nel ...
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traduttorese
s. m. Il linguaggio, la terminologia specialistica usata dai traduttori. ◆ Riflesso del mondo verbale, [un dizionario, secondo la visione sanguinetiana] non è altro «che un convivere, spesso [...] deplorato burocratese», al traduttorese, a quelli giovanili e ai malavitosi, più i dialettismi, gli esotismi e via gerghizzando. (Enzo Golino, Repubblica, 26 marzo 2004, p. 47, Cultura).
Derivato dal s. m. traduttore con l’aggiunta del suffisso -ese ...
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Attrice e regista italiana (n. Napoli 1965). Di madre greca, ha svelato intense doti drammatiche in Storia d'amore (1986; miglior attrice a Venezia), aggiudicandosi nel 2005 il David di Donatello per La guerra di Mario. Tra i molti film girati...
Giornalista e critico letterario italiano (Napoli 1932 - Roma 2020). Intellettuale attento ai rapporti tra letteratura e società, dopo aver lavorato ai servizi culturali della Rai dal 1962 al 1975, ha diretto le pagine culturali di Repubblica...