tudor
〈ti̯ùudë〉 agg., ingl. – Propriam. Tudor, cognome della dinastia che regnò in Inghilterra dal 1485 (con Enrico VII) al 1603 (Elisabetta I), dalla quale si denomina, in architettura e nelle arti [...] (periodo Tudor), durante il quale si afferma uno stile che unisce forme prevalentemente gotiche con elementi rinascimentali e caratteristiche decorative derivate dai Paesi Bassi; nelle costruzioni, le diverse parti sono organizzate secondo uno schema ...
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jube
jubé 〈ˇ∫übé〉 s. m., fr. [è la parola lat. iube (con la quale ha inizio la preghiera Iube, Domine, benedicere «comanda, o Signore, di benedire»), pronunciata alla francese]. – Nelle chiese abbaziali [...] e nelle cattedrali gotiche, la tribuna su archi, spesso riccamente e pregevolmente scolpita, che attraversa la navata centrale da un lato all’altro, isolando lo spazio del coro, cui possono accedere soltanto gli ecclesiastici, dal resto della chiesa ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] di corpi di fabbrica ortogonali di cui uno sensibilmente più lungo degli altri, quali spesso le chiese di tipo basilicale romaniche e gotiche; si dicono a c. greca quelli nei quali la pianta consta di quattro corpi di fabbrica ortogonali e di uguale ...
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ogiva
s. f. [dal fr. ogive, ant. augive, prob. dallo spagn. aljibe «cisterna» (nella locuz. bóveda de aljibe «volta in cui due nervature cilindriche s’incrociano»), che è dall’arabo al-giubb «pozzo»]. [...] – 1. Ciascuna delle nervature diagonali in rilievo delle volte a crociera romaniche e gotiche; anche, ma impropriam., l’arco a sesto acuto, caratteristico dell’architettura gotica: arco a ogiva, volta a ogiva, arco, volta a sesto acuto. 2. La ...
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rosone
roṡóne s. m. [propr., accr. di ròsa]. – 1. In architettura: a. Motivo decorativo, risultante dalla composizione simmetrica, intorno a un centro o a un sistema di assi radiali, di elementi derivati [...] e trafori), assume particolare importanza nella composizione di un prospetto, soprattutto nella facciata delle chiese medievali romaniche e gotiche. 2. In tipografia, piccolo fregio o ornamento usato come riempitivo di spazî bianchi o, in un testo ...
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contrafforte
contraffòrte s. m. [comp. di contra- e forte1]. – 1. a. Elemento verticale sporgente in muratura, destinato a rafforzare una struttura contro l’azione di forze orizzontali che la sottopongono [...] di rovesciamento; assume una precisa funzione resistente come membratura negli edifici coperti con volte (chiese romaniche e gotiche, costruzioni rinascimentali), delle quali contrasta l’azione spingente (v. fig. a p. 936). b. Rinforzo in muratura ...
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nervatura
s. f. [der. di nervo]. – 1. Il complesso dei nervi, e la loro ordinata disposizione, in un organismo animale; anche nel linguaggio letter.: è assai diffusa la credenza che le bacche del cipresso, [...] visibile all’esterno (come i ferri in una soletta di cemento armato), altre volte può costituire un motivo architettonico di notevole significato estetico (come nei pilastri e nelle volte gotiche a crociera, e in questo caso è sinon. di costolone). ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] ; p. di Caen (〈kã〉, città della Francia settentr. nel dipartimento di Calvados), calcare oolitico usato in Francia per molte chiese gotiche; p. di Còmiso (nella Sicilia merid.), calcare bianco ben lavorabile; p. di Siracusa, p. di Viggiù, ecc. Nel ...
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ambulacro
s. m. [dal lat. ambulacrum, der. di ambulare «camminare»]. – 1. a. Nella moderna terminologia archeologica, costruzione coperta destinata a passeggio (per lo più a portico), dagli antichi Romani [...] particolari: corridoio tra il colonnato e la cella del tempio periptero; corridoio o galleria nelle catacombe; nelle chiese gotiche, lo spazio praticabile dietro il coro. b. Più genericam., in architettura, ambiente secondario, coperto, per lo più a ...
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deambulatorio
deambulatòrio s. m. e agg. [dal lat. tardo deambulatorium (der. di deambulare), documentato soltanto come sost.]. – 1. s. m. La parte di un edificio che nell’organismo architettonico complessivo [...] di passaggio fiancheggiante un ambiente principale; sinon. quindi di ambulacro. In partic., nelle chiese medievali, spec. gotiche, il prolungamento delle navate laterali, che fiancheggia, oltre il transetto, lo sviluppo del coro, seguendone l ...
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Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta accanto alle arti ornamentali e figurative,...
Architetto (m. poco dopo il 1542), attivo a Burgos. Maestro dell'Opera della Cattedrale dal 1511, eseguì, in una eterogenea commistione di forme gotiche e classicheggianti, l'ornato della Puerta del Corralejo (o de la pellejería, nel transetto).