massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] tempo massimo. Con sign. generico, nelle locuz. avv. al m. grado, in m. parte. b. letter. Eccelso, supremo: Chiniam la fronte sognare (Leopardi); ant., con valore di superlativo, in grado massimo, quindi grandemente, molto: massimamente lo amava, lo ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] , ecc. d. Ordine distributivo: a due a due, a tre a tre; quindi anche continuità: a goccia a goccia, a passo a passo, a grado a grado, ad ora ad ora; o contiguità: faccia a faccia, viso a viso. e. Relazione o limitazione: star bene a soldi, a roba, a ...
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eccesso
eccèsso s. m. [dal lat. excessus -us, der. di excedĕre «eccedere»; propr. «l’oltrepassare»]. – 1. L’eccedere, l’andare oltre il limite, il passare la giusta misura; con sign. concr., la parte [...] degli angoli interni e l’angolo piatto, rispettivam. in un triangolo geodetico e in un triangolo sferico. 2. Usato assol., sommo grado, grado estremo: spingere una cosa all’e.; le morti crebbero ... a un tal e., con un salto così subitaneo, che non ...
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boombox
(Boombox) s. m. inv. Apparecchio stereofonico portatile, in grado di riprodurre la musica trasmessa dalle stazioni radio o riprodotta attraverso cassette, compact disc, lettori MP3. ◆ Chi non [...] senza timore verso lo Steez Crew di Pioneer, un boombox dall'aspetto assai giovanile ma non delle caratteristiche in grado di dare soddisfazione agli appassionati del buon ascolto. (Ernesto Assante, Repubblica.it, 4 settembre 2012, Tecnologia) • Puoi ...
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risalire
v. intr. e tr. [comp. di ri- e salire] (coniug. come salire; come intr., aus. essere). – 1. Salire di nuovo: l’aliante, dopo essersi abbassato fin quasi a terra, cominciò a r.; tornare di nuovo, [...] del monte; e in usi fig.: dopo qualche anno di oscurità, è risalito in fama; r. in onore, in potenza, in grado (o di grado); i prezzi sono risaliti, le sue quotazioni stanno risalendo. Con uso trans.: scese le scale e le risalì a quattro a quattro ...
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parigrado
(o 'pari grado') agg. e s. m. e f. [comp. di pari1 e grado1], invar. – Che ha lo stesso grado (in una gerarchia burocratica, militare e sim.): funzionarî p.; è un suo, o è una sua, parigrado. ...
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nonagesimale
nonageṡimale agg. [der. di nonagesimo]. – In metrologia, grado n., unità di misura di angoli, pari alla novantesima parte dell’angolo retto, più spesso però indicata come grado sessagesimale, [...] in riferimento al fatto che essa si divide in 60 minuti, ognuno dei quali, a sua volta, si divide in 60 secondi ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] mi è stato vietato o per ragioni di natura morale, di opportunità e sim.); il ferito ha ripreso i sensi, ma non è ancora in grado di parlare. b. Con sign. vicino a quello del n. 2, ma mettendo in rilievo più il fatto dell’emissione della voce che non ...
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degradare
v. tr. [dal lat. tardo degradare, der. di gradus «scalino, grado»; nel sign. 4 ricalca il fr. dégrader]. – 1. a. Privare del grado, come pena militare, e in genere punire con la degradazione: [...] d. un ufficiale, un sacerdote (e, in riferimenti storici, d. un nobile, un cavaliere). b. estens. Disonorare, avvilire, rendere moralmente abietto: azioni vituperevoli che degradano l’uomo. Anche rifl.: ...
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condizionatura
s. f. [der. di condizionare]. – Operazione e modo di condizionare: c. di un pacco, della frutta, di una vivanda. In partic.: c. delle merci, complesso delle operazioni di sistemazione, [...] perché essi si prestino nel modo migliore alle successive lavorazioni; bilancia di c., apparecchio usato nei cotonifici per misurare il grado di umidità del cotone e dei filati. Stabilimento o istituto o ufficio di c., l’ufficio che ha il compito ...
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In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli altri o, più concretamente, il valore...
Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una strada che, su una striscia di sostegno...