imbarbarire [der. di barbaro, col pref. in-¹] (io imbarbarisco, tu imbarbarisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) e imbarbarirsi v. intr. pron. [diventare barbaro, rozzo, decadendo a un grado inferiore [...] di civiltà] ≈ abbrutirsi, degradarsi, (ant.) imbestiarsi. ↔ civilizzarsi, incivilirsi, raffinarsi, (non com.) sbarbarirsi. ■ v. tr. [rendere barbaro: i. un popolo, la lingua] ≈ corrompere, imbastardire. ...
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dammeno /da'm:eno/ (o da meno) agg. [grafia unita di da meno], non com., invar. - [che occupa un grado meno elevato o ha meno capacità, con compl. di paragone o assol.: essere d. di un altro] ≈ inferiore, [...] peggiore. ↔ (non com.) dappiù, migliore, superiore ...
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imboccare [der. di bocca, col pref. in-¹] (io imbócco, tu imbócchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [mettere il cibo in bocca a una persona che non sia in grado di farlo da sé: i. un bambino, un malato]. b. (fig.) [...] [suggerire a qualcuno le cose da dire e sim.] ≈ [→ IMBECCARE (2)]. 2. [entrare diritto in un luogo: i. una strada, le scale] ≈ (region.) imbroccare. ⇑ prendere. ■ v. intr. (aus. avere; con la prep. in) ...
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dappiù (o da più) agg. [grafia unita di da più], non com. - [che occupa un grado più elevato o ha più capacità, con la prep. di: si credono d. di noi] ≈ migliore, superiore. ↔ (non com.) dammeno, inferiore, [...] peggiore ...
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assumere /a's:umere/ v. tr. [dal lat. assumĕre, der. di sumĕre "prendere", col pref. ad-] (pass. rem. assunsi, assumésti, ecc.; part. pass. assunto). - 1. [prendere su di sé, spesso rafforzato dalla particella [...] [in riferimento a lavori umili o pesanti] assoldare. ↔ allontanare, cacciare, licenziare, scacciare. 4. [portare a un grado di dignità maggiore] ≈ alzare, elevare, innalzare, promuovere. ↔ abbassare. ↑ degradare. 5. [per calco dell'ingl. (to) assume ...
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stadio /'stadjo/ s. m. [dal lat. stadium, gr. stádion]. - 1. a. (archeol.) [campo e complesso di impianti dove si svolgevano nella Grecia antica, e poi in Roma, le corse a piedi e altre gare come lotta, [...] . (fig.) [ciascuna delle porzioni di tempo, intensità e sim., attraverso cui si svolge o si attua un processo, uno sviluppo o un'evoluzione: i primi s. della civiltà umana; essere all'ultimo s. di una malattia] ≈ fase, grado, momento, periodo, punto. ...
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standard /'standard/ [dall'ingl. standard, fr. ant. estendart "stendardo"]. - ■ s. m. 1. a. [situazione assunta come normale alla quale ci si deve uniformare: fissare uno s.; attenersi agli s.] ≈ canone, [...] criterio, modello, norma. b. (estens.) [stadio qualitativo: lo s. di vita di un paese] ≈ grado, livello, qualità, tenore (di vita). 2. a. (comm.) [esemplare rappresentativo di un determinato prodotto] ≈ campione, specimen. b. (edil., archit.) [ ...
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remissivo agg. [dal lat. tardo remissivus, der. di remittĕre "rimettere"]. - [che si rimette di buon grado alla volontà altrui: una persona r.; un atteggiamento, un carattere r.] ≈ accomodante, accondiscendente, [...] acquiescente, arrendevole, cedevole, condiscendente, docile, malleabile. ↑ sottomesso. ↔ indocile, ribelle, riottoso ...
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auge /'audʒe/ s. f. [dall'arabo auǵ "altezza"]. - 1. (astron.) [il punto più distante dalla Terra di un'orbita intorno ad essa] ≈ apogeo. ↔ perigeo. 2. (fig.) [il grado massimo, con la prep. di: essere [...] all'a. della potenza] ≈ apice, apogeo, culmine, vertice. ▲ Locuz. prep.: in auge 1. [che ha raggiunto il massimo credito: uno scrittore in a.] ≈ celebre, famoso. ↔ oscuro, sconosciuto. 2. [che è di vivo ...
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In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli altri o, più concretamente, il valore...
Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una strada che, su una striscia di sostegno...