scomponibile
scomponìbile agg. [der. di scomporre]. – Che si può scomporre nei suoi elementi costitutivi: libreria, armadio s., o a elementi scomponibili. Nel linguaggio scientifico e tecnico, è spesso [...] sinon. di decomponibile; in aritmetica e in algebra, che si può scomporre: ogni numero intero positivo è s. in fattori primi; il polinomio x2 + y2 non è s. in fattori di primo grado. ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva [...] habere), determinati entrambi da una ulteriore attenuazione che la bilabiale di grado tenue ha avuto e ha tuttora in molte parlate italiane. ◆ con P un punto generico, e in algebra un polinomio. In medicina, la lettera P indica convenzionalmente nell ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] ’esercizio delle sue f.; assumere, svolgere le f. del grado superiore; esercitare provvisoriamente le f. di segretario; in partic., definite implicitamente da un’equazione che uguaglia a zero un polinomio nelle due variabili x e y; f. trascendenti, ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, [...] (in partic., nella sequenza formata dai coefficienti di un polinomio), circostanza che si presenta ogni volta che due numeri o «regola di Cartesio», per le equazioni di secondo grado); sempre in matematica si parla di principio di p. delle ...
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uguagliare
(o eguagliare) v. tr. [der. di uguale, eguale] (io uguàglio o eguàglio, ecc.). – 1. Rendere una cosa uguale a un’altra oppure due o più cose uguali tra loro; pareggiare: per u. le due assi [...] i due ragazzi si uguagliano. In matematica, u. a zero un polinomio p(x), scrivere l’equazione p(x) = 0; u. due Giungere a possedere una qualità, positiva o negativa, in grado ugualmente elevato: nessuno uguaglierà il suo zelo; è difficile u ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] che a numero seguente corrisponda valore maggiore; o. un polinomio, permutare i suoi monomî in modo che essi procedano per a un fine (sempre con implicita l’idea del mettere in grado di raggiungerlo): Buon cittadino, al segno Dove natura e i primi ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione [...] = 0; s. algebrica, se l’equazione è riducibile a un polinomio uguagliato a zero, s. trascendente in caso contrario; analogam., s. generalm. da potenti turbine a gas, è in grado di sostenersi quasi fuori dalla superficie dell’acqua grazie ...
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trilineare
agg. [comp. di tri- e linea]. – Che ha, che presenta tre linee, costituito da tre linee. Nella geometria del triangolo, polare t. di un punto P rispetto a un triangolo ABC, l’asse di omologia [...] . sui lati BC, CA, AB. Se P coincide con il baricentro del triangolo, la sua polare trilineare è la retta all’infinito. In algebra, polinomio t. rispetto a tre serie di variabili x1, x2 ..., xn; y1, y2 ..., yn; z1, z2 ..., zn, se esso è di primo ...
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omogeneo
omogèneo [Der. del lat. homogeneus, dal gr. homog✄enés "della stessa stirpe", comp. di homo- "omo-" e del tema g✄en- "generare"] [LSF] Qualifica di un corpo, un sistema, una sostanza (un mezzo) caratterizzato dall'avere, quanto meno...