domanda
(ant. o tosc. dimanda) s. f. [der. di domandare]. – 1. Il domandare; le parole con cui si esprime il desiderio di sapere qualcosa: fare, rivolgere una d.; soddisfare a una d.; d. strana, lecita, [...] d. da farsi queste?; che domanda!, che domande!, quando ci vengono fatte domande superflue. Interrogazione su materia di studio: d. di grammatica, di storia, di geometria; il professore mi ha fatto solo due d.; non ho ben capito la d.; rispondere con ...
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trapassare
v. tr. e intr. [comp. di tra- e passare] (come intr., aus. essere). – 1. tr. a. Attraversare, passando da parte a parte, soprattutto con riferimento a passaggio aperto con forza in un mezzo [...] (Boccaccio); e come s. m., soprattutto al plur., i trapassati, i morti, i defunti: la posterità, presso cui d’ordinario poca fede e poco rispetto ottengono i trapassati (Bettinelli). Per un uso specifico del termine in grammatica, v. la voce. ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] neutro come s. m., dal lat. neutrum [nomen], traduz. del gr. οὐδέτερον), genere grammaticale, presente nella maggior parte delle lingue indoeuropee antiche insieme al maschile e al femminile, in origine ...
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glamour
‹ġlä'më› s. ingl. [voce scozz., alterazione dell’ingl. grammar «grammatica», per una popolare associazione dell’erudizione con le scienze occulte], usato in ital. al masch. – In origine, incantesimo, [...] magia, poi in genere incanto, fascino, malìa che attrae con forza irresistibile, riferito infine più semplicem. al fascino femminile: una donna piena di g., che seduce tutti con il suo glamour. Per estens., ...
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adverbale
agg. [comp. del lat. ad «a» e verbum «verbo»]. – In grammatica, di costruzione che si riferisce a un verbo, o è da esso richiesta, in opposizione a quella adnominale (per es. il genitivo in [...] capitis damnare, consulis interest; il dativo in dic mihi; l’ablativo in regno potiri, ecc.) ...
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apodosi
apòdoṡi s. f. [dal lat. tardo apodŏsis, gr. ἀπόδοσις «restituzione, controparte, apodosi», der. di ἀποδίδωμι «restituire»]. – 1. In grammatica, proposizione principale che è in correlazione con [...] una subordinata condizionale (detta protasi) e costituisce con essa il cosiddetto periodo ipotetico (per es., nel periodo «se lavoro troppo, mi stanco», l’apodosi è «mi stanco»). 2. Nel rito bizantino, ...
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basic English
‹bèisik ìṅġliš› locuz. ingl. (propr. «inglese fondamentale»), usata in ital. come s. m. – Sistema linguistico fondato sull’inglese, con una semplificazione radicale del lessico e della [...] grammatica: proposto nel 1927 da C. K. Ogden, mira a diventare una lingua internazionale elementare e insieme a fornire uno schema per un primo insegnamento dell’inglese agli stranieri. Il lessico consta di sole 850 parole: 400 nomi astratti, 200 ...
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mentalese
s. m. Il linguaggio della mente, della rappresentazione mentale di oggetti e concetti. ◆ Gli utensili in pietra sono l’archivio della preistoria. Dal modo in cui sono fatti si deducono interessanti [...] M[aria] P[ace], Repubblica, 3 marzo 2000, p. 33, Cultura) • [tit.] Anche il pensiero ha una sua grammatica, si chiama «mentalese» [testo] Si torna a parlare dell’intelligenza artificiale, il cosiddetto «mentalese». Il vocabolo è costruito secondo lo ...
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obliquo
oblìquo (ant. obblìquo, oblico) agg. [dal lat. obliquus]. – 1. a. In matematica, di ente geometrico che non sia né parallelo né perpendicolare a un altro ente geometrico: due rette o. tra loro; [...] obliqua (Ariosto); poet., ingiusto, avverso: Maggior de’ tempi e de l’obliquo fato (Carducci). c. Nella terminologia della grammatica classica, caso o. (lat. casus obliquus, gr. πλαγία πτῶσις), ogni caso della flessione nominale e pronominale che non ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...