negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] modo di essere di una cosa (per es., in italiano: no e non, né, nessuno, niente affatto, in- di incostante). Nella grammatica scolastica si parla anche di doppia n., per indicare la presenza, in una stessa frase, di due espressioni di senso negativo ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] lo spirito a formare intera la parola (Boccaccio), non riusciva a riprendere fiato per parlare. b. In grammatica, aspirazione; in partic., nella grammatica greca, s. aspro, l’aspirazione che in alcune parole accompagna la vocale iniziale, e che è ...
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alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] ogni modificazione diacronica che si verifica nell’aspetto fonico di un vocabolo, di una desinenza, ecc. In grammatica, particolare tipo di derivazione mediante suffissi, i quali modificano il significato fondamentale del vocabolo non sostanzialmente ...
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dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una [...] in nuora, ui in squittire), d. discendente se la vocale sillabica è la prima (es. ài di laico, ei di seimila). 2. D. mobile: sono così chiamati, in grammatica italiana, i dittonghi ie, uo, svoltisi rispettivam. dal lat. ĕ, ŏ; secondo le regole della ...
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grammabolario
s. m. Vocabolario arricchito con notizie e schede sui dubbi dell’uso grammaticale. ◆ [tit.] Il Grammabolario e i termini a prova di latino e di hacker [testo] […] La novità del «Garzantone» [...] «Grammabolario» – che nel Garzanti indica un gruppo di cinquanta schede in ordine alfabetico dedicate a vari aspetti della grammatica italiana – potrebbe essere estesa in toto ai migliori dizionari in commercio. (Giuseppe Antonelli, Sole 24 Ore, 30 ...
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incomodo2
incòmodo2 (ant. o region. incòmmodo) s. m. [dal lat. incommŏdum, neutro sostantivato dell’agg. incommŏdus: v. incomodo1]. – 1. Cosa, fatto, situazione che procura disagio, fastidio, e anche [...] ., finalmente mi levò l’i., mi fece il piacere di andarsene. Per il dativo di comodo e d’i. in grammatica (e soprattutto nella grammatica latina), v. comodo2, n. 1 b. 2. In teologia morale e in diritto canonico, condizione di particolare disagio nel ...
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trapassato
s. m. [part. pass. di trapassare]. – Nella grammatica italiana, nome di due tempi dell’indicativo del verbo che esprimono azione avvenuta (o situazione verificatasi) prima di un’altra anch’essa [...] o fossi e il part. pass. del verbo («nessuno sarebbe entrato se tu avessi chiuso la porta»; «credevo ch’egli fosse stato avvertito»). Nella grammatica latina i tempi corrispondenti sono, rispettivam., il piuccheperfetto indicativo e congiuntivo. ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] pani della p., i pani che venivano offerti dagli Ebrei al dio Jahveh, posti nel tempio e rinnovati ogni sabato.
Grammatica. – Le proposizioni si distinguono comunemente in esplicite, quando hanno un predicato di modo finito, e implicite, quando il ...
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indefinito
agg. [dal lat. tardo indefinitus, comp. di in-2 e definitus, part. pass. di definire «definire»]. – 1. a. Non definito, detto di fatti o situazioni su cui non è stato dato un giudizio definitivo: [...] si vuole, assegnare un preciso limite o confine, e in cui l’infinità decade quindi piuttosto a indeterminatezza. b. In grammatica, con valore insieme passivo (che non è determinato) e attivo (che non determina): aggettivi i., quelli che indicano in ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] a cui si mira: è questo il t. dei miei desiderî; Vergine madre ..., Termine fisso d’etterno consiglio (Dante). c. In grammatica, complemento di termine, complemento che risponde alla domanda a chi?, a che cosa?, e indica la persona o la cosa a cui è ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...