complesso1
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione [...] periodare complesso. b. Nella logica formale, termine c., un termine che designa due o più idee. c. In grammatica, proposizioni c., quelle che, oltre agli elementi essenziali (soggetto, predicato, compl. oggetto), hanno anche complementi indiretti. 2 ...
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completivo
agg. [dal lat. tardo completivus, der. di complere «compiere»]. – 1. letter. raro. Che serve a rendere completo: articolo c. di una legge. 2. In grammatica, proposizione c. (o completiva s. [...] f.), proposizione subordinata che ha la funzione di soggetto o di complemento diretto o indiretto; lo stesso che proposizione complementare. Le proposizioni oggettive, soggettive o interrogative indirette ...
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sceva
scevà s. m. [dall’ebr. shĕwā, der. di shaw «niente»]. – 1. Simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e che denota assenza di vocale dopo la consonante soprascritta. [...] 2. In glottologia, termine (desunto dalla grammatica ebraica) col quale si indica una vocale di timbro indistinto (vocale neutra), di quantità ridotta, di scarsa sonorità e scarsa tensione articolatoria, graficamente rappresentata dai glottologi con ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] p. (con sign. simile anche la locuz. fig. pietra di p.: prendere come pietra di paragone). Complemento di p., in grammatica, quello costituito dal secondo termine di paragone dopo un aggettivo o un avverbio di grado comparativo (per es.: «egli è più ...
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sfarfallone
sfarfallóne (meno com. farfallóne) s. m. [der. di farfalla], fam. – Grave errore, spec. nell’uso di una lingua e nel rispetto della grammatica; con sign. più ampio, sproposito di varia natura: [...] un tema, un discorso pieno di sfarfalloni ...
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appellativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo appellativus]. – 1. agg. Di appello, capace di appello: atto a., con cui si appella ad altro tribunale. 2. In grammatica, non com., nome a., o assol. appellativo, [...] il nome comune, concreto o astratto (uomo, verità), in quanto distinto dal proprio (Romolo, Roma, Italia). 3. s. m. Soprannome o epiteto dato a persona: a. ingiurioso, scherzoso; tutti lo conoscono con ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] enunciato: parola che compie la f. di soggetto, di predicato, di complemento, di attributo (e più genericam., in grammatica e nel lessico: aggettivo con funzione o con funzioni di avverbio; participio con funzione di sostantivo, ecc.). Si distingue ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, [...] quanto che o inquantoché; capo d’anno e più com. capodanno, ecc.). Secondo la funzione che compiono, si distinguono nella grammatica tradizionale: locuzioni avverbiali (di proposito, alla svelta, a mano a mano, a quattr’occhi, in un batter d’occhio ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] ; anche, serie di appunti, traccia, abbozzo: lo s. di un romanzo, di un articolo; preparare lo s. di una nuova grammatica; s. di legge, proposta di legge presentata all’approvazione del parlamento; in astrologia, s. natale, l’oroscopo. Negli sport a ...
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premessa
preméssa s. f. [dal lat. mediev. praemissa (sententia) «proposizione messa avanti», part. pass. femm. di praemittĕre «premettere»]. – 1. In un ragionamento filosofico, logico o matematico, ogni [...] a un evento, concorrendo anche a determinarlo: ci sono tutte le p. di una crisi di governo; mancano a tutt’oggi le p. di una ripresa dell’economia nazionale. 4. In grammatica, la protasi, cioè la proposizione condizionante di un periodo ipotetico. ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...