possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi [...] p., espressione con cui è talora indicato anche il genitivo sassone (v. sassone); caso p., denominazione che i grammatici latini talvolta usarono per il genitivo, essendo questo caso adoperato prevalentemente per esprimere un rapporto di possesso. c ...
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possibilita
possibilità s. f. [dal lat. tardo possibilĭtas -atis]. – 1. Il fatto di esser possibile, la caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire: c’è la p. che tutto finisca bene; [...] esiste la p. che le cose cambino; non vedo la p. di salvarlo. In grammatica, periodo ipotetico della p., quello in cui si pone come condizione un fatto possibile (v. ipotetico, n. 2). Talvolta, con senso affine a probabilità: c’è ancora qualche p. ...
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appositivo
appoṡitivo agg. [dal lat. appositivus, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. Aggiunto a completamento di qualche cosa: titolo a. e non essenziale. 2. In grammatica, che funge da apposizione: proposizione [...] a.; complemento appositivo. 3. ant. Fittizio, posticcio: sotto nome a. d’altro padre, teneramente la nutricò (Boccaccio) ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] rapporto di dipendenza o somiglianza: che cosa hanno di c. (o che cosa c’è di c. tra) questi due fatti? In grammatica, sostantivi di genere c., quei sostantivi (come custode, parente, artista) che hanno un’unica terminazione per il maschile e per il ...
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declinare
v. intr. e tr. [dal lat. declinare, comp. di de- e clinare «chinare, piegare»; in alcune accezioni (v. oltre), dal fr. décliner]. – 1. intr. (aus. avere) a. Piegare, volgersi verso il basso; [...] (da parte del giudice) la propria mancanza di giurisdizione a conoscere dell’azione proposta. 4. tr. In grammatica, enunciare ordinatamente le forme che un sostantivo, un aggettivo, un pronome assumono nella declinazione. 5. Manifestare, dichiarare ...
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aumento
auménto s. m. [dal lat. augmentum, der. di augere «accrescere»]. – 1. L’aumentare, accrescimento: a. del raccolto, delle spese, dei prezzi, del costo della vita; a. di peso, di statura, di volume, [...] di passato (per es., in greco, l’imperfetto ἔλειπον e l’aoristo ἔλιπον si oppongono al presente λείπω). Nella grammatica scolastica, con riferimento al verbo greco, si distinguono un a. sillabico, quando per esso la parola viene aumentata di una ...
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futuro
agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]. – 1. agg. Che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire: i secoli f.; la vita f. (in partic., quella [...] l’incertezza del f.; speranze per il f., ecc.; locuz. avv. in futuro, nel tempo avvenire. 3. agg. e s. m. In grammatica, tempo f., o assol. futuro, categoria del verbo che indica l’azione in quanto si deve svolgere nel futuro (appartiene quindi alle ...
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conato
s. m. [dal lat. conatus -us, der. di conari «tentare»]. – 1. Sforzo, tentativo: ogni loro c. riuscì vano; faceva con le mani scarne ... vaghi c. di prendere qualche cosa nel vuoto (D’Annunzio); [...] in partic., c. di vomito, sforzo di vomitare, senza effetto. 2. In grammatica (nella terminologia delle scuole oggi superata) soprattutto con riferimento al latino, presente di c., imperfetto di c., il presente e l’imperfetto indicativo che esprimono ...
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dubitativo
agg. [dal lat. tardo dubitativus, der. di dubitare «dubitare»]. – Che esprime dubbio: parlare, rispondere in modo d.; assolvere con formula d., per insufficienza di prove. In grammatica, particelle, [...] avverbî, locuzioni d., che esprimono dubbio, incertezza (ma, forse, probabilmente, può darsi e sim.). In sintassi, proposizioni d., le proposizioni interrogative indirette che sono introdotte dalla cong. ...
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epesegetico
epeṡegètico agg. [der. di epesegesi] (pl. m. -ci). – Esplicativo, dichiarativo; si dice in partic., in stilistica, di una proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo [...] già chiaramente enunciato; per es. la seconda proposizione nel periodo «Raccontami il fatto, come s’è svolto». In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che specifica con una determinazione particolare un concetto ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...