odissea
odissèa s. f. [gr. ᾿Οδύσσεια, der. di ᾿Οδυσσεύς, nome greco di Ulisse; lat. Odyssēa]. – 1. Propr., titolo (Odissea) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Iliade) attribuiti dalla tradizione [...] a Omero, in cui si narrano le vicende dell’eroe Ulisse, il suo lungo e travagliato ritorno da Troia alla patria Itaca e la riconquista del trono. 2. In senso fig., lungo séguito di peripezie, di casi avventurosi, ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] la forma delle lettere d’un alfabeto o dei segni d’una scrittura: c. greci, arabi, gotici; c. cuneiformi, geroglifici, demotici; decifrare, interpretare i c. di una scrittura. Anche, il modo particolare con cui una persona traccia le lettere nella ...
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scorgere
scòrgere v. tr. [lat. *excŏrrigĕre «guidare, accompagnare»; il sign. 1 attraverso l’idea di «accompagnare con l’occhio»] (io scòrgo, tu scòrgi, ecc.; pass. rem. scòrsi, scorgésti, ecc.; part. [...] che già co’ begli occhi mi scorse, Ed or conven che col penser la segua (Petrarca); e per quella ... Profetica virtù, de’ Greci a Troia Avea scorto le navi (V. Monti). ◆ Part. pass. scòrto, ant. e poet. con valore verbale, guidato: Essi scorti da me ...
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alfabetico
alfabètico agg. [der. di alfabeto] (pl. m. -ci). – 1. Dell’alfabeto: segni a.; scrittura a., con i segni dell’alfabeto. Nella didattica elementare, metodo a., il più antico metodo per insegnare [...] si indica, si esprime, o è simboleggiato mediante segni dell’alfabeto: il sistema a. della numerazione presso gli antichi Greci; la notazione musicale a. (o letterale), contrapposta alla notazione neumatica (v. notazione). b. Che procede secondo la ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure [...] nella zona del delta del Nilo), e successivamente trasformatosi in scienza razionale come ramo della matematica ad opera degli antichi Greci, e in partic. di Euclide, in forma di sistema deduttivo basato su un insieme di assiomi. Per estens., nella ...
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sardanapalo
sardanapàlo (o Sardanapàlo) s. m. – Propr., nome (gr. Σαρδανάπαλος, lat. Sardanapālus) del re dell’Assiria di cui favoleggiarono i Greci, che adombra la figura dello storico re assiro Assurbanipal [...] (668-626 a. C.), celebre, nella tradizione leggendaria e letteraria, per il lusso e le mollezze di vita e di costumi; quindi, per antonomasia, persona che vive nel lusso, nei piaceri e nella dissipatezza: ...
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romaico
romàico (o romèico) agg. [dal gr. mod. ῥωμαϊκός] (pl. m. -ci). – Che ha riferimento con la storia, la cultura, la lingua o i dialetti neogreci: le tradizioni r., le parlate r. dell’Italia meridionale. [...] Deriva dal nome ῾Ρωμαῖος con cui si chiamarono i Greci in età bizantina, in quanto abitatori dell’Impero romano d’Oriente, e conservato poi anche nelle età successive (gr. mod. ῾Ρωμιός). ...
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crobilo
cròbilo s. m. [dal gr. κρωβύλος, lat. croby̆lus]. – Termine che presso gli antichi Greci significò prob. un ciuffo o nodo di capelli attorti o arricciati sulla sommità del capo, e ripreso nel [...] linguaggio degli archeologi odierni per indicare un tipo di pettinatura maschile o femminile formata da una treccia di capelli girata intorno alla testa ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia [...] ) che in parte rientrano nel sistema dialettale italiano. 2. Nell’antichità, appartenente alla popolazione dei Sardi, abitanti della Sardegna in epoca anteriore ai Cartaginesi, ai Greci e ai Romani, ai quali è dovuta la costruzione dei nuraghi. ...
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melica1
mèlica1 s. f. [per ellissi da poesia melica: v. melico2]. – Nome con cui si suole indicare, nella tradizione scolastica italiana, la poesia melica dei Greci (v. melico2), destinata a essere cantata [...] a una voce (m. monodica) o da un coro (m. corale). La parola è usata anche per età posteriori, sempre per indicare la lirica composta su una musica, o destinata a essere musicata e quindi cantata: la m. ...
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Comune della prov. di Avellino (30,6 km2 con 828 ab. nel 2008). Il centro è situato a 821 m s.l.m. in posizione dominante la valle del Cervaro. Dopo un lungo periodo di abbandono, ripopolato da Albanesi nel 1522, conserva tuttora usi, costumi...
GRECI (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Paese della provincia di Avellino (da cui dista 68 km.), situato a 823 m. s. m., sulla fiancata sinistra della valle del Cervaro. Greci, distrutta dai Saraceni nel 908 e in seguito riedificata e abbandonata,...