sardonia
sardònia (o sardònica) agg. e s. f. [dal lat. (herba) sardonia, che è dal gr. σαρδωνία, femm. dell’agg. σαρδώνιος «sardo, della Sardegna»]. – 1. Erba annua (Ranunculus sceleratus), detta anche [...] velenosa, utilizzata in passato nella medicina popolare quale revulsivo nelle ischialgie. La sua tossicità era già nota a Greci e Romani, e alla sua ingestione si attribuiva la contrattura dei muscoli facciali che fu indicata come riso sardonico ...
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melico2
mèlico2 agg. [dal lat. melĭcus, gr. μελικός, der. di μέλος: v. melos] (pl. m. -ci). – Relativo al melos, soprattutto nella locuz. poesia m., o assol. melica s. f. (v. melica1), con riferimento [...] quindi sinon. di lirico, nel suo sign. originario. Analogam., i poeti m., dell’antica Grecia, più raram. di letterature posteriori; spesso sostantivato: i m. greci. ◆ Avv. melicaménte, non com., in conformità con lo stile e la tecnica della poesia ...
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antefissa
s. f. [dal lat. antefixa -orum, neutro pl. sostantivato dell’agg. antefixus, part. pass. di un disus. antefigĕre «collocare davanti»]. – In archeologia, elemento decorativo che termina le testate [...] degli embrici sui tetti dei templi greci, etrusco-italici e romani, generalmente (soprattutto in origine) di terracotta dipinta, di forma semicircolare o a doppio spiovente, talora scolpito in altorilievo, con motivi varî (palmette, animali, uccelli, ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] c’è niente da obiettare; anche in tono scherz.: insidiare la v. di una ragazza); non ha la v. del tacere; E so legger di greco e di latino, E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù (Carducci). c. Nell’uso letter., con sign. più vicino a quello del ...
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ostrakon
òstrakon (o òstracon, non com. òstraco) s. m. [traslitt., o adattam., del gr. ὄστρακον, neutro, pl. ὄστρακα] (pl. òstraka o òstraca, raro òstraci o òstrachi). – Termine che, presso i Greci, [...] significava «conchiglia» e, per traslato, indicò i cocci di stoviglie di terracotta, i quali erano usati, spec. in Egitto, come materiale scrittorio (con l’inchiostro, o mediante incisione) e, in Atene, ...
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nebride
nèbride s. f. [dal gr. νεβρίς -ίδος, der. di νεβρός «cerbiatto»]. – Termine che presso gli antichi Greci significava propr. «pelle di cerbiatto» (e in senso lato anche di capra o di leopardo) [...] e indicava il vestimento di Dioniso e dei suoi seguaci (satiri, sileni e menadi), usato anche dai sacerdoti durante le cerimonie del culto ...
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baccheo
bacchèo (o bacchìo) s. m. [dal lat. bacchīus, gr. βακχεῖος, propr. agg., così detto per il suo uso nei canti del culto bacchico]. – Metro della metrica classica, costituito di una breve e due [...] lunghe (⌣–́–). Presso i tragici greci è frequentemente usato in dimetri e tetrametri associati con docmî, giambi, cretici, ecc.; presso i Latini è usato nella commedia. ...
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necessita
necessità s. f. [dal lat. necessĭtas -atis, der. di necesse (v. necessario)]. – 1. a. L’essere necessario; carattere, qualità, condizione di ciò che è necessario: n. di un atto, di un comportamento, [...] uomini, che ne determina l’azione (in questo senso anche personificata, come la Necessitas dei Latini e la ᾿Ανάγκη dei Greci): una ineluttabile n. lo spingeva; obbedire, piegarsi alla necessità. 2. Con uso assol., grave mancanza o penuria di mezzi ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] trattario. 6. a. Al plur., lettere, la letteratura, gli studî umanistici: l. classiche, moderne; l. italiane, latine, greche; coltivare le l.; uomo di lettere, dedito agli studî letterarî; facoltà di lettere (nelle università); studente, professore ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] di una sequenza ritmica variabile secondo leggi diverse nella metrica quantitativa e in quella accentuativa (v. metrica): i v. greci, latini, italiani; nella poesia quantitativa: v. esametri, v. alcaici, v. saffici, ecc., e v. acataletto, catalettico ...
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Comune della prov. di Avellino (30,6 km2 con 828 ab. nel 2008). Il centro è situato a 821 m s.l.m. in posizione dominante la valle del Cervaro. Dopo un lungo periodo di abbandono, ripopolato da Albanesi nel 1522, conserva tuttora usi, costumi...
GRECI (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Paese della provincia di Avellino (da cui dista 68 km.), situato a 823 m. s. m., sulla fiancata sinistra della valle del Cervaro. Greci, distrutta dai Saraceni nel 908 e in seguito riedificata e abbandonata,...