guazzo
s. m. [prob. lat. aquatio «acquazzone»]. – 1. Quantità d’acqua, o d’altri liquidi, sparsa per terra: devi proprio fare tutto questo g. sul pavimento quando ti lavi?; s’è rotta la damigiana e il [...] si rivolse, e ripassossi ’l g. (Dante). 3. tosc. Ciliegie, pesche, uva in guazzo, sotto spirito. 4. Pittura a guazzo (e quindi dipingere a guazzo, a colori a guazzo), varietà di pittura a tempera nella quale alla colla animale è sostituita la gomma ...
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gouache
‹ġu̯àˇ∫› s. f., fr. [dall’ital. guazzo]. – Forma francese con cui è spesso indicata, anche in contesti italiani, la pittura a guazzo (sia come tecnica sia come dipinto). ...
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giusto
1. MAPPA Riferito a una persona, l’aggettivo GIUSTO indica chi giudica e si comporta secondo i principi della giustizia (uomo, giudice g.; Dio è immensamente g.). 2. In senso religioso e morale, [...] giusto è giusto
Proverbi
anche il giusto cade sette volte al giorno
Citazione
Si ha da intendere miglior consiglio quello che viene da persona giusta e sincera.
Stefano Guazzo,
La civil conversazione
Vedi anche Errore, Giustizia, Ragione, Sbagliare ...
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brutto
agg. [adattamento ant. del lat. brutus: v. bruto]. – 1. Che produce un’impressione estetica sgradevole, perché difettoso, sproporzionato, privo di grazia, o per altre ragioni spiacevole. È il [...] . 3. ant. Sporco, sudicio, imbrattato: Ma tu chi se’, che sì se’ fatto b.? (Dante); come porco, di loto e di guazzo Tutto era b. (Ariosto); non com., peso b., peso lordo (in contrapp. a peso netto, cioè pulito). 4. Con semplice valore rafforzativo ...
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guazza
s. f. [da guazzo]. – Rugiada copiosa, che bagna: viene, cade la g.; ho le scarpe bagnate dalla g. del prato; campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla g. (Manzoni); freschi Son gli steli [...] di guazza (A. Negri). ...
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guazzare
v. tr. e intr. [der. di guazzo, guazza] (come intr., aus. avere). – 1. Forma meno com. di sguazzare e diguazzare. In partic., nell’uso
tosc., g. o far g. un cavallo (o altro animale), portarlo [...] nel fiume perché si rinfreschi le gambe; con uso intr., di liquidi, muoversi sbattendo entro un recipiente non pieno, quando siano agitati: il vino guazza nel barile; l’uovo guazza. 2. tosc. Guadare: sì grosso era il fiume, e sì corrente, Che chi lo ...
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guazzetto
guazzétto s. m. [der. di guazzo]. – Modo di cottura della carne o del pesce in umido, con abbondante sugo brodoso: agnello, coniglio, baccalà in guazzetto. Fig., non com., andare in g., in [...] solluchero, in brodo di giuggiole ...
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sguazzare
v. intr. [der. di guazzo, guazza, col pref. s- (nel sign. 5)] (aus. avere). – 1. a. Stare a proprio agio nell’acqua, agitandosi, sollevando schizzi e sim.: i bambini si divertivano a s. sulla [...] riva del fiume; i porci amano s. nel fango; le anatre sguazzano nello stagno; spesso con valore iperb. per indicare l’abbondare insolito o eccezionale di acqua o di un altro liquido in un luogo: ha piovuto ...
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doratura
s. f. [der. di dorare]. – 1. Rivestimento di oggetti metallici e non metallici (legno, pelle, ecc.) con un sottilissimo strato d’oro, a scopo decorativo o protettivo. In partic.: a. Con riferimento [...] , eseguita stendendo sull’oggetto uno strato di amalgama d’oro dal quale si fa poi evaporare il mercurio col calore; d. a guazzo (solo per rame e sue leghe), ottenuta immergendo gli oggetti in una soluzione di cianuro doppio d’oro e sodio, dal quale ...
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guazzo
Vincenzo Valente
Vocabolo occorrente due volte, nella prima cantica, in rima: Poi si rivolse e ripassossi 'l guazzo (If XII 139); mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi (XXXII 72). La maggior parte degl'interpreti attribuisce...