raccomandigia
raccomandìgia s. f. [der. di raccomandare] (pl. -gie o -ge), ant. – Raccomandazione: lettera di raccomandigia. In partic., ingaggio in r., una delle forme con cui erano ingaggiate le compagnie [...] di ventura, con due paghe, una più piccola per il periodo di pace, durante il quale il capitano s’impegnava a proteggere i dominî del signore che lo assoldava, e una più grossa in caso di guerra. ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] (calco dell’ingl. the big three), Churchill, Roosevelt (più tardi Truman) e Stalin, arbitri della condotta militare e politica della seconda guerra mondiale e della pace successiva. Nei comuni medievali, i grandi, i nobili della città; anche come ...
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offensiva
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. offensivo]. – 1. Modo di operare delle forze armate in guerra, che tendono ad assicurarsi i vantaggi materiali e morali dell’iniziativa delle operazioni [...] intensa azione di propaganda commerciale. Nel linguaggio politico, o. di pace (o o. pacifista), l’azione di una potenza che diffonde riguardi della Gran Bretagna e della Francia dopo la prima fase della seconda guerra mondiale che aveva condotto ...
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penale
agg. e s. f. [dal lat. poenalis «che concerne la pena, il castigo», der. di poena «pena»]. – 1. agg. a. Che riguarda le pene giudiziarie, o le norme che le prevedono, o i fatti giuridici da cui [...] raccolta delle norme che riguardano i reati militari e regolano lo svolgimento del processo penale militare in tempo di pace (codice p. militare di pace) e in tempo di guerra (codice p. militare di guerra); sezione p., sezione del tribunale in cui si ...
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Prodi-pensiero
loc. s.le m. inv. Il pensiero politico di Romano Prodi. ◆ Dal botta e risposta con gli studenti esce tutto l’attuale Prodi-pensiero sull’Europa e il suo ruolo nel mondo. Bisogna scegliere [...] p. 6, In primo piano) • Imporre la pace con strumenti militari? Sì, questo è il Prodi-pensiero che esce allo scoperto in modo ancor più incisivo quando dichiara: «Questa è la spietata lezione che la guerra in Irak ha dato a tutti, compresi coloro che ...
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araldo
s. m. [dal fr. ant. hiraut, héraut, e questi dal franco *hariwald, propr. «impiegato dell’esercito»]. – 1. Nel medioevo, pubblico ufficiale addetto alle corti dei sovrani e dei grandi feudatarî [...] ai tornei, di intimare la guerra o la resa, di proporre trattative, di proclamare la pace, di compiere missioni presso sovrani esteri. 2. estens. Messaggero, banditore: venne come a. di pace. La parola è anche usata per indicare ufficiali dell ...
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bushesco
agg. Proprio, caratteristico di George W. Bush, 43° presidente degli Stati Uniti d’America dal 2001. ◆ «Questi hanno una visione del mondo che è tutta americana, “bushesca”, dove c’è il Pil, [...] preferisce neocon: «Sarà anche brutale il si vis pacem para bellum (se vuoi mantenere la pace devi essere pronto alla guerra, ndr), ma non c’è alternativa a una credibile capacità militare di dissuasione, se si vuole preservare, garantire o imporre ...
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parabellum
parabèllum s. m. [nome coniato in Germania, traendolo dalla frase proverbiale lat. si vis pacem para bellum «se vuoi la pace prepara la guerra»]. – Nome di codice, presso il ministero della [...] di calibro, al fine di contenere una maggiore quantità di polvere; l’impiego delle stesse cartucce si è poi esteso ad altre armi da guerra automatiche, nella cui denominazione il termine compare con riferimento alle cartucce adoperate (per es., la ...
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calma
s. f. [dal gr. καῦμα «calore ardente del sole»]. – 1. a. Stato del mare (o di un bacino acqueo in genere) tranquillo; bonaccia: il mare è in c.; c. assoluta, perfetta, e nel linguaggio marin. c. [...] estivo; nella c. della sua casa di campagna. b. Pace, tranquillità in genere: lavoro febbrile, senza un momento di c.; periodo di distensione nella vita politica di un paese, su un fronte di guerrae sim.: ai momenti di tensione era subentrata la c ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove [...] di pace, sui reati militari commessi da appartenenti alle forze armate, e in tempo di guerra sui reati militari da chiunque commessi in zona di guerra, sui reati comuni commessi da militari in territorio dichiarato in stato di guerra, e sui reati ...
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(russo Vojna i mir) Romanzo di L.N. Tolstoj, pubblicato tra il 1867 e il 1869 nella rivista Russkij Vestnik, dopo che un frammento iniziale (L'anno 1805) era apparso, nella stessa rivista, nel 1865.
Sullo sfondo di grandi fatti storici (battaglie...