etnicheggiante
p. pres. e agg. Che ricorda o richiama caratteri etnici. ◆ Se gli albanesi optassero per la rivolta armata, l’Occidente dovrebbe mettere subito in chiaro di non essere disposto a riconoscere [...] con gli album Passionaria, Mamasita e Tu, l’amore, il sesso in cui suoni etnicheggianti sono andati a incontrare un gusto più propriamente pop. (Francesca Limongelli, Repubblica, 3 agosto 2007, Bari, p. XIV).
Derivato dall’agg. etnico con l’aggiunta ...
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mafioso
mafióso agg. e s. m. (f. -a) [der. di mafia]. – 1. a. Che appartiene alla mafia o ne ha i caratteri: cosche m.; metodi m.; intimidazioni mafiose. Associazione di tipo m., ipotesi di delitto associativo, [...] un gruppo ristretto e difendendo a oltranza i proprî amici, a danno d’altre persone. 2. Con uso fig., fam. scherz., di persona che ostenta un’eleganza vistosa e di gusto discutibile. ◆ Avv. mafiosaménte, in modo mafioso, con modi tipici della mafia. ...
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etnoletteratura
(etno-letteratura), s. f. Letteratura di una cultura etnica. ◆ Certo, si deplora la pulizia etnica, ma ci si prostra colmi di riverenza di fronte all’etnomusica, all’etnoarte, all’etnoletteratura, [...] , atmosfere, personaggi già noti. E di sentirsi rassicurato da questa conferma, magari recepita, sulla base di parametri di gusto apparentemente rinnovati e à la page, come una etno-letteratura di casa nostra. Eppure la Sicilia alla scrittura, alla ...
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preraffaellismo
s. m. [der. di preraffaellita]. – Movimento artistico e letterario creato in Inghilterra verso la metà del sec. 19° da un gruppo di artisti che intendevano opporsi alle convenzioni accademiche [...] Crane, un tono di protesta contro la civiltà industriale, dando vita a una nuova produzione d’arte decorativa collegata al gusto neogotico, che ebbe notevole influenza in tutti i campi dell’arte applicata, nonché sull’architettura per la formazione e ...
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preraffaellita
(meno com. preraffaellista) s. m. e f. e agg. [dall’ingl. preraphaelite, comp. di pre- «pre-» e della forma ingl. Raphael del nome di Raffaello, con riferimento ai secoli che precedono [...] l’epoca di Raffaello] (pl. m. -i). – Iniziatore o seguace del preraffaellismo: la corrente pittorica dei preraffaelliti. Come agg., relativo al preraffaellismo, conforme al preraffaellismo: poesia p.; gusto p.; movimento preraffaellita. ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] di Dio; crudeltà, soprusi, turpitudini che gridano vendetta; nel linguaggio fam., scherz., di cose mal fatte o di pessimo gusto: un quadro, un arredamento, un vestito, una cravatta che grida vendetta; similmente, g. pietà, misericordia, di cose in ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, [...] del comportamento o della persona: andatura, portamento e.; il giorno in cui se ne andò di casa lo fece in maniera e. e indolore: lasciando un biglietto (Antonio Tabucchi); spesso con particolare riferimento ...
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depravare
v. tr. [dal lat. depravare, der. di pravus «perverso»]. – Guastare, corrompere moralmente, pervertire: d. i giovani, i costumi; fig., d. il gusto. Nel rifl. e intr. pron., guastarsi, corrompersi: [...] lamentare il progressivo depravarsi dei costumi. ◆ Part. pass. depravato, anche come agg.: una società depravata, un ambiente depravato; costumi, gusti depravati; e come sost.: è un depravato, sono delle depravate! ...
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depravazione
depravazióne s. f. [dal lat. depravatio -onis]. – Il depravare o il depravarsi; condizione di persona o di cosa depravata: tentare di arginare la d. dei costumi; rivelare la d. di alcuni [...] ambienti sociali; prodotti di un’arte deteriore che denunciano la generale d. del gusto. ...
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sconcezza
sconcézza s. f. [der. di sconcio]. – 1. L’essere sconcio, cioè privo di decoro, di convenienza, di decenza e sim.: s. nel vestire, nel parlare; atto, gesto, barzelletta, rivista, spettacolo [...] una s. fastidiosa. 2. a. Cosa sconcia, cioè sporca o brutta, ripugnante o che comunque offende il senso estetico e il buon gusto, spec. in funzione di predicato: questa stanza è una s.; quel grattacielo così vicino al centro storico è veramente una s ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
Gli...
gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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