forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] «in battere»; analogam., nella metrica classica, la sillaba accentata del piede, cioè l’arsi. c. Di cose che fanno viva impressione sul gusto, o sull’odorato: cibi f.; aceto f.; droghe f.; sapori f.; un f. profumo; f. puzzo; dolce e f., v. agrodolce ...
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patullare
v. intr. e tr. [etimo incerto], fam. tosc. – 1. intr. pron. Spassarsela, godersela, trovare gusto in qualcosa: patullarsi nell’ozio; sono lavori di precisione, ma lui ci si patulla. 2. tr. [...] a. Patullarsi qualcuno, divertirsi alle sue spalle. b. Per estens., palleggiare, cullare: p. un bambino; anche dondolare, sballottare: Oh! il poveromo! Ha l’ali, al volo è pronto; Ma è confitto, e lo patulla ...
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nazional-popolare
nazionàl-popolare (o nazionale-popolare) agg. – 1. Propriam., che è insieme nazionale e popolare, con specifico riferimento alla concezione estetica di A. Gramsci (1891-1937), secondo [...] continua a mancare una letteratura nazionale-popolare, narrativa e d’altro genere (Gramsci). 2. estens. Con valore riduttivo, di tutto ciò che rappresenta gli stereotipi e gli aspetti più superficiali di un gusto e di una presunta identità nazionali. ...
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macchiaiolo2
macchiaiòlo2 (letter. macchiaiuòlo) s. m. [der. di macchia1, nel sign. che ha in pittura]. – Appartenente al movimento pittorico sorto a Firenze e in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento [...] , momenti della vita quotidiana, ovvero episodî storici (come le battaglie risorgimentali) còlti però come fatti di cronaca. Con funzione di agg., che è proprio dei macchiaioli: la pittura, la tecnica m.; il gusto m.; il colorismo macchiaiolo. ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, [...] (1678-1741), ordinato sacerdote nel 1703, per il colore dei suoi capelli. Talvolta in tono spreg.: uno scherzo da prete, di pessimo gusto; un modo di fare da prete, ipocrita; per lo più in tono spreg. anche al plur., i preti, il clero cattolico nel ...
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coprispalla
s. m. Capo d’abbigliamento femminile, simile a un bolero corto, che copre solo le spalle e le braccia. ◆ In pedana, tre indossatrici e due modelli, sfoggeranno mise da spiaggia e gli abiti [...] tourbillon, i piccoli coprispalla sulle t-shirt di seta a fiori, i poncho di maglia. Colori e accostamenti di grande gusto estetico: pavone e corda, per esempio. (Paola Pollo, Corriere della sera, 18 febbraio 2008, p. 27, Cronache).
Composto dal v ...
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irresistibile
irresistìbile agg. [dal lat. mediev. irresistibilis, der. dal lat. resistĕre «resistere», col pref. in-2]. – Cui non è possibile resistere, o che non si riesce a frenare: assaltare con [...] seduttore (con questo sign., anche assol.: credersi i., o credere di essere i.); e analogam.: il suo sguardo era irresistibile. ◆ Avv. irresistibilménte, senza possibilità di resistere: si sentiva irresistibilmente attratto dal gusto dell’avventura. ...
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ostico
òstico agg. [dal lat. hostĭcus «ostile, nemico», der. di hostis «nemico»] (pl. m. -ci), letter. – Spiacevole, ripugnante al gusto: bevanda di sapore ostico. Più spesso in senso fig., di cosa che [...] riesce sgradita, in quanto non congeniale, difficile a sopportarsi e sim.: un lavoro o.; è un incarico o. più che gravoso; la matematica è una materia o. per me; È lastricata d’ostriche Ogni strada di ...
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offendere
offèndere v. tr. [lat. offĕndĕre, propr. «urtare contro», comp. di ob- e -fendĕre «urtare, colpire» (cfr. difendere)] (pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). [...] i miei sentimenti più sacri. Con sign. attenuato, essere in contrasto, in contraddizione: è una moda che offende il buon gusto; le sue affermazioni offendono il senso comune; anticam. anche intr. col compl. di termine: puote l’uomo disdicere non ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] in questo), d, f, ǧ (scritta g come in gesso, girare, o gi come in giacca, gioco, giusto), ġ (scritto g come in gatto, gola, gusto, grosso, glicine, o gh come in ghetto, luoghi), l, l’ (scritta gl come in negli, o gli come in paglia, aglio), m, n, n ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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